ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02267/121

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 275 del 10/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: TOMASI MAURA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 10/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
CESTARI EMANUELE LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
GOBBATO CLAUDIA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 10/12/2019


Stato iter:
10/12/2019
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 10/12/2019

CONCLUSO IL 10/12/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02267/121
presentato da
TOMASI Maura
testo di
Martedì 10 dicembre 2019, seduta n. 275

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento interviene con misure urgenti in diversi settori considerati vulnerabili ai cambiamenti climatici con una logica di incentivazione di comportamenti e azioni virtuose idonei a coinvolgere i diversi attori responsabili, dalle pubbliche amministrazioni ai cittadini;
    si assiste da anni, con un costante aumento di intensità del fenomeno, al proliferare di specie aliene – cosiddette «specie esotiche invasive» – la cui introduzione determina danni ingenti sia dal punto di vista della difesa dei territori e della biodiversità che da quello economico, con rilevantissime ricadute sulla produzione agricola nazionale;
    le variazioni climatiche consolidate e lo sviluppo globale degli scambi commerciali hanno contemporaneamente portato a una diffusione senza precedenti di parassiti alieni, mai visti prima nelle nostre regioni, e nei confronti dei quali abbiamo poche difese: insetti infestanti o portatori di gravi infezioni per le nostre coltivazioni;
    negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra mele, pere, pesche, albicocche e altri frutti con un gravissimo danno produttivo ed ambientale per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima anche ripulendo l'aria dall'anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti;
    un danno economico ed occupazionale rilevante per il Sistema Paese, ma che colpisce anche l'ambiente, poiché con la scomparsa dei frutteti viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell'inquinamento e del cambiamento climatico svolto proprio dalle piante;
    la superficie italiana destinata a colture legnose (frutteti, vigneti, ecc.) è di circa 2.5 milioni di ettari, che corrispondono al 25 per cento della superficie boschiva italiana. Non a caso recenti studi hanno sottolineato il ruolo positivo della frutticoltura nella tutela dell'ambiente. Un ettaro di frutteto in produzione è in grado di catturare 20 mila kg di anidride carbonica (CO2) all'anno e abbassando la temperatura dell'ambiente circostante;
    oltre il maltempo, la frutticoltura sta pagando anche il conto pesante dei danni provocati dalla cimice asiatica (Halyomorpha Halys), solo l'ultima specie aliena delle tante arrivate in Italia;
    da molto tempo, le regioni Emilia Romagna, Veneto, Friuli, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Piemonte sono colpite dall'invasione della Cimice Asiatica, proveniente dall'Est asiatico, che sta determinando una vera e propria situazione di emergenza;
    nella sua proliferazione, la cimice asiatica non ha trovato fattori naturali di contrasto: non risultano specie antagoniste e non si conoscono strumenti di contenimento chimici o meccanici validi, in quanto anche interventi con prodotti insetticidi non riescono ad ottenere risultati per la grande mobilità di questo insetto che si sposta facilmente da una coltura a un'altra;
    tutte le evidenze tecnico-scientifiche confermano come il ricorso a pesticidi e altre sostanze chimiche si sia rivelato di fatto inefficace per fronteggiare l'invasione di questo insetto, come anche l'impiego di insetti antagonisti autoctoni, in particolare imenotteri (vespe);
    viceversa, a seguito di un'ampia attività di sperimentazione in laboratorio, lo strumento più efficace di contrasto è risultato essere quello di contrapporre alla cimice asiatica il suo antagonista naturale, la cosiddetta «vespa samurai» (Trissolcus japonicus), anch'essa originaria dell'Estremo Oriente;
    tale operazione di lotta biologica, già intrapresa con successo in altri Paesi alle prese con il medesimo problema, non poteva finora essere fatta in Italia a causa della normativa che aveva recepito in Italia, in termini molto restrittivi e cautelativi, la direttiva 92/43/CEE «direttiva habitat»;
    l'articolo 12 del decreto 357/1997, nella versione precedente a quella attualmente in vigore, vietava infatti tassativamente l'introduzione in Italia di specie e popolazioni non autoctone, per qualsiasi fine, senza prevedere deroghe finalizzate alla lotta biologica, così privando l'Italia di uno dei più importanti strumenti di contrasto alla diffusione di specie esotiche invasive, che si basa appunto sull'utilizzo di antagonisti naturali;
    il decreto del Presidente della Repubblica 5 luglio 2019, n. 102, ha modificato l'articolo 12 del suddetto decreto consentendo, quindi, anche in Italia, in presenza di motivate ragioni di interesse pubblico, di derogare al divieto di introduzione di specie o popolazioni non autoctone, seppur non prima di aver valutato studi scientifici che dimostrino l'assenza di effetti negativi sull'ambiente;
    la procedura prevista dal modificato articolo 12, che mira giustamente a prevenire qualsiasi eventuale effetto negativo derivante dall'immissione degli organismi non autoctoni, rischia però di allungare eccessivamente i tempi per l'avvio concreto delle sperimentazioni in campo della «vespa samurai», che quindi non potrebbe svolgere la sua azione di contrasto alla cimice asiatica, con grave danno per le coltivazioni interessate da questo flagello e anche per l'ambiente,

impegna il Governo

ad adottare con urgenza il decreto ministeriale previsto dal nuovo articolo 12 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997 (modificato dall'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 5 luglio 2019, n. 102) volto a fissare i criteri per l'immissione di specie e di popolazioni non autoctone nel territorio italiano, al fine di consentire, nei tempi più rapidi possibili, e ottenute le necessarie autorizzazioni, il lancio e la diffusione nell'ambiente del parassitoide esotico detto vespa samurai.
9/2267/121Tomasi, Cavandoli, Murelli, Golinelli, Piastra, Tonelli, Zoffili, Cestari, Morrone, Raffaelli, Vinci, Badole, Benvenuto, D'Eramo, Gobbato, Lucchini, Parolo, Valbusa, Vallotto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

popolazione autoctona

cambiamento climatico

frutticoltura