ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00292

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 755 del 08/03/2017
Abbinamenti
Atto 6/00290 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00291 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00293 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00294 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00295 abbinato in data 08/03/2017
Atto 6/00296 abbinato in data 08/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: VITO ELIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 06/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARCHI BRUNO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/03/2017
CARFAGNA MARIA ROSARIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/03/2017
FONTANA GREGORIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/03/2017
PALMIZIO ELIO MASSIMO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/03/2017
SECCO DINO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/03/2017
VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/03/2017


Stato iter:
08/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 08/03/2017
Resoconto PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 08/03/2017
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto ALTIERI TRIFONE MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto VARGIU PIERPAOLO CIVICI E INNOVATORI
Resoconto RABINO MARIANO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto PICCHI GUGLIELMO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Resoconto SCOPELLITI ROSANNA AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA
Resoconto VITO ELIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MANCIULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 08/03/2017
Resoconto GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/03/2017

DISCUSSIONE IL 08/03/2017

ACCOLTO IL 08/03/2017

PARERE GOVERNO IL 08/03/2017

VOTATO PER PARTI IL 08/03/2017

APPROVATO IL 08/03/2017

CONCLUSO IL 08/03/2017

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00292
presentato da
VITO Elio
testo di
Mercoledì 8 marzo 2017, seduta n. 755

   La Camera,
   premesso che:
    la legge n. 145 del 2016 (cosiddetta «legge quadro sulle missioni internazionali»), recante Disposizioni concernenti la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, rappresenta uno strumento di politica estera e di difesa di carattere strutturale e configura la decisione parlamentare in materia di partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali come una «autorizzazione», attribuendo al Parlamento il ruolo di co-decisore;
    il 2017 è il primo anno in cui tale legge viene applicata: si è resa ordinaria una procedura che fino allo scorso anno prevedeva il continuo ricorso alla decretazione d'urgenza, anche per determinare il quadro giuridico in cui le missioni internazionali venivano svolte, di fatto svilendo l'aspetto politico delle stesse;
    le missioni internazionali, di cui alla Deliberazione adottata dal Consiglio dei ministri il 14 gennaio 2017, Doc. CCL, n. 1, così come riformulata dalla Relazione all'Assemblea, approvata dalle Commissioni III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa), il 16 febbraio 2017, si inseriscono nel solco della politica estera italiana degli ultimi venti anni e sono in linea con l'appartenenza dell'Italia agli organismi internazionali politici, economici, di sicurezza e di difesa, nonché rispondenti al dettato dell'articolo 11 della Costituzione;
    la Relazione di autorizzazione alle missioni internazionali al nostro esame risponde sia all'arco di crisi che va dal Senegal all'Afghanistan, attraversando parte del Maghreb, il Sahel, il Corno d'Africa, il Medio Oriente, l'Iraq fino all'Afghanistan, compresi il bacino del Mediterraneo e l'Oceano Indiano, sia alla necessità di fronteggiare le conseguenze di tale destabilizzazione che ha, di fatto, frantumato Stati, abbattuto frontiere e causato migrazioni di massa, travolgendo il nostro Paese;
    dal punto di vista militare continua ad essere fondamentale la partecipazione alle missioni di peacekeeping in un quadro euro-atlantico, pur nella consapevolezza che sia necessario adeguare l'azione alle nuove sfide di sicurezza internazionali, alle minacce asimmetriche e al terrorismo di matrice islamica, nonché dotarsi di un dispositivo di difesa comune europea, in una prospettiva integrata con la NATO, finora dimostratasi l'unico strumento difensivo efficace;
    l'atteggiamento della NATO nei confronti del fronte Sud dell'Europa è significativamente cambiato, come si evince dalle dichiarazioni del Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, che ha, recentemente, non solo riconosciuto l'importanza strategica di tale fronte per la sicurezza, predisponendo, all'interno del «Framework for the South», le basi per l'istituzione a Napoli di un hub al fine di coordinare le informazioni in paesi di crisi come la Libia e l'Iraq e affrontare il terrorismo e le altre sfide che vengono dalla regione ma ha anche dichiarato, a proposito dell'Italia, che quando si parla di contributo alla NATO, non contano solo le percentuali di PIL investite in spese per la difesa, ma anche l'impegno sostanziale del nostro Paese nelle missioni internazionali;
    la natura e la localizzazione dei conflitti in corso rendono quindi prioritario far convergere i progetti e le azioni di cooperazione sui Paesi che si affacciano sul Mediterraneo al fine di eliminare le cause d'instabilità delle aree interessate e limitrofe;
    l'Unione europea si sta muovendo, anche se ancora troppo lentamente, in direzione della definizione di strumenti adeguati ad affrontare le crisi che si sono succedute negli ultimi dieci anni, da quella economica, a quella migratoria a quella della sicurezza. Sicurezza non solo all'interno dei propri confini ma che si estende finalmente anche al controllo delle frontiere esterne;
    in Libia, così come in Siria e in Iraq, la stabilizzazione e il mantenimento dell'integrità territoriale è possibile solo mediante un approccio inclusivo delle diverse anime del Paese ed è necessario mantenere aperto il dialogo con quegli attori istituzionali che si dimostrino capaci di operare da mediatori tra le Parti in causa;
    la sicurezza della regione euro-mediterranea e la sicurezza della regione euro-atlantica sono i punti di riferimento della strategia di sicurezza e difesa italiana;
    in particolare, l'attenzione del nostro Paese è rivolta alla condizione in cui versa la Libia e alle frontiere dei Balcani occidentali, da cui rientrano foreign fighters, potenziali terroristi di matrice islamica;
    la risoluzione presentata da Forza Italia in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre 2016 chiedeva «un'azione incisiva a livello europeo per fronteggiare il fenomeno migratorio, (...) in linea con il Migration Compact»;
    il 2 marzo 2017 la Commissione europea ha finalmente precisato che vuole accelerare sull'attuazione del Migration Compact integrandolo con una maggiore attenzione per la rotta del Mediterraneo centrale, con priorità alla gestione dei flussi migratori lungo la suddetta rotta «mobilitando 200 milioni di euro nel 2017 per progetti connessi alla migrazione, in particolare in Libia, al fine di ridurre il numero di attraversamenti e continuare a salvare vite in mare, intensificare la lotta contro i trafficanti e gli scafisti, proteggere i migranti, aumentare il numero di reinsediamenti, promuovere i rimpatri volontari assistiti e gestire i flussi di migranti attraverso la frontiera meridionale della Libia», mantenendo e intensificando la cooperazione con l'Egitto, la Tunisia e l'Algeria;
    la Commissione ha ribadito in particolare come l'operazione SOPHIA di EUNAVFORMED ed Eubam Libia, svolgano un ruolo determinante;
    il 3 marzo 2017 il Ministro dell'interno Marco Minniti ha dichiarato che «se l'Europa vuole difendere Schengen, deve pensare a un sistema di controllo dei confini esterni» ricordando anche il recente memorandum d'intesa tra Italia e Libia, che è «non soltanto utile all'Italia ma importantissimo per l'Europa» dal momento che di fronte all'allarme di una diaspora di ritorno dei foreign fighters dall'Iraq e dalla Siria, è chiaro che «il confine sud della Libia può essere una porta d'ingresso verso l'Europa», tornando a parlare di controllo dei confini anche riguardo ai flussi migratori, e sostenendo che i grandi Paesi «governano i flussi migratori perché questo consente anche le politiche di integrazione. Se, invece, l'approccio ai confini aperti, venga chiunque, avremmo il contrario dell'integrazione e cioè la disintegrazione» aggiungendo che «i confini sono un elemento di vita e di protezione di una comunità»;
    Forza Italia ha, da sempre, messo al centro della sua agenda il controllo dell'immigrazione e le politiche di sicurezza: con questi obiettivi, in fase emendativa, durante l'esame nelle Commissioni ha ottenuto che la Relazione definisse per il Governo il seguente impegno: «con riferimento alla missione EUNAVFORMED operazione SOPHIA (missione UE – scheda 10), attivare ogni iniziativa diplomatica per consentire in un lasso di tempo ragionevole la piena operatività della Fase 2 e il passaggio alla Fase 3, nonché agire nelle competenti sedi internazionali affinché vengano rafforzate le attività tese a smantellare il modello di business delle reti del traffico e della tratta di esseri umani dalle coste libiche verso quelle italiane»;
    la piena operatività delle Fasi 2 e 3 di EUNAVFORMED operazione SOPHIA, permetterebbe, presupponendo il consenso del governo costiero interessato e l'approvazione in tale direzione di una Risoluzione delle Nazioni Unite, di arrestare gli scafisti, corresponsabili della tratta di esseri umani, e di sequestrare o affondare le loro barche in territorio libico,

autorizza tutte le missioni e le attività di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017,

impegna il Governo

con riferimento alla missione EUNAVFORMED operazione SOPHIA (missione UE – scheda 10), ad attivare ogni iniziativa diplomatica per consentire in un lasso di tempo ragionevole la piena operatività della Fase 2 e il passaggio alla Fase 3, nonché ad agire nelle competenti sedi internazionali affinché vengano rafforzate le attività tese a smantellare il modello di business delle reti del traffico e della tratta di esseri umani dalle coste libiche verso quelle italiane.
(6-00292) «Vito, Archi, Carfagna, Gregorio Fontana, Palmizio, Secco, Valentini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

missione d'inchiesta

traffico di persone

regolamentazione doganale