ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01898/138

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 189 del 12/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: VERINI WALTER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2019
MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2019
MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2019
ANNIBALI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2019
VAZIO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2019
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2019


Stato iter:
13/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 13/06/2019
CRIMI VITO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 13/06/2019
Resoconto VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 13/06/2019
Resoconto SANTANGELO VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 13/06/2019

NON ACCOLTO IL 13/06/2019

PARERE GOVERNO IL 13/06/2019

DISCUSSIONE IL 13/06/2019

RESPINTO IL 13/06/2019

CONCLUSO IL 13/06/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01898/138
presentato da
VERINI Walter
testo presentato
Mercoledì 12 giugno 2019
modificato
Giovedì 13 giugno 2019, seduta n. 190

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge n. 32 del 2019 riscrive in maniera profonda, cambiando in modo strutturale, il Codice dei contratti pubblici del 2016. In particolare alcune limitate sospensioni incidono in maniera chirurgica sul sistema del Codice e lo rendono sempre più un ibrido rispetto alle finalità ed agli obiettivi di logica unitaria e coerente che le modifiche del settore avrebbero richiesto;
    le modifiche si inseriscono, prive di disegno strategico, nel delicato e complesso meccanismo del Codice, fatto di pesi e di contrappesi, per conseguire finalità e obiettivi tra loro confliggenti come nel caso dell'esigenza di semplificazione e rapidità delle procedure di appalto senza rinunciare ad un'adeguata trasparenza ed alle necessarie competenze;
    in materia di subappalti si ritiene, così come ha anche osservato l'Anac in sede di relazione, che la scelta di aver individuato un limite in linea con il precedente codice sul subappalto vada nella giusta direzione;
    nel nostro Paese, rispetto al contesto europeo, sono stati introdotti limiti sul subappalto resi necessari dalla lotta alle infiltrazioni criminali nel sistema degli appalti pubblici;
    ad oggi, infatti, contiamo oltre 2 mila imprese destinatarie di misure interdittive antimafia, soltanto fra quelle che partecipano agli appalti pubblici e di cui Anac ha traccia nel suo Casellario informatico, a dimostrazione che l'infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici in Italia purtroppo non può essere considerata alla pari della Finlandia o dalla Svezia,

impegna il Governo

nell'ambito delle sue proprie prerogative ad adottare tutte le necessarie iniziative e misure, anche normative e di monitoraggio sull'applicazione, al fine di evitare qualunque cedimento nella struttura normativa ed organizzativa atta a contrastare le infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti pubblici, in particolare, con riferimento al subappalto, ripristinando le verifiche sui requisiti dei subappaltatori in sede di gara.
9/1898/138Verini, Bazoli, Miceli, Morani, Annibali, Vazio, Bordo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

aggiudicazione d'appalto

gara d'appalto