ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/02305/049

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 282 del 23/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 23/12/2019


Stato iter:
23/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/12/2019
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 23/12/2019

PARERE GOVERNO IL 23/12/2019

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/12/2019

CONCLUSO IL 23/12/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/049
presentato da
DONZELLI Giovanni
testo di
Lunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
    in sede di esame del disegno di legge di Bilancio, recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022,
   premesso che:
    il provvedimento in esame prevede uno specifico riconoscimento ai dipendenti di ruolo in servizio presso gli uffici stampa delle amministrazioni regionali, attraverso il mantenimento del trattamento in godimento, se più favorevole, rispetto a quello previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro, mediante riconoscimento, per la differenza, di un assegno ad personam riassorbibile, con le modalità e nelle misure previste dai futuri contratti collettivi nazionali di lavoro;
    a tal riguardo si evidenzia che per quanto attiene il profilo del giornalista pubblico, sussiste un vulnus contrattuale che rende impossibile il corretto svolgimento delle attività dello stesso, in ragione dell'assenza di una specifica disciplina contrattuale che ne regoli e ne stabilisca i corretti parametri operativi;
    a tal riguardo si sottolinea che i giornalisti pubblici svolgono la propria attività anche nei giorni festivi e superfestivi, in assenza di vincoli orari, anche in fasce orarie assolutamente non assimilabili a quelle previste dai contratti collettivi dei dipendenti pubblici;
    nel 2018 la Federazione Nazionale Stampa Italiana e Aran, nell'ambito della contrattazione per gli Enti locali, hanno firmato un accordo finalizzato alla definizione di «un'apposita sequenza contrattuale» per la disciplina dei rapporti di lavoro giornalistico instaurati nel corso degli anni in alcune Regioni nonché per la definizione delle questioni attinenti gli aspetti contrattuali, previdenziali e assistenziali del profilo professionale del giornalista della PA;
    a seguito del citato accordo è stata prevista la figura del giornalista pubblico, che le Ragioni hanno provveduto, in maniera discrezionale, ad inquadrare nelle categorie contrattuali C e D del pubblico impiego assimilandola, pertanto a quella dell'ordinario dipendente della PA;
    l'effetto del suddetto inquadramento ha comportato una penalizzazione sia per i giornalisti, in ragione della sussistenza di vincoli che ne hanno compromesso la flessibilità lavorativa, che per i dipendenti pubblici, a cui i giornalisti sono contrattualmente assimilati, a cui vengono sottratte risorse e strumenti assegnati invece ai giornalisti;
    al fine di superare lo scenario penalizzante di cui in premessa, sarebbe auspicabile garantire l'applicazione delle tariffe previste dal contratto nazionale riconoscendo in tal modo uguale dignità a tutti i giornalisti in servizio presso le Regioni, nelle more della definizione di una completa e chiara regolamentazione del profilo di giornalista pubblico attraverso la contrattazione collettiva tra sindacati e Aran;
    sarebbe ulteriormente auspicabile prevedere che le risorse, finalizzate al suddetto riconoscimento, siano individuate nei capitoli di riferimento prima dell'accordo sottoscritto nel 2018, dedicati proprio ai giornalisti, al fine di distinguere i fondi riservati ai dipendenti senza ulteriori aggravi,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a riconoscere ai giornalisti in servizio presso uffici stampa o agenzie di stampa delle Regioni in cui la legge regionale prevede l'applicazione del Contratto Nazionale di categoria, attualmente inquadrati con contratto CCNL enti locali, in virtù della specificità e della flessibilità della propria attività, per garantire pari dignità e fino alla nuova contrattazione collettiva, l'applicazione del tariffario previsto dall'attuale Contratto Nazionale di lavoro giornalistico.
9/2305/49Donzelli, Ciaburro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professioni del settore delle comunicazioni

contrattazione collettiva

contratto collettivo