Legislatura: 18Seduta di annuncio: 121 del 06/02/2019
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/02/2019 BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 06/02/2019 DEL BASSO DE CARO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 06/02/2019 MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 06/02/2019 MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 06/02/2019 PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 06/02/2019 PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 06/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 06/02/2019 GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 06/02/2019
PARERE GOVERNO IL 06/02/2019
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 06/02/2019
CONCLUSO IL 06/02/2019
La Camera,
premesso che
il provvedimento in commento reca disposizioni in merito alla tracciabilità dei dati ambientali inerenti rifiuti. Il passaggio ad una gestione dei rifiuti ad «economia circolare» è un importante pilastro della green economy con la trasformazione dell'attuale sistema economico «lineare» di produzione e consumo (estrai, produci, consuma e getta) in un nuovo sistema «circolare» (estrai, produci, consuma e riproduci), basato su un modello di sviluppo industriale il cui obiettivo è quello di preservare e mantenere il più a lungo possibile il valore dei prodotti e dei materiali nell'economia, riducendo al contempo la generazione di rifiuti non riciclabili, nonché l'eccessivo consumo di risorse primarie; in tale contesto una legislazione efficace sull’End of waste (fine vita dei prodotti) è fondamentale per consentire la transizione ecologica al nuovo modello di sviluppo sostenibile;
oggi solo per vetro, metalli, combustibile da rifiuti e fresato d'asfalto sono state decise le regole europee o nazionali che consentono la trasformazione da rifiuto a risorsa; per le altre tipologie di rifiuto, restano due sole altre alternative: o i riciclatori hanno la possibilità di ricorrere, provvisoriamente, ad un decreto che risale al 1998 e che risulta in ogni caso incompleto o quanto meno obsoleto (perché non comprende tutti i rifiuti, tutti i processi di riciclo in linea con le moderne tecnologie e tutte le possibili risorse ottenibili dai rifiuti); o gli impianti di riciclo devono ottenere una specifica autorizzazione rilasciata «caso per caso» dalle autorità territoriali competenti (Regione o Provincia delegata), al termine di lunghe, onerose e doverose procedure in cui si valutano gli impatti ambientali complessivi;
purtroppo, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1229 del 28 febbraio ha reso di fatto inattuabile il secondo tipo di procedura, causando il blocco graduale di centinaia di impianti;
il Ministro dell'Ambiente ha affermato in più occasioni che l’End of Waste è una priorità per il Governo, ma alle parole non sono seguiti i fatti,
impegna il Governo
a modificare il Testo unico ambientale (decreto legislativo n. 152 del 2006) con urgenza al fine di consentire, per le cessazioni della qualifica di rifiuto non regolate ai sensi dell'articolo 184-ter, in attesa del recepimento della Direttiva 2018/851 /UE, che le Autorità competenti di cui agli articoli 208, 209 e 211 e di quelle di cui al Titolo III-bis della parte seconda del citati Testo unico, possano provvedere sia nel rinnovo delle autorizzazioni, sia per le nuove autorizzazioni, consentendo la prosecuzione dell'attività a centinaia di impianti autorizzati, che da anni con il loro lavoro di riciclo garantiscono le essenziali lavorazioni che permettono all'Italia di raggiungere posizioni leader nel settore del riciclo.
9/1550/13. Braga, Orlando, Buratti, Del Basso De Caro, Morassut, Morgoni, Pellicani, Pezzopane.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):consumo
rifiuti
riciclaggio dei rifiuti