ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01550/095

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 121 del 06/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: TRIPODI ELISA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/02/2019


Stato iter:
06/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 06/02/2019
Resoconto GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 06/02/2019

PARERE GOVERNO IL 06/02/2019

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 06/02/2019

CONCLUSO IL 06/02/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01550/095
presentato da
TRIPODI Elisa
testo di
Mercoledì 6 febbraio 2019, seduta n. 121

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, reca disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione;
    il provvedimento in esame all'articolo 11-quater dispone la regionalizzazione della proprietà delle opere idroelettriche alla scadenza delle concessioni e nei casi di decadenza o rinuncia alle stesse;
    in particolare è indicato: «le regioni, in caso di insussistenza di un prevalente interesse pubblico ad un uso diverso delle acque, incompatibile con il mantenimento dell'uso a fine idroelettrico, possono assegnare tali concessioni ad operatori economici individuati attraverso gare, a società a capitale misto pubblico privato»;
    nella sua attuale formulazione, il testo esclude la possibilità di affidare le concessioni senza gara a società di proprietà interamente pubblica, comprese quelle « in house»;
    le derivazioni idroelettriche (anche «non grandi») insistono in Italia soprattutto su territori montani, alpini caratterizzati da cambiamenti climatici, più rilevanti con il salire della quota rispetto a territori di pianura, da un equilibrio ecologico-ambientale delicato, rischi idrogeologici significativi, equilibrio socio economico precario: trend storico di decrescita della popolazione-bassa numerosità della popolazione /problematiche logistiche, che mettono in dubbio il ritorno economico di qualsiasi tipo di investimento fisso tanto più se infrastrutturale;
    una società con componente privatistica difficilmente sarebbe disponibile ad effettuare investimenti infrastrutturali i cui ritorni economici sarebbero di lunghissimo periodo e sarebbero prevalentemente destinati a prevenire, mitigare, sostenere le situazioni sopra evidenziate;
    si osserva che la possibilità di affidare le concessioni senza gara pubblica a società di proprietà interamente pubblica venga permessa sulla base di determinate condizioni: da un lato, che il concessionario si impegni a realizzare entro i termini concordati un piano finalizzato a salvaguardare il territorio dagli ormai prevedibili cambiamenti climatici e dai rischi idrogeologici con significativi investimenti infrastrutturali i cui ritorni economici sarebbero di lunghissimo periodo, oltre che a sviluppare un ecosistema industriale locale centrato sulle core competencies del concessionario, in sinergia con le competenze distintive di altri operatori presenti sul territorio, e, dall'altro, che l'ente proprietario si impegni a definire regole di governance della partecipata trasparenti e allineate agli standard internazionali e mantenere una mission aziendale coerente con le finalità individuate,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di assumere, per quanto di competenza, successive iniziative al fine di includere anche la possibilità di affidare le concessioni idroelettriche senza gara a società interamente pubbliche con il fine primario di porre al centro dell'interesse aziendale sia le esigenze dell'ambiente, sia tutte le conseguenze ed esternalità ad esse collegate, senza escludere dagli obiettivi aziendali l'efficienza economico-tecnica.
9/1550/95Elisa Tripodi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto agli investimenti

cambiamento climatico

protezione dell'ambiente