ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01346/005

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 27/11/2018


Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/11/2018
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
 
PARERE GOVERNO 28/11/2018
Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 28/11/2018
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/11/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/11/2018

NON ACCOLTO IL 28/11/2018

PARERE GOVERNO IL 28/11/2018

DISCUSSIONE IL 28/11/2018

RESPINTO IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01346/005
presentato da
MURONI Rossella
testo presentato
Martedì 27 novembre 2018
modificato
Mercoledì 28 novembre 2018, seduta n. 92

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, reca disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
    con l'articolo 1, (Disposizioni in materia di permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario), si interviene nei confronti di molti stranieri che sono stati accolti attraverso il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati; considerato che nel sistema di accoglienza italiano i centri SPRAR, istituiti nel 2002 con la legge 189, la cosiddetta Bossi-Fini, rappresentano la modalità più avanzata e matura di accoglienza diffusa, distribuita in forma «omeopatica» sul territorio;
    «L'Atlante Sprar 2017», il Rapporto annuale prodotto dal Servizio Centrale SPRAR realizzato dal Ministero dell'interno ed And, ci mostra un sistema in crescita su tutti i fronti. Crescono di anno in anno i posti disponibili ed i beneficiari annuali, come i servizi forniti; nel 2012 i posti messi a disposizione erano 3.979 e 7.823 i beneficiari. Nel 2017 i posti sono diventati 31.340, il 21 per cento in più rispetto al 2016 (26.012), e 36.995 i beneficiari (34.039 nel 2016), distribuiti in 776 progetti. In crescita anche il numero di enti locali coinvolti a vario titolo, arrivati ormai a 1.549, e la diffusione territoriale con la presenza in 103 province. L'evoluzione positiva ha consentito anche il trasferimento dai CAS (Centri di accoglienza straordinaria) agli SPRAR di 12.985 beneficiari nel 2017 (sono stati poco più di quattro mila nel 2016); in crescita sono anche tutte le attività ed i servizi offerti dagli SPRAR come l'apprendimento della lingua italiana, l'assistenza psico-socio-sanitaria, l'ospitalità per minori non accompagnati e persone vulnerabili, le attività di formazione professionale, i tirocini formativi e l'inserimento lavorativo, la diffusione di attività di volontariato nel territorio, la formazione per il personale che lavora negli SPRAR; il trend positivo è confermato anche per i primi sei mesi del 2018: in crescita i progetti arrivati a 876, +12,9 per cento, per 35.869 posti, +14,5 per cento; è del tutto evidente che la limitazione del diritto di beneficiare del sistema SPRAR ai titolari di protezione internazionale ed ai minori non accompagnati, avrà due effetti. Il primo sarà nel crollo stesso del sistema, ridotto a residuale, sia per mancanza di nuovi ingressi sia a causa della fuoriuscita di tutti i richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria con la conseguenza che i beneficiari di SPRAR si ridurranno a meno del 20 per cento degli attuali beneficiari, il secondo sarà nel blocco del naturale, e previsto dalle leggi vigenti del passaggio dai Centri straordinari agli SPRAR; l'accoglienza diffusa e la microaccoglienza in questi anni hanno garantito umanità, efficacia, integrazione con la popolazione residente, evitando conflitti e diffusione di atteggiamenti razzisti e pregiudiziali, al sistema dell'accoglienza italiano, garantendo l'inserimento di famiglie e giovani migranti nelle comunità locali a vantaggio di tutta la popolazione, perché gli investimenti statali nei progetti SPRAR hanno funzionato da vero volano economico in territori e aree interne spesso in crisi,

impegna il Governo

a prevedere un adeguato stanziamento di fondi da destinare al sistema SPRAR in modo da mantenere l'attuale livello del sistema SPRAR e di applicare ai CAS come titolo preferenziale l'adozione di progetti analoghi al modello SPRAR, sia per attività che per dimensionamento dei progetti di accoglienza che in questi anni ha favorito lo sviluppo locale e la coesione sociale e sono un bell'esempio di buona spesa pubblica, forse l'unica politica keynesiana di questo periodo per molte aree del Paese e anche in modo che venga rafforzato il ruolo delle amministrazioni locali nella definizione di quantità e modalità dell'accoglienza, in una corretta collaborazione istituzionale con le prefetture.
9/1346/5Muroni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

formazione professionale

coesione economica e sociale