ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/02305/003

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 282 del 23/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: FRATE FLORA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/12/2019


Stato iter:
23/12/2019
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 23/12/2019

CONCLUSO IL 23/12/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/003
presentato da
FRATE Flora
testo di
Lunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
   premesso che:
    la disciplina legislativa di riferimento dei corpi di polizia locale è, ancora oggi, la legge del 7 marzo 1986, n. 65, che, in ragione dei compiti e delle funzioni attualmente attribuite agli agenti e agli ufficiali della polizia locale, nonché alla luce dei recenti interventi in materia di sicurezza urbana, risulta oramai inadeguata ed anacronistica;
    la giurisprudenza negli anni ha rafforzato, de facto, le attribuzioni conferite alla polizia locale con il riconoscimento della funzione di pubblica sicurezza. E, su impulso della Corte di Cassazione (Cass. Sez. V, sent. 1993 n. 89; Cass. Sez. I sent. 1994 n. 1193), si è affermato il principio della competenza piena della polizia locale – in materia di polizia giudiziaria – nel perseguire ogni tipo di reato non restringendo la sua sfera di attività unicamente alle condotte illecite, depenalizzate od amministrative, ma riferendola a qualunque ipotesi in cui venga commessa o tentata una violazione della legge penale nella fattispecie del delitto o della contravvenzione;
    a fronte di un mutato contesto sociale – anche in forza delle attività di prevenzione e di contrasto al terrorismo – si è consolidato sempre più il coinvolgimento attivo della polizia locale in specifiche operazioni di ordine pubblico pianificate dalle altre forze di polizia;
    invero, in applicazione dei principi e delle finalità alla base delle politiche integrate per la sicurezza, il Ministero dell'interno ha avviato, da oltre un decennio, un programma di cooperazione tra lo Stato e gli enti locali – mediante accordi meglio noti come «Patti per la sicurezza» – che prevede azioni congiunte sulle materie inerenti alla pubblica sicurezza, sulla base di una visione strategica e complessiva della sicurezza integrata;
    un siffatto mutamento del ruolo della polizia locale si è tradotto in un progressivo e potenziale aumento delle condizioni operativamente rischiose per gli agenti. Tuttavia, tale evoluzione dei doveri e delle responsabilità – indispensabile nell'ottica di una rinnovata sinergia strategica tra gli operatori di sicurezza –, non ha trovato opportuno e puntuale riscontro in sede normativa. La collocazione degli agenti di polizia locale nel comparto delle Regioni e degli enti locali, assoggettai ad un contratto di diritto privato, presenta evidenti e oggettive problematicità;
    basti pensare alla dotazione sull'armamento che, benché regolamentata dal decreto del Ministro dell'interno 4 marzo 1987, n. 145, lascia la facoltà ai consigli comunali di decidere in merito. Né sono da tralasciare significative sperequazioni circa i livelli di trattamento economico, di tutela assicurativa, assistenziale e previdenziale, di sicurezza e formazione sul lavoro;
    in seguito alla privatizzazione del pubblico impiego – articolo 73, comma 3 decreto legislativo n. 29 del 1993 riformato dall'articolo 70 del decreto legislativo n. 165 del 2001 – l'indennità di pubblica sicurezza non viene riconosciuta agli agenti di polizia locale pur esercitando funzioni di polizia giudiziaria, di polizia stradale e di pubblica sicurezza alla pari delle varie polizie dello Stato;
    il tema di una ridefinizione funzionale e giuridica della polizia locale ha interessato il dibattito parlamentare delle precedenti legislature. Nella seduta del 18 aprile 2012 della I Commissione della Camera dei deputati, in risposta all'interrogazione 5-06616 riguardante la disciplina della polizia locale, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dichiarava: «l'esigenza di un approfondimento di tutti i temi legati al futuro assetto della Polizia locale, in modo da conferire ad essa uno status giuridico ed economico corrispondente al ruolo ormai assunto nel Paese, in linea con il principio di sussidiarietà che dovrà ispirare anche l'attività delle Forze di Polizia sul territorio nella prospettiva della sicurezza partecipata»;
    la confluenza di diversi disegni di legge (nn. 272, 278, 308, 344, 760 e 1039) in un Testo Unificato che detta norme di indirizzo in materia di politiche integrate per la sicurezza e la polizia locale, non ha tuttavia novellato il quadro normativo vigente;
    in assenza di un intervento normativo ad opera del legislatore, un impulso significativo viene offerto dall'Unione Europea. Con la lettera del 1o febbraio 2018 D301649 – trasmessa al Ministero dell'interno per il tramite dell'Ambasciatore per la Rappresentanza Permanente dell'Italia presso l'Unione Europea – il Presidente della commissione per le petizioni del Parlamento europeo, in risposta alle petizioni n. 0696/2016, n. 0093/2017 e n. 0624/2017, nella seduta del 28 novembre 2017, riscontrava che: «la situazione degli agenti e ufficiali della polizia locale, dislocati in tutti i Comuni d'Italia, è gravemente discriminatoria e può comportare pregiudizio anche al mantenimento dell'ordine pubblico nell'interesse di tutta quanta la collettività nazionale. Infatti, pur svolgendo tutte le funzioni di pubblica sicurezza, di polizia giudiziaria e stradale, tali forze, oltre ad essere prive di ogni tutela in quanto sforniti di adeguati strumenti di protezione personale, nonché di formazione al corretto espletamento dei compiti di prevenzione e lotta contro la criminalità e il terrorismo, sono equiparati economicamente e giuridicamente ai dipendenti amministrativi delle Regioni e dei Comuni d'Italia. Per questo motivo La prego di intervenire presso le competenti Autorità ministeriali dell'interno affinché vengano adottati provvedimenti e misure tempestive, anche sul piano legislativo, per una soluzione equa e soddisfacente»,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intervenire sullo status giuridico degli agenti di polizia locale, anche in forza di una semplificazione e ridefinizione contrattuale idonea alle esigenze funzionali attualmente in essere.
9/2305/3Frate.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

polizia locale

sicurezza pubblica

sicurezza del lavoro