ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00304

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 755 del 08/03/2017
Abbinamenti
Atto 6/00297 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00298 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00299 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00300 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00301 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00302 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00303 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00305 abbinato in data 08/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 08/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/03/2017
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/03/2017
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/03/2017
MURGIA BRUNO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/03/2017
NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/03/2017
PETRENGA GIOVANNA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/03/2017
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/03/2017
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/03/2017
TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 08/03/2017


Stato iter:
08/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 08/03/2017
Resoconto GOZI SANDRO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 08/03/2017
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO MISTO-UDC
Resoconto ALFREIDER DANIEL MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto DISTASO ANTONIO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA
Resoconto LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI CIVICI E INNOVATORI
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Resoconto BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 08/03/2017
Resoconto GOZI SANDRO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/03/2017

DISCUSSIONE IL 08/03/2017

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 08/03/2017

NON ACCOLTO IL 08/03/2017

PARERE GOVERNO IL 08/03/2017

RESPINTO IL 08/03/2017

CONCLUSO IL 08/03/2017

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00304
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Mercoledì 8 marzo 2017, seduta n. 755

   La Camera,
   udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla riunione del Consiglio europeo del 9 e 10 marzo 2017,
   premesso che:
    il 25 marzo 2017 si celebra il sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma, istituivi della Comunità europea, e prossimamente si terrà una seduta all'assemblea parlamentare di Strasburgo, in cui avrà luogo un primo confronto degli Stati membri sul futuro dell'Unione europea in vista della dichiarazione di Roma e degli incontri che si terranno nella capitale a latere delle celebrazioni;
    la Dichiarazione di Roma dovrà essere l'inizio di una nuova fase della politica europea, che nell'ultimo decennio ha dimostrato tutti i propri limiti, primo passo verso una riscrittura sia dei Trattati istitutivi sia di tutti quelli di maggiore rilevanza, garantendo attraverso di essi il pieno rispetto dei fondamenti della democrazia, il primato dei popoli sulle esigenze finanziarie, il rispetto e la tutela delle capacità economiche e produttive delle singole fazioni e la gestione unitaria di servizi strategici come l'energia o la difesa;
    l'Unione, così come attualmente configurata e operante, infatti, è assai lontana dall'idea dei padri fondatori, che sognavano un'unificazione politica e sociale del continente europeo che potesse scongiurare future guerre e cementare una comunione di ideali tra i suoi abitanti;
    nell'attuazione pratica, tuttavia, l'Unione europea non funziona e non ha mai funzionato a causa di una pessima gestione, che l'ha resa schiava di una tecnocrazia che ha schiacciato i popoli, l'ha sottomessa al primato della finanza sulla politica, l'ha resa vittima dello strapotere delle banche e delle lobby dei poteri forti e, non ultimo, l'ha esposta al gigantismo della Germania;
    al primo punto dell'ordine del giorno della seduta del Consiglio vi sono le questioni economiche, con particolare riferimento all'analisi della situazione economica e degli squilibri macroeconomici sulla base delle relazioni per Paese pubblicate dalla Commissione europea;
    la relazione relativa all'Italia evidenzia «squilibri macroeconomici eccessivi», rispetto ai quali l'Unione ha già chiesto al Governo di apportare delle correzioni al fine di evitare di incorrere in una procedura sanzionatoria per deficit eccessivo;
    nel corso del vertice di Versailles i leader di Germania, Francia, Spagna e Italia, le prime quattro potenze demografiche ed economiche del continente, hanno dichiarato ufficialmente che per dare nuovo impulso all'Europa occorrono urgentemente «cooperazioni rafforzate e geometrie variabili», rispolverando, in sostanza, le vecchie teorie sull'Europa a due (o più) velocità;
    la manovra correttiva che ci chiede l'Unione europea, le cui misure sono attualmente ancora al vaglio dell'esecutivo, rischia di produrre più danni che altro, ricorrendo a un ennesimo aumento della tassazione che diminuirà i consumi e continuerà a frenare la ripresa della nostra economia nazionale;
    nell'ambito delle tematiche di natura economica all'esame del Consiglio vi sono anche gli accordi commerciali e appare opportuno richiamare l'attenzione sui negoziati con gli Stati Uniti per il partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti, suscettibili di dare luogo alla firma di un accordo ben lontano dalla «politica commerciale utilizzata come veicolo per la promozione dei principi e dei valori europei a partire dalla democrazia e dai diritti umani, ma anche della visione dell'Unione europea in materia di ambiente, diritti sociali e del lavoro, o sviluppo»;
    il mandato assegnato al Consiglio in qualità di negoziatore del trattato, infatti, al di là di una coerenza formale con i principi dell'Unione europea, conferma la assoluta incertezza del quadro negoziale e il rischio concreto che questo accordo possa rivelarsi, anziché una fonte di crescita e sviluppo reciproci, una minaccia per interi comparti produttivi italiani ed europei;
    il mandato, infatti, non scioglie positivamente i nodi collegati agli effetti del partenariato transatlantico rispetto al sistema delle piccole e medie imprese, agli standard europei di salute e sicurezza della filiera agroalimentare e di tutela ambientale, al riconoscimento delle indicazioni d'origine ed al contrasto della contraffazione, alla risoluzione delle controversie tra investitore e Stato, ai diritti del lavoro, alla liberalizzazione dei servizi e degli appalti pubblici;
    nelle sedute del 9 e 10 marzo il Consiglio dovrà, inoltre, affrontare la questione dell'emergenza migratoria e dell'approccio dell'Europa a tale fenomeno;
    il 3 febbraio 2017 è stata adottata la «Dichiarazione di Malta dei membri del Consiglio europeo sugli aspetti esterni della migrazione: affrontare la rotta del Mediterraneo centrale», con la quale, muovendo dal dato numerico che «sulla rotta del Mediterraneo centrale, tuttavia, nel 2016 si sono registrati più di 181.000 arrivi, mentre il numero di persone morte o disperse in mare ha raggiunto un nuovo record ogni anno a partire dal 2013», gli Stati firmatari esprimono la propria determinazione «a prendere ulteriori misure per ridurre in maniera significativa i flussi migratori lungo la rotta del Mediterraneo centrale e smantellare il modello di attività dei trafficanti, rimanendo al contempo vigili riguardo alla rotta del Mediterraneo orientale e ad altre rotte»;
    tra le ipotesi allo studio vi sarebbe anche quella di creare una line of protection, di fatto un blocco navale da realizzare con unità e uomini libici finanziati dalla Commissione con duecento milioni di euro a valere sul fondo fiduciario dell'Unione europea per l'Africa, volto a costituire una prima linea di difesa per impedire le partenze, dietro alla quale dovrebbero continuare ad operare le navi europee della missione «Sophia», con lo scopo di soccorrere i migranti alla deriva e di distruggere i barconi catturati;
    dopo la chiusura della rotta balcanica i migranti che salpano dalle coste libiche verso l'Italia e l'Europa meridionale rappresentano il novanta per cento del totale e, dopo l'aumento del 18 per cento degli ingressi clandestini registrato già nel 2016, per l'anno in corso l'Unione ha preso atto del fatto che «non ci sono indicazioni che il trend possa cambiare finché non migliorerà la situazione economica e politica» nei paesi di origine e in Libia, e ha stimato le persone pronte a partire dalla Libia nel corso della prossima estate tra settecentomila e il milione;
    sino ad oggi l'unico intervento promosso dall'Unione europea a contrasto dell'immigrazione illegale verso le nazioni europee che ha ottenuto successo è stata la chiusura della cosiddetta rotta balcanica, mentre è completamente fallito il piano dei ricollocamenti e, sinora, anche i primi tentativi di accordo con la Libia e con le nazioni dell'Africa settentrionale e subsahariana per combattere il traffico di esseri umani, non fanno significativi progressi, né la missione EunavforMed, ora rinominata in «Operazione Sophia», né le attività dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera;
    quest'ultima, istituita nell'ottobre 2016 per rafforzare le frontiere esterne dell'Unione, monitorando da vicino le frontiere e collaborando con gli Stati membri per individuare rapidamente e affrontare le potenziali minacce, non ha funzioni operative sufficientemente efficaci;
    per quanto riguarda, invece, la missione EunavforMed, la stessa è ferma da ormai diciotto mesi alla seconda fase, prorogata sino al 27 luglio 2017 e non sembra avviata all'operatività della terza fase, nell'ambito della quale sarebbe finalmente possibile neutralizzare le imbarcazioni e le strutture logistiche usate dai contrabbandieri e trafficanti sia in mare che a terra e quindi contribuire agli sforzi internazionali per scoraggiare gli stessi contrabbandieri nell'impegnarsi in ulteriori attività criminali,

impegna il Governo

1) ad attivarsi affinché sia recepita la necessità che l'Unione europea non attui politiche depressive verso gli Stati membri costringendoli in un circolo vizioso che cercando di sanare il debito attraverso l'inasprimento delle politiche fiscali o attraverso  !a vendita delle aziende di Stato determini il perdurare della mancata ripresa economica;

2) ad adottare le iniziative necessarie affinché in sede di negoziato per il Ttip trovino adeguata tutela gli interessi nazionali ed europei, garantendo il mantenimento della maggiore tutela dei consumatori prevista dalle normative comunitarie, e affinché sia data adeguata pubblicità al negoziato stesso;

3) a promuovere l'avvio di un nuovo processo di integrazione europea, volto a realizzare istituzioni che siano effettivamente rappresentative dell'espressione della volontà popolare, garantendo all'Italia il mantenimento della propria sovranità e l'autonomia delle proprie scelte;

4) a promuovere l'adozione di una politica migratoria comune, ispirata al principio del burden sharing, che garantisca la realizzazione di una politica comune d'asilo e una strategia unitaria di contrasto alle migrazioni irregolari, anche attraverso l'attuazione del piano di ricollocazioni;

5) a proseguire le iniziative volte alla realizzazione dei controlli alle frontiere esterne dell'Unione europea attraverso la modifica dei compiti e il potenziamento dei mezzi attribuiti all'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera;

6) a sostenere ogni iniziativa in ambito europeo e internazionale finalizzata a intensificare la collaborazione con la Libia quale principale Paese di partenza dei migranti e con i suoi vicini in Africa settentrionale e sub sahariana;

7) a sollecitare la rapida conclusione degli accordi di riammissione tra Unione europea e i Paesi di provenienza dei migranti, al fine di rendere più agevoli le procedure di rimpatrio di coloro che non hanno diritto a misure di protezione, e ad applicare le stesse in ambito nazionale;

8) a promuovere il varo della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che possa dare avvio alla terza fase di EunavforMed, al fine di contrastare con maggiore efficacia i trafficanti di esseri umani.
(6-00304) «Rampelli, Cirielli, La Russa, Giorgia Meloni, Murgia, Nastri, Petrenga, Rizzetto, Taglialatela, Totaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro la criminalita'

controllo alla frontiera

politica migratoria comunitaria