ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02267/187

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 275 del 10/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: MANCA ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/12/2019


Stato iter:
10/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 10/12/2019
MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 10/12/2019

PARERE GOVERNO IL 10/12/2019

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 10/12/2019

CONCLUSO IL 10/12/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02267/187
presentato da
MANCA Alberto
testo di
Martedì 10 dicembre 2019, seduta n. 275

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 4, comma 1, del provvedimento in esame, autorizza la spesa di 15 milioni di euro, per gli anni 2020 e 2021, finalizzato al finanziamento di un programma sperimentale di messa a dimora di alberi, di reimpianto e di silvicoltura, e per la creazione di foreste urbane e peri-urbane, nelle città metropolitane, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34;
   considerato che:
    gli incendi boschivi costituiscono un problema rilevante per il nostro Paese. Stando ai dati raccolti dall'Effis (European forest fire information system), rispetto allo scorso anno, il numero di incendi in Italia risulterebbe triplicato. Per effetto della maggiore incidenza delle ondate di calore e della siccità, e per l'aumento delle superfici coperte da vegetazione infiammabile in tutta la penisola italiana, gli incendi sono sempre più difficilmente controllabili;
    per incendio di interfaccia urbano-rurale si intende l'incendio che interessa aree di interfaccia urbano-rurale ovvero aree o fasce nelle quali sussiste una stretta interconnessione tra strutture antropiche e aree naturali; si tratta di luoghi geografici dove il sistema urbano e quello rurale si incontrano ed interagiscono, così da considerarsi a rischio di incendio;
    con sempre maggiore frequenza, molti incendi cosiddetti «di chioma» investono zone di interfaccia specialmente durante i periodi di intensa siccità causando ingenti danni alle popolazioni. Per tale motivo, grandi sforzi sono stati fatti negli ultimi anni nell'identificare e mappare le aree di interfaccia esistenti, o potenziali, con lo scopo di valutare le possibilità di rischio in tali zone, la loro vulnerabilità e, conseguentemente, garantire una maggiore efficienza delle azioni di prevenzione e protezione dalla propagazione degli incendi;
    la gestione e la manutenzione delle aree di interfaccia, in particolare delle foreste urbane e periurbane, direttamente a contatto con i centri urbani, assume una importanza fondamentale al fine di ridurre il materiale combustibile ivi presente;
    la legge quadro n. 353, del 21 novembre 2000, in materia di incendi boschivi, definisce le attività di previsione, prevenzione e lotta. Tuttavia, a distanza di vent'anni dalla sua entrata in vigore, i sistemi antincendio boschivo di diverse Regioni si sono dotati di nuovi strumenti non contemplati dalla 353/2000;
    questi strumenti prendono il nome di tecnica del fuoco prescritto e tecnica del controfuoco; il fuoco prescritto rientra fra le misure di prevenzione degli incendi, mentre il controfuoco fa parte delle tecniche della lotta attiva;
    il fuoco prescritto, infatti, consiste nell'applicazione consapevole ed esperta del fuoco su superfici pianificate per ridurre preventivamente i combustibili più infiammabili; il controfuoco, viceversa, è una contromisura che estingue il fronte di fiamma di un incendio accendendo su di un'area circoscritta e controllata, in determinate condizioni di sicurezza, un fuoco in grado di muoversi verso l'incendio, per anticiparne il consumo di combustibile e determinarne una drastica riduzione dell'intensità;
    questa complesse tecniche possono essere usate solo da personale esperto altamente qualificato, addestrato dai sistemi AIB regionali, che segue quanto stabilito in piani o progetti redatti da tecnici del settore forestale-ambientale. A titolo esemplificativo, si ricorda che in Sardegna, da diversi anni, opera il Gauf (gruppo di analisi e utilizzo del fuoco – Mastros de fogu) con la finalità di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi;
   considerato infine che:
    si rende necessario un aggiornamento della normativa quadro in materia di incendi boschivi,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di adottare idonei strumenti normativi finalizzati a prevedere, nell'ambito delle attività di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi, le tecniche del fuoco prescritto e del controfuoco, prevedendo gli adeguati stanziamenti economici;
   a valutare, altresì, l'opportunità di stanziare risorse economiche per incentivare i comuni, nella redazione dei piani comunali di protezione civile, ad inserire una apposita sezione relativa al rischio di incendio di interfaccia.
9/2267/187Alberto Manca.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio