Legislatura: 18Seduta di annuncio: 275 del 10/12/2019
Primo firmatario: AIELLO DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 10/12/2019 MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 10/12/2019
ACCOLTO IL 10/12/2019
PARERE GOVERNO IL 10/12/2019
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 10/12/2019
CONCLUSO IL 10/12/2019
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame contiene disposizioni urgenti volte a garantire l'adozione di una politica strategica nazionale che permetta di fronteggiare l'emergenza climatica, prevedendo, in coerenza con gli impegni derivanti dalla normativa europea, misure straordinarie per consentire il raggiungimento degli obiettivi relativi alle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici;
l'articolo 5 recante «Ulteriori disposizioni per fronteggiare le procedure d'infrazione in materia ambientale» prevede, al comma 6, che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentiti il Ministro dell'ambiente e il Ministro per il sud e la coesione territoriale venga nominato un Commissario unico, al fine di accelerare la progettazione e la realizzazione degli interventi di collettamento, fognatura e depurazione;
il decreto-legge n. 243 del 2016 ha istituito la figura del Commissario Unico alle depurazioni con il compito di coordinare gli interventi necessari ad assolvere a quanto richiesto dalla Commissione Europea, rispetto alle due condanne relative alle procedure di infrazione europea sul mancato adeguamento delle infrastrutture di collettamento depurazione e fognatura in centinaia di comuni italiani;
l'articolo 147 del decreto legislativo 3 marzo 2006, n. 152, disciplina l'organizzazione territoriale del Servizio idrico integrato consentendo ai comuni in possesso di determinate caratteristiche di proseguire con la gestione in forma autonoma del servizio, tra le quali l'utilizzo efficiente della risorsa e la tutela del corpo idrico;
alcuni comuni sono in possesso di tutte le caratteristiche richieste tranne la tutela della risorsa che è in fase di attuazione grazie all'intervento commissariale in atto per far uscire tali agglomerati dalla procedura di infrazione per inefficienza nei sistemi di depurazione e fognatura. Tali comuni quindi, nelle more dell'espletamento delle procedure avviate dal commissario, sarebbero comunque costretti a cedere le reti come previsto dall'articolo 147 del decreto legislativo 3 marzo 2006, n. 152,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di intervenire, nel primo provvedimento utile di prossima emanazione, sulla disposizione di cui all'articolo 147 del decreto legislativo 3 marzo 2006, n. 152 al fine di prevedere la possibilità di mantenere le gestioni esistenti del servizio idrico in forma autonoma per i comuni che presentano un utilizzo efficiente della risorsa e tutela del corpo idrico, anche nelle more del completamento degli interventi funzionali a garantire l'adeguamento nel minor tempo possibile alle sentenze di condanna della Corte di Giustizia dell'Unione europea pronunciate il 19 luglio 2012 (causa C-565/10) e il 10 aprile 2014 (causa C-85/13) la cui realizzazione è stata posta in capo al Commissario Unico Straordinario, nominato ai sensi del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243 convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017 n. 18.
9/2267/200. (Testo modificato nel corso della seduta) Davide Aiello, Daga.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):procedura CE d'infrazione
salvaguardia delle risorse
agente inquinante dell'atmosfera