ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00231

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 597 del 29/03/2016
Abbinamenti
Atto 6/00228 abbinato in data 29/03/2016
Atto 6/00229 abbinato in data 29/03/2016
Atto 6/00230 abbinato in data 29/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/03/2016


Stato iter:
31/03/2016
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 29/03/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/03/2016

RITIRATO IL 31/03/2016

CONCLUSO IL 31/03/2016

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00231
presentato da
CATANOSO Basilio
testo presentato
Martedì 29 marzo 2016
modificato
Giovedì 31 marzo 2016, seduta n. 599

   La Camera,
   premesso che:
    l'Unione europea da diversi anni ha concesso alla Tunisia un contingente a dazio zero per l'importazione di olio di oliva pari a 56.700 tonnellate per anno;
    nel 2015 si sono registrate due importanti novità nella normativa europea per la gestione di tale contingente: a settembre la Commissione europea ha proposto di aggiungere al contingente esistente un quantitativo supplementare di 35 mila tonnellate di olio, sempre a dazio zero e sempre dei medesimi codici. Il contingente è stato recentemente approvato per due anni: 2016 e 2017 e precisando che si deve trattare di olio interamente ottenuto in Tunisia e trasportato direttamente dalla Tunisia all'Unione; a novembre il contingente preesistente di 56.700 tonnellate, che era ripartito in quantità mensili tra gennaio ed ottobre, è stato considerato come un contingente annuale unico, senza più ripartizione dei quantitativi per mese. Consentendo così, a partire dal 1o gennaio 2016, di poter ottenere da subito tutti i quantitativi autorizzati all'importazione;
    queste novità, unite al particolare andamento delle campagne produttive e dei fabbisogni delle imprese hanno molto probabilmente influito sull'andamento delle importazioni e del mercato;
    nel 2015, per la prima volta, si è registrata la piena utilizzazione del quantitativo a dazio zero concesso alla Tunisia. Il quantitativo per il 2016 è stato esaurito completamente già nei primi giorni di gennaio, complice anche la novità normativa che ha consentito l'utilizzo non più ripartito in quantitativi mensili;
    in passato, solo in due anni (2012 e 2013) si era avuto un forte utilizzo, ma mai completo, del contingente;
    in realtà l'utilizzo completo del quantitativo nel 2015 si è registrato già ai primi di agosto. Quindi, evidentemente, più che le novità normative sui limiti mensili è stata la congiuntura di mercato ad avere influito sulla maggiore domanda di importazione agevolata, come mai era accaduto prima;
    in ogni caso, a partire da febbraio dello scorso anno il trend dei prezzi medi all'origine degli oli di oliva vergini ed extra vergini è in netto calo come dimostrano i dati;
    il calo è stato particolarmente più incisivo nell'ultimo trimestre dell'anno quando si sono concretizzate le misure legislative comunitarie ed in particolare: a settembre è stata ufficializzata la proposta di aumentare il contingente alla Tunisia; a metà novembre è stato pubblicato il regolamento che consentiva dal primo gennaio 2016 una gestione meno diluita nel tempo dei contingenti agevolati, come conseguenza di un possibile «effetto annuncio»;
    in termini di quotazioni, dati ISMEA, in Italia il prezzo degli oli extra vergini e vergini, da febbraio 2015 a febbraio 2016, ha subito cali intorno al 23 per cento per gli oli vergini ed al 39 per cento per gli extravergini;
    sicuramente c’è da leggere una correlazione tra le evoluzioni dei prezzi ed il maggiore flusso di prodotto importato dalla Tunisia che è aumentato considerevolmente nel 2015;
    in Italia, nel 2015, si è importato un quantitativo inferiore di olio (-13 per cento) in quanto la nostra produzione pur non raggiungendo la media degli ultimi anni è cresciuta rispetto il 2014, anno in cui la nostra produzione ha toccato i minimi storici a causa di condizioni fitosanitarie avverse che hanno pregiudicato in molte zone l'intera produzione;
    nel 2015 l'importazione dalla Tunisia è cresciuta notevolmente rispetto il 2014 (+279 per cento, praticamente è quasi triplicata) ma se confrontate con il 2013 la crescita risulta più contenuta (+37 per cento);
    probabilmente il calo di produzione che ha interessato l'Italia nel 2014 è stato registrato anche in Tunisia;
    di un certo interesse l’«effetto sostituzione» che si è verificato nelle importazioni italiane di olio di oliva nel 2015;
    in pratica, il forte calo di olio importato dalla Spagna (-233 mila tonnellate rispetto al 2014) è stato compensato quasi completamente da maggiori quantità di olio importate da Grecia (+92 mila tonnellate) e Tunisia (+63 mila tonnellate);
    questo dato è a sua volta correlato alla situazione produttiva che ha visto nel 2014 un forte ridimensionamento delle produzioni spagnole, come in Italia, ed un notevole aumento della produzione di olio in Tunisia ed in Grecia, in poche parole questi due Paesi avevano quantitativi tali da poter sopperire alla mancanza di produzione nei due Paesi leader nella produzione oleicola;
    anche la Spagna ha segnato un notevole aumento delle importazioni di olio dalla Tunisia nel 2015 rispetto al 2014 (+86 mila tonnellate); ma se confrontato con il 2013 la crescita, pur importante, risulta più contenuta;
    questa circostanza dimostra come i Paesi più interessati all’import dalla Tunisia sono proprio Spagna ed Italia;
    non a caso, anche se sono disponibili solo dati ufficiosi, risulterebbe che i quantitativi del contingente agevolato a disposizione per il 2016 – che, come sopra riferito, sono stati già tutti assegnati nei primissimi giorni di gennaio – sarebbero ripartiti in maniera più o meno equa proprio tra operatori spagnoli ed italiani;
    è ragionevole presumere che anche per il futuro i quantitativi di contingente agevolato si ripartirà tra i due Paesi che sono anche i top consumer di olio di oliva al mondo;
    di un certo interesse è, infine, l'analisi sul prezzo medio dell'olio di oliva importato in Italia negli ultimi anni. Il prezzo medio totale d'importazione nel 2015 è stato di circa 3,3 euro/kg, contro i 2,3 registrati lo scorso anno;
    l'aumento medio del prezzo negli ultimi tre anni ha riguardato comunque tutti paesi fornitori dell'Italia presi in esame. Il prezzo medio dell'olio importato dalla Tunisia in Italia è aumentato nel 2015 da 2,5 a 3 euro/Kg con un aumento del 24 per cento circa, comunque inferiore all'aumento del prezzo medio registrato per i prodotti di altre origini;
    in sintesi, nel 2015 in Italia è stato importato dalla Tunisia olio di oliva (tutto, non solo quello classificabile nei codici doganali oggetto di agevolazione) per oltre 85.000 tonnellate, con un aumento di quasi quattro volte rispetto ai quantitativi importati nel 2014. In valore il prodotto importato assommava a circa 260 milioni di euro, con un aumento del 370 per cento circa rispetto all'anno precedente;
    il prezzo medio all'importazione calcolato nel 2015 è di circa 3 euro/kg, contro i 2,46 registrati nel 2014. Con un aumento di circa il 23-24 per cento;
    se si restringe l'analisi ai soli oli di oliva con codice oggetto di agevolazione nell'ambito del contingente tariffario, la situazione non si discosta di tanto. In pratica è molto poco l'olio non vergine (NC 1509 90 – olio trattato) che viene importato dalla Tunisia. La gran parte dell'olio importato da questo Paese in Italia, infatti, 78 mila tonnellate circa su 85 mila nel 2015, rientrano nel codice doganale oggetto di contingente (gli oli vergini, lampanti e non, del codice 1509 10). Tanto che gli incrementi dei quantitativi registrati nel 2015 rispetto al 2014 sono paragonabili all'andamento dell’import di olio complessivo dalla Tunisia;
    tra le voci oggetto del contingente poi, le statistiche evidenziano chiaramente che l'olio vergine importato dalla Tunisia è sempre di più quello «non lampante», con una quantità importata nel 2015 pari a 65 mila tonnellate circa. Un quantitativo pari grosso modo ai tre quarti di tutto l'olio importato dalla Tunisia e con un prezzo medio (3,13 euro/kg) che si aggira già sulle quotazioni nazionali,

la fa propria e impegna il Governo per quanto di propria competenza:

   ad assumere tutte quelle iniziative e provvedimenti, condivisi da tutti i produttori europei presenti nel Copa Cogepa – Comitato delle organizzazioni professionali agricole dell'Unione europea e Confederazione generale delle cooperative agricole dell'Unione europea –, al fine di ripartire mensilmente i contingenti agevolati concessi dalla Unione europea alla Tunisia distribuendo i quantitativi in esenzione tariffaria almeno su tutti i primi dieci mesi dell'anno;
   a modificare la nomenclatura combinata che consenta di distinguere all'interno del codice NC 1509 10 10, gli oli extravergini da quelli vergini, ciò al fine di migliorare la trasparenza di mercato e tracciare in modo più efficace i flussi di prodotti commercializzati;
   a prevedere che l'indicazione di origine sull'etichetta degli oli riporti in chiaro la lista dei paesi (UE non UE) dai quali provengono gli oli utilizzati per le miscele non solo la dizione generica «miscela di oli di oliva originari dell'Unione europea» e «non originari dell'Unione Europea», proposta già avanzata dalla Commissione europea nel documento di lavoro relativo ai «marketing standard» in corso di definizione e quindi da trasporre poi nella legislazione comunitaria sull'etichettatura di origine, pure in via di rivisitazione.
(6-00231) «Catanoso, Russo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione

importazione comunitaria

riduzione tariffaria