ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02267/078

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 275 del 10/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI MATTEO LUIGI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 10/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
GOBBATO CLAUDIA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019


Stato iter:
10/12/2019
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 10/12/2019

CONCLUSO IL 10/12/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02267/078
presentato da
BIANCHI Matteo Luigi
testo di
Martedì 10 dicembre 2019, seduta n. 275

   La Camera,
   premesso che:
    un quarto di tutto l'inquinamento europeo prodotto dalla combustione del carbone sarebbe causato da due sole centrali, una in Serbia e l'altra in Bosnia Erzegovina. L'allarme è contenuto dal rapporto «Chronic coal pollution» e pubblicato nel contesto della campagna «Europe beyond coal» (L'Europa oltre il carbone) e promosso dalle ong Heal (Health and environment alliance), Sandbag, Climate action network (Can) Europe e Cee Bankwatch Network;
    l'area dei Balcani occidentali, come spiega Maria Giulia Anceschi, autrice di un articolo su Osservatorio Balcani & Caucaso (Obc), si attesta tra i primi posti in Europa per inquinamento dell'aria dovuto ai combustibili fossili: le due centrali a carbone di Kostolac B in Serbia e Ugljevik in Bosnia Erzegovina causerebbero la morte prematura di migliaia di persone: nello specifico il rapporto parla di 1.239 decessi nel solo 2015 nella sola area dei Balcani occidentali, con una spesa sulla sanità pubblica che si attesta tra 2 e i 4 miliardi di euro;
    questo inquinamento ha ripercussioni in certi casi maggiori sugli stati confinanti: 2013 sono i decessi avvenuti in tutta l'Unione europea nel 2016 con un impatto sulle casse della sanità pubblica che sfiora i 6 miliardi nei paesi maggiormente colpiti, tra i quali vengono citati la Croazia e la Romania. I sistemi sanitari devono affrontare gravi problemi respiratori e cardiovascolari in adulti e bambini: si tratta di danni alla salute dovuti all'esposizione, sia di breve che di lungo termine, a sostanze inquinanti che provengono dalla combustione del carbone, tra le quali il particolato, il diossido di zolfo (SO2) e gli ossidi di azoto (NO2);
    come riporta Anceschi, nella classifica delle centrali più inquinanti, otto su dieci si trovano nei Balcani occidentali: Obc scrive che una sola centrale a carbone di questa area emette quantità di SO2 e PM venti volte maggiori rispetto ad una centrale sul territorio dell'Unione europea. Quella di Ugljevik produce più della metà del diossido di zolfo di tutti i Balcani occidentali e 16 impianti a carbone hanno inquinato quanto 250 centrali nell'Unione europea. Una situazione aggravata dalla mancanza di impianti per rimuovere l'SO2 (tecnologie di desolforazione) e da impianti non funzionanti;
    vista la domanda di adesione della Bosnia-Erzegovina all'UE che è stata presentata il 15 febbraio 2016, e le conclusioni sulla domanda di adesione del 20 settembre 2016,

impegna il Governo

ad avviare le iniziative di competenza per la partecipazione al procedimento di Valutazione di impatto ambientale ai sensi della Convenzione sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliero, fatta a Espoo il 25 febbraio 1991.
9/2267/78Bianchi, Bazzaro, Badole, Benvenuto, D'Eramo, Gobbato, Lucchini, Parolo, Raffaelli, Valbusa, Vallotto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

adesione all'Unione europea

stazione energetica

impatto ambientale