Legislatura: 18Seduta di annuncio: 275 del 10/12/2019
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019 BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 10/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 10/12/2019 MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) INTERVENTO PARLAMENTARE 10/12/2019 Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA Resoconto PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA Resoconto FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA Resoconto ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA Resoconto DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA Resoconto BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA Resoconto OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA Resoconto ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA Resoconto TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA Resoconto MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA Resoconto GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
NON ACCOLTO IL 10/12/2019
PARERE GOVERNO IL 10/12/2019
DISCUSSIONE IL 10/12/2019
RESPINTO IL 10/12/2019
CONCLUSO IL 10/12/2019
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame introduce misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e la proroga del termine di cui all'articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229;
è pienamente condivisibile ogni iniziativa, anche di carattere normativo, volta a «costruire» una Nazione verde, equo, sociale e a impatto climatico zero, intensificando le azioni per la salvaguardia dell'ambiente e il contrasto degli effetti dei cambiamenti climatici (che stanno diventando sempre più visibili e pervasivi);
questo rappresenta un obiettivo estremamente ambizioso, perseguito anche a livello europeo, che peraltro offrirà una reale opportunità di modernizzazione e di competitività anche al nostro sistema economico-produttivo;
ciò comporterà inevitabilmente una serie di costi e di sfide anche a breve termine, per cui è importante coniugare misure di sostenibilità ambientale con efficaci e strutturali interventi di sostenibilità economico-sociale, anche prevedendo iniziative volte a contrastare l'importazione di prodotti da Stati extra europei che non rispettano gli standard ambientali, salariali e di sicurezza vigenti in ambito europeo e di conseguenza alterano la concorrenza;
sarebbe opportuno oltre che necessario, dunque, accompagnare la fase di transizione in atto verso un'economia «più verde e più inclusiva» con politiche mirate di sostegno alle imprese e ai cittadini che dovranno nel tempo adattarsi alle nuove regole;
la profonda trasformazione dell'economia e della società che l'Unione europea è chiamata ad intraprendere dovrà essere comunque realizzata secondo modalità che tengano conto delle situazioni nazionali e che siano eque dal punto di vista sociale,
impegna il Governo
a promuovere l'introduzione di dazi su prodotti esteri che non rispecchiano gli standard di tutela ambientale (oltre che quelli salariali e di sicurezza sul lavoro) vigenti in ambito europeo (c.d. «dazi di civiltà»), per evitare un pericoloso dumping sociale e contrastare i fenomeni di concorrenza sleale.
9/2267/35. Meloni, Lollobrigida, Butti, Delmastro Delle Vedove, Foti, Trancassini, Deidda, Prisco, Zucconi, Maschio, Ciaburro, Acquaroli, Bellucci.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica di sostegno
restrizione alla concorrenza
cambiamento climatico