Legislatura: 18Seduta di annuncio: 282 del 23/12/2019
Primo firmatario: BIANCHI MATTEO LUIGI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI MURO FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019 INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 23/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 23/12/2019 MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 23/12/2019 Resoconto BIANCHI MATTEO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER ILLUSTRAZIONE 23/12/2019 Resoconto BIANCHI MATTEO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER
NON ACCOLTO IL 23/12/2019
PARERE GOVERNO IL 23/12/2019
DISCUSSIONE IL 23/12/2019
RESPINTO IL 23/12/2019
CONCLUSO IL 23/12/2019
La Camera,
premesso che:
all'articolo 1, comma 313 si modifica il regime delle zone logistiche semplificate (ZLS), al comma 316, lettere a e b, si prevede il rafforzamento delle Zes e ai commi da 559 a 580 si prevedono un complesso di misure fiscali relative al comune di Campione d'Italia, anche in considerazione dell'inclusione dell'ente nel territorio doganale europeo e nell'ambito territoriale di operatività della disciplina armonizzata delle accise, riconoscendo di fatto la specificità e la difficoltà in cui si trovano i territori di confine con lo stato elvetico;
i dati economici riportano come sia ormai indifferibile contrastare il gap salariale prodotto dal Canton Ticino, che crea gravi ripercussioni sulle aziende dei territori di confine;
facendo riferimento all'ultimo decennio del periodo di crisi, dal 2008 al 2017, sia l'occupazione, sia il numero di imprese nelle aree di confine hanno registrato flessioni ben più sensibili rispetto alla media registrata nel basso varesotto e nel resto della Lombardia;
il territorio di confine, paga il prezzo dell'attrattività fiscale rappresentata dalla Svizzera, tra i primi Paesi per la contenuta imposizione fiscale cui sono soggette le persone giuridiche. In Ticino l'onere fiscale per le imprese si attesta intorno al 20 per cento dell'utile; la Svizzera, inoltre, vanta l'IVA più bassa in Europa;
quanto alle differenze retributive tra Italia e Svizzera, secondo i dati di Confartigianato imprese Varese, la retribuzione lorda media, valutata in euro, in Italia è del 166 per cento superiore a quella rilevata in Svizzera; in Lombardia, il cui valore medio della retribuzione è più alto del 15 per cento rispetto alla media nazionale, la retribuzione lorda annua è del 32,3 per cento superiore a quella in Svizzera. Il divario diviene pari al 69,9 per cento se si tiene conto del valore espresso a parità di potere d'acquisto;
si evince come sul divario del costo del lavoro incide fortemente il diverso cuneo fiscale, che in Italia è del 47,8 per cento, più che doppio rispetto al 21,8 per cento della Svizzera. Un tale costo del lavoro impedisce a molte aziende di confine di essere attrattive per i lavoratori già formati. Di contro, coloro che vivono entro 20 chilometri dalla Svizzera e che lavorano per le aziende di confine in Italia non hanno alcune agevolazioni che invece sono riconosciute ai colleghi occupati negli altri Stati confinanti,
impegna il Governo
a prevedere un regime fiscale incentivante per i lavoratori che risiedono in Italia e sono occupati in aziende situate entro 20 chilometri dal confine, come già previsto dall'Agenzia delle entrate con la risoluzione del 28 marzo 2017, n. 38, per la Svizzera, estensibile anche all'Austria, alla Francia e alla Slovenia.
9/2305/104. Bianchi, Di Muro, Invidia.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):territorio doganale CE
politica fiscale
risoluzione