Legislatura: 18Seduta di annuncio: 40 del 07/08/2018
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 07/08/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 07/08/2018 TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 07/08/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 07/08/2018 Resoconto MANZATO FRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 07/08/2018
PARERE GOVERNO IL 07/08/2018
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 07/08/2018
CONCLUSO IL 07/08/2018
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 86 del 2018 dispone il riordino delle competenze di vari Ministeri in una serie di materie, tra cui in particolare, il trasferimento al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali delle funzioni esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in materia di turismo e le conseguenti modifiche sugli enti vigilati;
il testo posto in votazione demanda, più volte, ad un atto come il DPCM, ordinariamente a contenuto politico, la definizione di una disciplina che dovrebbe essere oggetto di regolamenti emanati a norma dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge n. 400 del 1988;
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è un atto atipico il cui liso frequente, mutuando peraltro procedure tipiche dell'adozione dei regolamenti, rischia di tradursi in un impiego non corretto delle fonti del diritto;
nello specifico, l'articolo 4-bis introdotto in Senato, prevede la possibilità di adottare i regolamenti di organizzazione dei Ministeri, ivi compresi quelli degli uffici di diretta collaborazione, con Presidente del Consiglio dei ministri, con una deroga al procedimento ordinario stabilito dall'articolo 17, comma 4-bis, della legge n. 400 del 1988; tale procedimento prevede in questa materia l'emanazione di regolamenti governativi di delegificazione, adottati con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia;
la disposizione contenuta nel provvedimento, non prevede invece il parere delle Commissioni parlamentari competenti, e rende facoltativa la previsione del parere del Consiglio di Stato,
impegna il Governo
a valutare la possibilità di informare preventivamente la Commissione parlamentare competente in materia, nell'ambito dell'adozione dei regolamenti di organizzazione dei Ministeri.
9/1041/1. Foti, Butti, Trancassini.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):commissione parlamentare
fonte del diritto
turismo