ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02267/129

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 275 del 10/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: LEGNAIOLI DONATELLA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 10/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
GOBBATO CLAUDIA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019


Stato iter:
10/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 10/12/2019
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 10/12/2019
Resoconto LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER
 
PARERE GOVERNO 10/12/2019
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/12/2019

NON ACCOLTO IL 10/12/2019

PARERE GOVERNO IL 10/12/2019

RESPINTO IL 10/12/2019

CONCLUSO IL 10/12/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02267/129
presentato da
LEGNAIOLI Donatella
testo di
Martedì 10 dicembre 2019, seduta n. 275

   La Camera,
   premesso che:
    sulla base della carta costituzionale, un'adeguata attuazione dei principi generali della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD, Rio de Janeiro 1992) ratificata con la legge n. 124 del 14 febbraio 1994 ed in particolare dell'articolo 6 dovrà necessariamente avvenire attraverso una leale collaborazione tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome (Pubblica Amministrazione) di Trento e Bolzano in relazione alle specifiche competenze loro attribuite nei diversi ambiti tematici, attraverso la programmazione e la gestione delle attività nei principali settori che incidono sulla conservazione della natura;
    la Strategia nazionale della Biodiversità definisce le Aree protette come «uno degli strumenti fondamentali ed irrinunciabili per le strategie di conservazione della biodiversità e dei processi ecologici del Pianeta»;
    le Aree protette nazionali hanno svolto e svolgono nel nostro Paese, un riconosciuto ruolo strategico nella conservazione della biodiversità dove sono concentrate il maggior numero di «serbatoi» e laboratori per la conservazione del territorio, del paesaggio, degli ecosistemi, degli habitat e delle specie;
    le Aree protette assicurano, valorizzano e promuovono i benefici derivanti dai servizi ecosistemici; sono luoghi privilegiati per la promozione, la pratica e la diffusione della ricerca scientifica interdisciplinare, lo sviluppo di modalità di pianificazione integrata e di processi partecipativi per la gestione del territorio e lo sviluppo sostenibile;
    le foreste costituiscono un elemento sostanziale delle aree protette nazionali, e delle aree sottoposte a tutela per accordi o iniziative internazionali (aree Ramsar, siti NATURA2000). Tali aree nel loro insieme ricoprono circa il 10 per cento della superficie nazionale e includono più di un quarto della superficie forestale nazionale totale (28 per cento, Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonio – INFC2005), costituendo una fonte economica importante per la crescita e lo sviluppo locale e svolgendo un ruolo cruciale nel settore del turismo nazionale;
    l'impatto dei cambiamenti climatici sulle foreste italiane si sta traducendo in alterazioni dei tassi di crescita e della produttività, in cambiamenti nella composizione delle specie presenti e shift altitudinali e latitudinali degli habitat forestali con conseguente perdita locale di biodiversità, in aumento del rischio di incendio e di danni da insetti e patogeni, alterazione del ciclo dell'acqua e del carbonio;
    le Aree protette nazionali in cooperazione con i Comuni interessati dai Parchi stanno attuando un innovativo progetto del Ministero dell'ambiente, «Censimento progetti per la mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici», attraverso il quale le amministrazioni comunali potranno realizzare interventi di forestazione volti a dar vita ad aree verdi urbane di biodiversità. I Comuni dei Parchi intendono in questo modo offrire un ulteriore contributo per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, oltre che per frenare la perdita di biodiversità, compensare le emissioni di CO2, prevenire il dissesto idrogeologico e proteggere il suolo, migliorando la qualità dell'aria e la vivibilità degli insediamenti urbani, con particolare attenzione alle aree censite nel catasto comunale incendi boschivi,

impegna il Governo

nell'ambito delle campagne di informazione e formazione ambientale nelle scuole di cui all'articolo 1-ter, ad intensificare le azioni di «promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare» in collegamento con azioni dirette per «aree di rifugio per riadattarle agli ulteriori spostamenti/risalite delle specie animali e vegetali», come previste dalla Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
9/2267/129Legnaioli, Maccanti, Donina, Capitanio, Valbusa, Badole, Benvenuto, D'Eramo, Gobbato, Lucchini, Parolo, Raffaelli, Vallotto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

cambiamento climatico

protezione dell'ambiente