ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02203/021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 249 del 30/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 30/10/2019
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 30/10/2019
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 30/10/2019
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 30/10/2019


Stato iter:
31/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/10/2019
Resoconto CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 31/10/2019
PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/10/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/10/2019

ACCOLTO IL 31/10/2019

PARERE GOVERNO IL 31/10/2019

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 31/10/2019

CONCLUSO IL 31/10/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02203/021
presentato da
CIABURRO Monica
testo presentato
Mercoledì 30 ottobre 2019
modificato
Giovedì 31 ottobre 2019, seduta n. 250

   La Camera,
   premesso che:
    la Mahle, multinazionale tedesca del settore automotive, ha recentemente annunciato la chiusura dei due siti piemontesi, uno stabilimento produttivo a La Loggia, alle porte di Torino, e una fonderia a Saluzzo, nel Cuneese, nei quali lavorano almeno 450 addetti. L'azienda è legata alla storica Mondial Piston che ha dato lavoro a molte famiglie da decenni e ha il suo core business nella produzione di pistoni;
    i vertici della Mahle hanno fornito le motivazioni in una nota dove si parla di «anni critici dal punto di vista economico» e che «la riduzione degli ordini a livello europeo, principalmente nella produzione di motori diesel, ha notevolmente ridotto la capacità produttiva»;
    una crisi quella dell'automobile in Piemonte, la cui produzione è calata dell'80 per cento in 10 anni, che non si arresta e che dopo l'ex Embraco, la Olisistem e la Lear, non ha risparmiato nemmeno la Mahle;
    non mancano però le voci che parlano di un probabile spostamento della produzione in Polonia, che hanno messo chiaramente in allerta i sindacati a proposito del futuro dell'azienda stessa. Il Ministro dello sviluppo economico nell'aprile di quest'anno aveva fornito rassicurazioni sul fatto che il Ministero avrebbe seguito la vicenda in questione, dichiarando inoltre la totale disponibilità ad avviare un tavolo di confronto con le parti, al fine di risolvere la problematica;
    il problema in questione riguarda tutto il territorio italiano, cioè quello delle multinazionali che vengono e poi se ne vanno, come già successo per esempio con Pernigotti, Whirlpool e Ventures, e tante altre. Le principali conseguenze di queste situazioni si ripercuotono però principalmente sui lavoratori italiani i quali perdono il lavoro repentinamente, oltre alle speranze di un futuro, per se e per la propria famiglia,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di individuare, da subito, iniziative concrete per salvaguardare il futuro dei lavoratori dell'azienda nei due stabilimenti di Saluzzo e La Loggia.
9/2203/21Ciaburro, Rizzetto, Bucalo, Silvestroni, Caretta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

produzione

soppressione di posti di lavoro