ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01346/046

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 27/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2018


Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 28/11/2018
Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/11/2018

NON ACCOLTO IL 28/11/2018

PARERE GOVERNO IL 28/11/2018

RESPINTO IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01346/046
presentato da
MAGI Riccardo
testo presentato
Martedì 27 novembre 2018
modificato
Mercoledì 28 novembre 2018, seduta n. 92

   La Camera,
    in sede di esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
   premesso che:
    il decreto in esame è permeato da un approccio meramente securitario ed emergenziale che non tiene conto della complessità dei processi migratori e della realtà dei territori che ne sono interessati; le norme relative all'abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e il restringimento del sistema Sprar in favore dei grandi e fallimentari centri di accoglienza, al contrario degli obiettivi del Governo, avranno l'effetto di ridurre le opportunità di integrazione e di aumentare gli immigrati irregolari difficilmente espellibili;
    una maggiore sicurezza può essere garantita solo da forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, che abbiano legami familiari o la disponibilità di un lavoro, e misure per l'inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, puntando sulle politiche attive;
    un anno fa è stata depositata la proposta di legge di iniziativa popolare «Ero straniero», recante «Nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell'inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari» (C. 13); la proposta, sottoscritta da 90.000 cittadini, prende a modello norme già vigenti in altri Stati europei, a partire da Germania e Spagna;
    tale proposta premia il radicamento e l'integrazione dello straniero, desumibili da elementi quali l'immediata disponibilità di un contratto di lavoro, la frequentazione di corsi di formazione professionale o tirocini formativi, i legami familiari o altre circostanze di fatto o comportamenti idonei a dimostrare un legame stabile con il territorio nel quale lo straniero vive,

impegna il Governo

ad introdurre disposizioni volte al recupero della legalità attraverso l'emersione e la regolarizzazione dei cittadini stranieri presenti in Italia che non hanno attualmente un titolo di soggiorno, ai quali sulla base di elementi di comprovata integrazione, in assenza di gravi condanne penali, o nei casi di accertata inespellibilità dovuta a condizioni soggettive di cui all'articolo 8 della Convenzione Europea dei diritti Umani e/o oggettive, venga rilasciato un permesso di soggiorno per comprovata integrazione e radicamento di 2 anni, rinnovabile e convertibile in permesso di soggiorno per motivi di lavoro o per motivi di studio.
9/1346/46Magi, Bruno Bossio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto di soggiorno

integrazione sociale

asilo politico