ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/02305/377

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 282 del 23/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 23/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASSINELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 23/12/2019


Stato iter:
23/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/12/2019
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/12/2019

ACCOLTO IL 23/12/2019

PARERE GOVERNO IL 23/12/2019

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/12/2019

CONCLUSO IL 23/12/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/377
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Lunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
   considerato che:
    l'articolo 1, comma 175, lettera a) prevede la proroga fino al 31 dicembre 2020 della possibilità di detrarre le spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, mantenendo intatto l'impianto normativo attuale per cui la detrazione è pari al 65 per cento se la sostituzione ha luogo con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A e con sistemi di termoregolazione evoluti, mentre è pari al 50 per cento, qualora l'impianto originario sia sostituito con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A e caldaie a biomassa;
    l'articolo 1, comma 175 lettera b) prevede la proroga fino al 31 dicembre 2020 della detrazione d'imposta pari al 50 per cento per gli interventi di ristrutturazione edilizia tra cui sono ricomprese le opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici, comprese le caldaie, in qualsiasi classe energetica;
    la Direttiva (UE) 2018/844 sulla prestazione energetica dell'edilizia, che deve essere recepita entro marzo 2020, impone ai Paesi membri di elaborare strategie di ristrutturazione a lungo termine per sostenere il rinnovamento degli edifici residenziali e non, al fine di costituire un parco edilizio altamente energetico e decarbonizzato entro il 2050, in vista dell'obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell'80-95 per cento rispetto ai valori del 1990;
    la Proposta di Piano nazionale integrato per l'Energia ed il Clima, che l'Italia ha inviato alla Commissione europea lo scorso 9 gennaio, prevede una serie di importanti interventi a favore dell'efficientamento energetico, tra cui la riduzione dei consumi di energia primaria, rispetto allo scenario PRIMES 2007, del 43 per cento a fronte dell'obiettivo dell'UE del 32,5 per cento, e la realizzazione di campagne informative per accrescere la consapevolezza dei clienti finali;
    il settore dell'edilizia civile rappresenta il principale fattore per il raggiungimento degli obiettivi di risparmio attesi al 2030 e che in questo contesto è determinante intervenire su riscaldamento e raffrescamento, che rappresenta oltre l'80 per cento dei consumi degli edifici;
    l'Italia, sebbene sia il secondo mercato in Europa sia per la produzione di apparecchi per il riscaldamento sia per il numero di pezzi venduti, ha presenti sul suo territorio tre quarti degli edifici inefficienti dal punto di vista energetico, anche in considerazione del fatto che molte abitazioni sono dotate di caldaie, la cui età media è superiore a 15 anni, e che, pertanto, risultano obsolete, tenuto conto delle soluzioni meno inquinanti presenti sul mercato;
    la detrazione per interventi di efficienza energetica relativa agli impianti termici centralizzati, in assoluto tra gli impianti più energivori, è ostacolata da una formulazione non corretta del testo dell'articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, laddove si fa riferimento all'obbligo, per godere del beneficio fiscale, di installare dei controlli di temperatura di classe V, VI e Vili, non pertinenti per questo tipo di installazioni;
    la detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50 per cento non prevede attualmente un limite minimo in termini di efficientamento energetico per godere del beneficio fiscale;
    la riqualificazione dell'intero sistema fumario tramite una sostituzione di una canna collettiva ramificata e degli apparecchi ad essa collegati, consuetudinariamente meno efficienti, con apparecchi ad alta efficienza potrebbe portare a un beneficio stagionale calcolabile tra il 20 e il 38 per cento,

impegna il Governo:

   a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa, al fine di valutare l'opportunità di adottare ulteriori misure normative volte a modificare in tempi brevi la disciplina delle detrazioni fiscali per le spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e per gli interventi di ristrutturazione edilizia prevedendo la revoca, ai fini di orientare il mercato verso soluzioni efficienti e meno inquinanti, della possibilità di incentivazione per le caldaie considerate energeticamente meno efficienti, tramite anche un innalzamento dei requisiti richiesti per l'accesso agli incentivi e la previsione di specifiche misure premianti per il completo rinnovo del parco apparecchi degli edifici condominiali tramite la sostituzione delle canne fumarie ramificate e degli apparecchi ad esse collegate;
   a valutare l'opportunità di promuovere iniziative di sensibilizzazione in merito allo stato delle apparecchiature installate, anche tramite l'avvio di un progetto di etichettatura energetica degli apparecchi di riscaldamento esistenti, confrontabile con quella già oggi in vigore per ciò che viene immesso sul mercato, al fine di incentivare la sostituzione dei vecchi generatori di calore e raggiungere una maggiore efficienza energetica.
9/2305/377. (Testo modificato nel corso della seduta) Squeri, Cassinelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riscaldamento

protezione dell'ambiente

inquinamento atmosferico