ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01408/007

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 101 del 13/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: PALMIERI ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/12/2018


Stato iter:
13/12/2018
Fasi iter:

RITIRATO IL 13/12/2018

CONCLUSO IL 13/12/2018

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01408/007
presentato da
PALMIERI Antonio
testo di
Giovedì 13 dicembre 2018, seduta n. 101

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 24-ter, al comma 4, del provvedimento in esame modifica l'articolo 83, comma 1, del decreto legislativo n. 117 del 2017 (Codice del Terzo settore) in materia di detraibilità delle erogazioni liberali, aumentandole dal 30 al 35 per cento;

    il citato comma 4, in particolare sopprime la parola: «denaro» in tutto il comma 1 dell'articolo 83, disponendo quindi che le detrazioni previste dalla norma valgano per tutte le categorie di erogazioni liberali;

    si ricorda che l'articolo 83, comma 1, prevede che dall'imposta lorda sul reddito delle persone fisiche si detrae un importo pari al 30 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente per le erogazioni liberali in denaro o in natura a favore degli enti del Terzo settore non commerciali di cui all'articolo 79, comma 5, per un importo complessivo in ciascun periodo d'imposta non superiore a 30.000 euro. L'importo è elevato al 35 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente, qualora l'erogazione liberale in denaro sia a favore di organizzazioni di volontariato. La detrazione è consentita, per le erogazioni liberali in denaro, a condizione che il versamento sia eseguito tramite banche o uffici postali ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall'articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241;

    in buona sostanza, a seguito delle modifiche intervenute in Senato, il comma 1 all'articolo 83 del Codice del Terzo settore si legge nel seguente modo: «Dall'imposta lorda sul reddito delle persone fisiche si detrae un importo pari al 30 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente per le erogazioni liberali in natura a favore degli enti del Terzo settore non commerciali...» Dal testo sono, quindi, scomparse le parole: «in denaro»;

    ad avviso del firmatario del presente atto di indirizzo sembrerebbe uno dei tanti refusi nella scrittura delle norme che stanno caratterizzando la ancor breve vita di questo Governo. I commi seguenti del citato articolo, infatti, parlano sempre di «erogazioni liberali in denaro o in natura»;

    la confusione sul punto è molta e l'incertezza che ne conseguirà sarà foriera di sicuri contenziosi con l'Agenzia delle entrate e al rischio concreto di un forte calo delle donazioni;

    ciò che appare chiaro è che se tale norma non sarà opportunamente corretta si aggiungerà un ulteriore elemento di incertezza all'attuale momento storico che stanno vivendo le realtà no profit;

    negli ultimi quattro anni il totale delle donazioni è stato di 4,584 miliardi nel 2013, 4,545 nel 2014, 4,588 nel 2015 e di 5,093 miliardi nel 2016. Un incremento dell'11 per cento dovuto probabilmente all'aumentata convenienza fiscale, nella considerazione che il vantaggio fiscale sulle donazioni rappresenta una leva per il loro incremento,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi della disposizione richiamata in premessa, al fine di adottare ogni iniziativa di competenza finalizzata a modificare quanto prima l'articolo 83, comma 1, del Codice del terzo settore alla luce di quanto evidenziato in premessa al fine di dissipare ogni dubbio di carattere interpretativo.
9/1408/7Palmieri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

settore non commerciale

imposta diretta

impresa commerciale