ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00202

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 571 del 17/02/2016
Abbinamenti
Atto 6/00201 abbinato in data 17/02/2016
Atto 6/00203 abbinato in data 17/02/2016
Atto 6/00204 abbinato in data 17/02/2016
Atto 6/00205 abbinato in data 17/02/2016
Atto 6/00206 abbinato in data 17/02/2016
Atto 6/00207 abbinato in data 17/02/2016
Atto 6/00208 abbinato in data 17/02/2016
Atto 6/00209 abbinato in data 17/02/2016
Atto 6/00210 abbinato in data 17/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 17/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 17/02/2016


Stato iter:
17/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/02/2016
Resoconto GOZI SANDRO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 17/02/2016
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto ALFREIDER DANIEL MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto PARISI MASSIMO MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto CICCHITTO FABRIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto CARFAGNA MARIA ROSARIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 17/02/2016

PARERE GOVERNO IL 17/02/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/02/2016

DISCUSSIONE IL 17/02/2016

RESPINTO IL 17/02/2016

CONCLUSO IL 17/02/2016

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00202
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2016, seduta n. 571

   La Camera,
   prendendo atto delle comunicazioni rese dal Governo in vista dell'imminente Consiglio europeo convocato per il 18-19 febbraio 2016;
   evidenziando come l'agenda dei lavori, così com’è stata comunicata dal Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, contempli al primo punto l'esame della situazione determinata dal progetto britannico di indire un referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea e delle condizioni alle quali il locale Governo potrebbe rinunciarvi; al secondo, la valutazione dei progressi fatti nell'affrontare la crisi provocata dagli eccezionali afflussi di migranti e profughi che raggiungono il nostro Continente; al terzo, la condivisione delle raccomandazioni rivolte ai Paesi dell'Eurozona;
   sottolineando l'ampiezza delle concessioni che si prospetta di fare al Regno Unito, in particolare sotto l'aspetto che prevede di non vincolare Londra ad alcun progresso ulteriore dell'integrazione politica europea, garantendole invece il potenziamento della lotta all'abuso della libera circolazione, di cui la Gran Bretagna lamenta gli effetti pur non essendo parte degli accordi di Schengen;
   attribuendo tuttavia, grande valore politico all'accertamento ed al rispetto della volontà popolare, specialmente quando in questione sia il futuro di intere nazioni, a prescindere dalla congruità dei relativi pronunciamenti ai nostri interessi immediati, che debbono cedere rispetto all'esercizio del diritto democratico di esprimersi con il voto;
   ricordando il contenuto delle decisioni precedentemente assunte in ambito europeo per fronteggiare gli intensi flussi migratori che stanno raggiungendo i Paesi dell'Unione europea sottoponendoli a tensioni significative, che la pratica dell'austerità fiscale rende ancora più acute;
   ritenendo preoccupanti i dati sugli afflussi dei migranti all'inizio del 2016, che non mostrano alcuna tendenza ad affievolirsi, ma al contrario ad ingrandirsi, incoraggiando alcuni Paesi dell'Unione, come la Danimarca, ad assumere misure legislative di carattere eccezionale per finanziare l'accoglienza e scoraggiare gli arrivi;
   rilevando come non abbiano ottenuto gli scopi prefissati né l'attivazione nel Mediterraneo dell'agenzia europea Frontex né il successivo varo della più ambiziosa EUNAVFOR MED;
   osservando come l'incapacità dell'Unione europea a proteggere i confini esterni dell'area Schengen abbia portato Germania, Grecia e Turchia a proporre l'intervento nell'Egeo di una forza navale della NATO;
   sottolineando altresì il fallimento specifico della politica governativa di gestione dei flussi migratori diretti verso l'Italia, che non ha scoraggiato gli arrivi, non ha ottenuto una redistribuzione dei richiedenti tutela internazionale se non in misura simbolica e adesso fronteggia il serio rischio di vedersi chiudere le frontiere austriache, francesi e svizzere;
   evidenziando conseguentemente, come si stia prospettando la possibilità che il nostro territorio nazionale diventi per volontà dei nostri partner europei un grande cuscinetto di assorbimento e stazionamento dei migranti in arrivo dall'Africa e dal Medio Oriente;
   rilevando inoltre, la debolezza delle misure assunte finora per la protezione specifica delle nostre frontiere orientali, già interessate dai flussi che risalgono i Balcani, di fatto demandata alle decisioni di Slovenia e Croazia;
   esprimendo altresì perplessità circa i risultati ottenuti prospettando alla Turchia l'offerta di significativi quantitativi di denaro per ottenere la collaborazione nella prevenzione del deflusso di profughi e migranti di varia natura provenienti dalla Siria, dall'Iraq, dall'Afghanistan e dal Pakistan,

impegna il Governo:

   ad agire in sede di Consiglio europeo affinché il popolo britannico possa liberamente pronunciarsi sulla propria futura appartenenza all'Unione europea;
   a pretendere che il metodo negoziale adottato nei confronti del Regno Unito venga in ogni caso considerato come un precedente applicabile in futuro a qualsiasi altro Stato dell'Unione europea;
   a porre apertamente in sede di Consiglio europeo il problema di come scoraggiare gli afflussi dei migranti nel nostro Continente, considerando anche il ricorso a forme innovative di deterrenza, come l'estensione su scala europea della recente normativa varata dalla Danimarca in merito al sequestro dei beni di valore e dei contanti dei migranti e dei richiedenti asilo che superino un valore minimo di riferimento definito di comune accordo;
   a proporre nell'ambito del Consiglio europeo una strategia di ricollocazione dei migranti richiedenti presso Stati esterni all'Unione europea considerati sicuri dal punto di vista della protezione dei diritti umani;
   ad aprire un nuovo dibattito sulle modalità di effettuazione dei rimpatri di tutti i migranti che saranno risultati clandestini al termine dell'istruttoria per accertare l'eventuale sussistenza del loro diritto alla tutela internazionale per ragioni politiche.
(6-00202) «Fedriga, Gianluca Pini, Molteni, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Rondini, Saltamartini, Simonetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regolamentazione doganale

Consiglio europeo

migrante