ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01585/001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 171 del 08/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019


Stato iter:
08/05/2019
Fasi iter:

RITIRATO IL 08/05/2019

CONCLUSO IL 08/05/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01585/001
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Mercoledì 8 maggio 2019, seduta n. 171

   La Camera,
   premesso che:
    tra il 23 e il 26 maggio 2019, come deciso unanimemente dal Consiglio dell'Unione europea nel gennaio 2018, avrà luogo nei 28 Stati membri dell'Unione europea la prossima tornata elettorale per il rinnovo dei membri al Parlamento europeo;
    in seguito agli sviluppi della cosiddetta Brexit, a maggio, o in caso di un nuovo mancato accordo tra Governo e Parlamento inglese, in autunno, il Regno Unito completerà la propria uscita dall'Europa, e questo determinerà, tra le altre cose, anche un significativo mutamento nelle modalità di votazione per i circa 700.000 connazionali che vivono nel Regno Unito;
    mentre infatti gli elettori italiani aventi diritto e stabilmente residenti nei Paesi dell'Unione europea, possono recarsi presso le apposite sezioni elettorali istituite in loco dalla rete diplomatico-consolare italiana, i cittadini residenti in un Paese non appartenente all'Unione europea debbono tornare in Italia per poter partecipare allo svolgimento delle elezioni europee, non essendo prevista alcuna modalità di voto per corrispondenza;
    si stima che con l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, saranno più di 700 mila i connazionali che vivono nel Regno Unito costretti a rientrare in Italia per partecipare alle elezioni europee, cui vanno aggiunti i circa 300 mila italiani già residenti in Svizzera, e quelli residenti in importanti paesi come Norvegia, Albania o Serbia, per la ragguardevole cifra di quasi 2 milioni di aventi diritto che non potranno partecipare al voto, pur risiedendo in un paese non Ue, ma «geograficamente» europeo, a meno di non intraprendere uno «scoraggiante» viaggio nella Penisola in termini di propensione alla partecipazione al voto;
    appare pertanto urgente introdurre nuove modalità per l'esercizio del voto alle elezioni europee dei tanti cittadini italiani residenti in un paese non appartenente all'Unione europea – compresi i tanti italiani residenti all'estero negli altri continenti – al fine di porli nella condizione di esercitare questa importantissima prerogativa;
    essendo il voto un diritto-dovere che definisce il nostro essere cittadini, occorre rimuovere quanto prima questo ostacolo alla partecipazione democratica delle istituzioni europee, così dando attuazione alla decisione del Consiglio UE del giugno 2018 che raccomanda agli stati membri, in merito alla legge elettorale europea, di facilitare il voto dei cittadini europei ovunque essi si trovino,

impegna il Governo

ad adottare quanto prima provvedimenti utili atti a favorire la più ampia partecipazione possibile alle elezioni europee per tutti i cittadini italiani residenti all'estero, come quelli in Paesi Terzi, iscritti all'AIRE, anche prevedendo la possibilità che il predetto voto possa svolgersi nelle sezioni istituite presso i consolati d'Italia, gli istituti di cultura, le scuole italiane e altri locali adatti e messi a disposizione dagli Stati.
9/1585/1Ungaro, Schirò.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

elezioni europee

istituzione dell'Unione europea

elezioni nazionali