ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00222

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 152 del 15/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00222
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Mercoledì 15 gennaio 2014, seduta n. 152

   La IX Commissione,
   premesso che:
    il diritto a un trasporto efficiente è uno dei diritti fondamentali dei cittadini;
    l'infrastruttura ferroviaria della Puglia versa in uno stato di degrado e precarietà spesso oggetto di denuncia da parte dei viaggiatori;
    l'unico tratto della linea ferroviaria Adriatica attualmente rimasto a binario unico è quello tra Termoli-Lesina che risulta un vero e proprio collo di bottiglia della linea. Nella fattispecie si tratta di 37 chilometri a binario unico tra Lesina e Termoli, ed 1 chilometro a nord della stazione ferroviaria di Ortona;
    il raddoppio della linea Termoli-Lesina risulta coerente con gli obiettivi dei principali strumenti di programmazione collocandosi tra gli interventi previsti nel progetto «Corridoio Adriatico» (1999) che a sua volta è richiamato a livello comunitario dal programma di sviluppo e di integrazione delle reti di collegamento con i paesi CEEC e CIS affiancato al programma TEN-T (Trans-European network for Trans);
    il 14 marzo 2001 con decreto del Presidente della Repubblica è stato approvato il «Piano generale di trasporti e della logistica» (PGT), nel cui ambito sono proposte azioni mirate ad aumentare l'efficienza complessiva dell'offerta dei servizi di trasporto in termini di affidabilità, qualità, sicurezza e riduzione dei costi. All'interno del quadro delineato dal PGT, il progetto di raddoppio della tratta Termoli-Lesina figura nei pacchetti di interventi previsti nei progetti di corridoio insieme ad altre opere plurimodali e che interessano il territorio molisano e pugliese strettamente connesse e funzionalmente legate al raddoppio della direttrice ferroviaria longitudinale di corridoio adriatico Rimini-Ancona-Pescara-Termoli-Bari;
    la delibera del CIPE del 21 dicembre 2001 n. 121 contempla, nell'allegato 2, tra gli interventi strategici di preminente interesse nazionale di cui all'articolo 1 della legge n. 443 del 2001, il corridoio adriatico con la tratta pugliese del corridoio Bologna-Foggia-Bari-Lecce;
    nel 2003, in sede di presentazione del progetto della ITALFERR Spa per ricevere la VIA (valutazione d'impatto ambientale), si sono riconosciuti i principali obiettivi del progetto che possono essere sintetizzati per punti:
     a) aumento della velocità massima e della potenzialità della linea;
     b) rilevazione degli indici di qualità del servizio;
     c) massimizzazione degli indici di produttività del lavoro;
     d) riduzione dei costi dell'uso dell'infrastruttura con un migliore coordinamento delle attività di circolazione dei treni nonché di manutenzione delle infrastrutture stesse;
     e) miglioramento della circolazione conseguente la sensibile riduzione dei tempi di percorrenza della tratta;
    tuttavia in tale procedimento la «Commissione speciale di valutazione di impatto ambientale», accogliendo il parere negativo del Ministero per i beni e le attività culturali del 23 marzo 2002, in considerazione anche della nota trasmessa dalla competente soprintendenza per i beni archeologici, architettonici di Campobasso, esprimeva parere negativo ai fini dell'emissione della valutazione sulla compatibilità ambientale dell'opera, situazione che testimonia i delicati equilibri ambientali/paesaggistici/idrogeologici che sono presenti lungo questa particolare area;
    la linea «Bari-Pescara, raddoppio Termoli-Lesina» è inclusa tra le opere previste dall’«intesa generale quadro» sottoscritta il 3 giugno 2004 tra il Governo nazionale e la regione Molise e dall’«intesa generale quadro» sottoscritta il 10 ottobre 2003 tra il Governo e la regione Puglia;
    il 2 dicembre 2010 è stato approvato il «Piano della Logistica», un piano identificato per indicare i cambiamenti delle politiche di trasporto e logistica necessari per le linee strategiche che si dovranno seguire nel breve-medio periodo per aumentare la competitività del sistema paese e che ha uno sviluppo temporale che va dal 2011 al 2020;
    la Commissione europea ha adottato il 19 ottobre 2011 una proposta per trasformare l'attuale insieme di strade ferrovie aeroporti e canali in una rete di trasporti unificata la rete TEN-T. e nel dicembre 2012 la Commissione trasporti del Parlamento europeo ha approvato i tracciati delle reti Trans europee di trasporto (TEN-T) tra cui il nuovo corridoio Baltico-Adriatico che partendo dall'Europa nordorientale raggiunge Trieste, Venezia e Ravenna. Il potenziamento della dorsale adriatica compresa tra Bari e Ravenna diviene prioritario perché garantirà la connessione transeuropea al sud Italia;
    nel periodo compreso tra maggio e dicembre 2011 è stato avviato presso la struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un tavolo tecnico con Rete ferroviaria italiana, i rappresentanti del Ministero dei beni e delle attività culturali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare al fine di superare le criticità emerse nel progetto del 2003. Durante gli incontri i rappresentanti dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare hanno richiesto un ulteriore sforzo progettuale finalizzato ad allungare quanto più possibile il tratto di affiancamento alla autostrada A14 e di conseguenza l'allontanamento della sede ferroviaria dalla linea di costa;
    in tale ambito, nella riunione del 30 novembre 2011 si è convenuto di adottare il tracciato denominato «soluzione D», di ritirare il progetto inviato nel gennaio 2003 e di presentare un nuovo progetto nel rispetto della soluzione concordata ai sensi delle procedure previste dal decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni, con richiesta di suddividere l'intervento in fase funzionali al fine di poter procedere alla relativa attività istruttoria;
    il «Contratto di Programma 2007-2011», «aggiornamento 2010-2011», sottoscritto in data 10 luglio 2012 è stato approvato con decreto ministeriale del 12 luglio 2012 e registrato alla Corte dei conti il 10 ottobre 2012, all'interno del contratto, nella tabella A03 «sviluppo infrastrutturale rete convenzionale» - direttrici e trasversali, altre linee sud, tra le «opere in corso» è inserita il raddoppio della tratta Termoli-Lesina;
    l'opera di raddoppio ferroviario risulta in parte ricompreso anche all'interno del «Contratto Istituzionale di Sviluppo» (CIS) per la realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto siglato in data 2 agosto 2012 tra il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il ministero per la coesione territoriale, le regioni Campania, Puglia e Basilicata, Ferrovie dello Stato italiane e Rete ferroviaria italiana;
    la Società Italferr Spa in data 20 febbraio 2013 con nota prot.n.DT 11621.13.U., ha presentato domanda per l'attivazione della procedura di valutazione di impatto ambientale concernente il progetto preliminare della linea «Bari-Pescara, raddoppio Termoli-Lesina», procedura che è ha visto in data 12 luglio 2013, da parte della «Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS», parere positivo di compatibilità ambientale sul progetto preliminare della raddoppio della linea Termoli-Lesina condizionato all'atto della presentazione del progetto definitivo alla ottemperanza di 34 prescrizioni;
    la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome riunita in assemblea plenaria a Roma il 13 dicembre 2013 ha approvato un ordine del giorno in cui si impegna, tra l'altro, il governo a «voler porre in essere tutte le iniziative utili e reperire le risorse finanziarie necessarie» e ad «adoperarsi perché il raddoppio della tratta ortonese e della Lesina-Termoli venga compreso quanto prima tra le opere strategiche indifferibili, per superare la strozzatura che tuttora limita ad un solo binario 38 chilometri della rete ferroviaria che collega nord e sud della penisola sul versante orientale»;
    la direttrice adriatica, che si sviluppa in massima parte lungo la costa orientale italiana da Bologna a Lecce/Taranto, collega il Nord Italia e il Centro Europa, con il sistema dei porti meridionali (Brindisi, Taranto, Gioia Tauro) e costituisce parte integrante del sistema dei corridoi merci di interesse europeo denominati «Rete Terfn» (trans european rail freight network);
    la realizzazione del raddoppio della tratta Lesina-Termoli comporterebbe una serie di benefici immediati tanto sul fronte della qualità globale del servizio che su quello dell'abbattimento dei tempi di percorrenza e dei costi, così come evidenziato nella sezione «Risultati attesi» della relazione tecnica del contratto istituzionale di sviluppo»;
    il raddoppio è riconosciuto come prioritario da anni, ciononostante i tempi di apertura dei cantieri e di realizzazione delle opere sono ancora del tutto incerti;
    le aree dove si svilupperebbe il progetto in oggetto, sono aree di ecosistemi particolare non devono esser sottovalutati i rischi ambientali,

impegna il Governo:

   a considerare prioritario il raddoppio della dorsale adriatica;
   di adoperarsi perché il raddoppio della tratta ortonese e della Lesina-Termoli venga compreso quanto prima tra le opere strategiche indifferibili, per superare la strozzatura che tuttora limita ad un solo binario 38 chilometri della rete ferroviaria che collega Nord e Sud della penisola sul versante orientale;
   ad assumere tutte le iniziative necessarie per stabilire entro 90 giorni la pianificazione e il crono-programma della realizzazione dell'opera;
   a non anteporre l'importanza del completamento dell'opera di raddoppio della tratta Termoli-Lesina a danno dell'ambiente, dei beni paesaggistici/archeologici e soprattutto a realizzare anche i più stringenti accorgimenti contro i problemi dovuti al dissesto idrogeologico del territorio;
   a porre in essere tutte le iniziative utili e reperire le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione dell'opera ad esclusione dei meccanismi finanziari quali del project-financing e meccanismi di finanziamento similari;
   a verificare che tutti i materiali di scavo e i rifiuti provenienti dai lavori per la realizzazione dell'opera dovranno esse trattati nel pieno rispetto delle direttive europee e normative italiane vigenti senza alcuna deroga, monitorando e lasciando la possibilità ai cittadini di controllare mediante apposito sito web, dove verranno conferiti, quale o quali aziende saranno coinvolte per tali attività e l'importo economico dei lavori dei conferimenti dei materiali provenienti dagli scavi e i rifiuti prodotti.
(7-00222) «De Lorenzis, L'Abbate, De Rosa, Nicola Bianchi, Cristian Iannuzzi, Catalano, Tofalo, Brescia, Scagliusi, Liuzzi, Mannino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rete di trasporti

Puglia

rete ferroviaria

impatto ambientale

infrastruttura dei trasporti

politica dei trasporti

sistema di finanziamento

trasporto ferroviario