ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00186

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Abbinamenti
Atto 6/00183 abbinato in data 16/12/2015
Atto 6/00184 abbinato in data 16/12/2015
Atto 6/00185 abbinato in data 16/12/2015
Atto 6/00187 abbinato in data 16/12/2015
Atto 6/00188 abbinato in data 16/12/2015
Atto 6/00189 abbinato in data 16/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: TURCO TANCREDI
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 16/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 16/12/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 16/12/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 16/12/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 16/12/2015


Stato iter:
16/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 16/12/2015
Resoconto RENZI MATTEO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 16/12/2015
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto NICOLETTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 16/12/2015
Resoconto GOZI SANDRO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/12/2015

DISCUSSIONE IL 16/12/2015

NON ACCOLTO IL 16/12/2015

PARERE GOVERNO IL 16/12/2015

RESPINTO IL 16/12/2015

CONCLUSO IL 16/12/2015

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00186
presentato da
TURCO Tancredi
testo di
Mercoledì 16 dicembre 2015, seduta n. 537

   La Camera,
   premesso che:
    in seguito agli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre 2015 l'Unione europea deve intensificare ancora di più la sua azione contro il terrorismo e il Consiglio europeo, nella riunione del 17 e 18 dicembre 2015 discuterà il punto sull'attuazione delle decisioni adottate in risposta alla crisi migratoria e dei rifugiati e si accorderà su ulteriori orientamenti;
    il Consiglio europeo affronterà la discussione sulla relazione dei presidenti sull'Unione economica e monetaria e, a seguito della comunicazione della Commissione, affronterà l'obbiettivo di «Migliorare il mercato unico: nuove opportunità per i cittadini e le imprese», esaminerà il completamento del mercato unico europeo in tutte le sue dimensioni, tra le quali figura anche l'Unione dell'energia che è dotata di una politica lungimirante in materia di clima, mercato unico digitale e Unione dei mercati dei capitali;
    il primo ministro Cameron ha indicato i quattro ambiti in cui richiederà riforme per rispondere alle preoccupazioni del popolo britannico in merito all'appartenenza del Regno Unito all'Unione europea argomento quest'ultimo che verrà affrontato dal Consiglio europeo discutendo la situazione e affrontando alcune delle rimanenti questioni politiche prima che possa essere adottata una proposta concreta in febbraio;
    i capi di Stato o di governo si concentreranno tuttavia sulle sfide in materia di sicurezza cui è confrontata l'Unione europea e discuteranno un riesame della strategia europea in materia di sicurezza facendo il punto dei lavori in corso nella lotta al terrorismo;
    dall'inizio del 2013 le questioni della radicalizzazione e dei combattenti terroristi stranieri figurano regolarmente tra i punti all'ordine del giorno del Consiglio dell'Unione europea e del Consiglio europeo, i quali hanno sviluppato una risposta globale comprendente linee d'azione a livello sia interno che esterno ma soprattutto dopo gli attentati terroristici di Parigi del gennaio 2015, l'Unione europea ha deciso di rafforzare la sua risposta e di accelerare l'attuazione delle misure concordate;
    il 12 febbraio scorso i leader dell'Unione europea hanno tenuto un dibattito sulla via da seguire e hanno concordato una dichiarazione per orientare i lavori dell'Unione europea e degli Stati membri nei mesi successivi. In tale dichiarazione hanno chiesto misure specifiche, concentrate su tre settori di intervento:
     garantire la sicurezza dei cittadini;
     prevenire la radicalizzazione e tutelare i valori;
     cooperare con i partner internazionali;
    la dichiarazione dei leader dell'Unione europea si è basata sui lavori svolti dai ministri dell'interno, della giustizia, dell'economia e degli affari esteri nei mesi precedenti e già nel mese di giugno 2015 i capi di Stato e di governo dell'Unione europea hanno rilevato che la piena attuazione delle misure definite nella dichiarazione rappresentava ancora una priorità;
    nel giugno 2013 il Consiglio «Giustizia e affari interni» ha approvato una serie di proposte d'azione e il Consiglio ha inoltre invitato il coordinatore antiterrorismo a presentare una relazione sull'attuazione di queste misure nella sessione del dicembre 2013;
    nella relazione il coordinatore antiterrorismo ha individuato quattro settori in cui l'azione dell'Unione europea a sostegno degli sforzi degli Stati membri risulterebbe di particolare importanza:
     prevenzione;
     scambio di informazioni sull'individuazione e la rilevazione degli spostamenti;
     risposta sul piano della giustizia penale;
     cooperazione con i paesi terzi;
    nella riunione del Consiglio europeo dell'agosto 2014 gli Stati membri hanno chiesto una più rapida attuazione delle misure nei quattro settori prioritari summenzionati e una proposta relativa a ulteriori azioni;
    i ministri della giustizia e degli affari interni continuano a tenere discussioni periodiche sulla questione dei combattenti stranieri e, nel secondo semestre del 2014, hanno concordato sui seguenti punti:
     urgenza di mettere a punto la direttiva PNR dell'Unione europea, chiedendo al Parlamento europeo di adottare quanto prima la sua posizione sul progetto di direttiva;
     necessità di migliorare i controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen;
     necessità di migliorare la risposta giudiziaria e, in particolare, di aggiornare la decisione quadro sulla lotta al terrorismo;
     necessità di migliorare lo scambio di informazioni, evidenziando il ruolo di Europol ed Eurojust;
     varie azioni specifiche per accelerare l'attuazione delle misure esistenti;
    a seguito degli attentanti terroristici di Parigi del gennaio 2015, i ministri della giustizia e degli affari interni hanno rilasciato una dichiarazione comune che è servita da spunto per la dichiarazione dei leader dell'Unione europea del 12 febbraio, che chiedeva diverse misure interne tra cui:
     adozione di un quadro PNR dell'Unione europea;
     pieno utilizzo dell'attuale quadro Schengen, anche per controlli sistematici dei cittadini dell'Unione europea alle frontiere esterne;
     miglioramento della condivisione delle informazioni tramite Europol ed Eurojust;
     lotta al traffico illecito di armi da fuoco e al finanziamento del terrorismo;
     cooperazione con il settore di Internet per rimuovere contenuti estremisti;
     formulazione di efficaci controargomentazioni per prevenire la radicalizzazione;
    nella sessione del marzo 2015, i ministri hanno discusso l'attuazione delle misure concordate nelle recenti dichiarazioni. Si sono concentrati in particolare sui seguenti aspetti:
     applicazione rafforzata del quadro Schengen: i ministri hanno convenuto di attuare controlli sistematici basati su valutazioni dei rischi entro giugno 2015;
     contenuti Internet che promuovono l'estremismo violento o il terrorismo: hanno chiesto a Europol di istituire un'unità UE addetta alle segnalazioni su Internet entro luglio 2015;
     traffico di armi da fuoco: hanno invitato la Commissione ed Europol ad avanzare proposte sulle modalità con cui contrastare il traffico di armi da fuoco e migliorare lo scambio di informazioni e la cooperazione operativa;
     direttiva PNR dell'Unione europea: i ministri hanno convenuto di dialogare attivamente con il Parlamento europeo per compiere progressi decisivi nei prossimi mesi;
    nel maggio 2015 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno adottato nuove norme per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Tali norme mirano a proteggere i cittadini e a salvaguardare il mercato interno dell'Unione europea facendo in modo che i sistemi finanziari dell'Unione europea non siano utilizzati a fini terroristici e per il riciclaggio di denaro;
    nell'ottobre 2015 il Consiglio ha altresì adottato conclusioni sul rafforzamento delle misure per combattere il traffico di armi da fuoco e i ministri hanno inoltre adottato conclusioni sul rafforzamento della risposta della giustizia penale alla radicalizzazione che porta al terrorismo e all'estremismo violento;
    nella sessione di dicembre i ministri degli affari interni hanno approvato il testo di compromesso concordato con il Parlamento europeo sulla proposta di direttiva UE sui dati PNR;
    nella sessione del 20 ottobre 2014 i ministri degli affari esteri hanno adottato la strategia dell'Unione europea in materia di antiterrorismo e combattenti stranieri incentrata su Siria e Iraq. Tale strategia presenta un approccio a largo raggio che copre numerosi settori prioritari di azione e un'ampia gamma di strumenti. I settori prioritari considerati comprendono:
     dimensione politica: sostenere le autorità irachene e l'opposizione moderata in Siria;
     prevenzione: collaborare con i paesi terzi da cui provengono i combattenti stranieri, creare capacità in materia di comunicazione strategica;
     perseguimento: migliorare la cooperazione con i paesi terzi per individuare le reti di reclutamento e i combattenti stranieri, rafforzare la sicurezza alle frontiere nei paesi intorno alla Siria e all'Iraq;
     protezione: creare capacità regionali in materia di sicurezza aerea e prevenire la fuoriuscita di armi dalla Siria e dall'Iraq;
     risposta: creare capacità nella regione per rispondere agli attacchi terroristici;
     dialogo con i principali partner: dialogare con i partner regionali e con gli altri partner principali e sostenere l'attuazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU da parte di tutti i paesi;
    a seguito degli attacchi terroristici di Parigi, nella sessione del 19 gennaio 2015, i ministri degli affari esteri hanno tenuto un dibattito su ulteriori azioni per contrastare il terrorismo e hanno convenuto che si dovrebbe agire al fine di:
     migliorare lo scambio di informazioni in materia di sicurezza con i paesi partner;
     rafforzare la cooperazione con i paesi arabi e del Mediterraneo;
     moltiplicare gli sforzi per far fronte ai conflitti aperti e alle crisi;
    a seguito degli attacchi terroristici di Parigi, nella sessione del 19 gennaio 2015 i ministri degli affari esteri hanno tenuto un dibattito su ulteriori azioni per contrastare il terrorismo e hanno convenuto che si dovrebbe agire al fine di:
     migliorare lo scambio di informazioni in materia di sicurezza con i paesi partner;
     rafforzare la cooperazione con i paesi arabi e del Mediterraneo;
     moltiplicare gli sforzi per far fronte ai conflitti aperti e alle crisi;
    il dibattito è proseguito nella sessione del Consiglio «Affari esteri» del 9 febbraio 2015, durante la quale i ministri hanno adottato conclusioni sulla lotta al terrorismo;
    in seguito ai recenti attentati di Parigi e Ankara, i leader del G20 hanno adottato una dichiarazione sulla lotta al terrorismo in occasione del vertice del 16 novembre 2015. Essi hanno sottolineato la necessità di affrontare:
     i canali di finanziamento del terrorismo;
     le condizioni che favoriscono il terrorismo, inclusi la radicalizzazione e il reclutamento;
     la minaccia rappresentata dal flusso crescente di combattenti terroristi stranieri;
    tali conclusioni sono servite da spunto alle discussioni svoltesi il 12 febbraio nella riunione informale dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea. I leader dell'Unione europea hanno convenuto sull'esigenza di un'azione esterna volta, tra l'altro, a:
     rafforzare il dialogo con i paesi terzi sulle questioni relative alla sicurezza;
     promuovere la cooperazione con l'ONU e nell'ambito di altre iniziative globali e regionali;
     affrontare le crisi e i conflitti in corso;
    per quanto riguarda la strategia regionale relativa alla Siria e all'Iraq e alla minaccia rappresentata dal Daesh, il 16 marzo 2015 il Consiglio «Affari esteri» ha provveduto ad adottarla;
    dopo gli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre 2015, la Francia ha chiesto agli Stati membri assistenza bilaterale ai sensi dell'articolo 42, paragrafo 7 del trattato sull'Unione europea (TUE). Nella sessione del 17 novembre i ministri della difesa dell'Unione europea hanno espresso sostegno unanime e disponibilità a contribuire. L'articolo 42, paragrafo 7 del TUE prevede che gli Stati membri dell'Unione europea sono tenuti a prestare «aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso» a qualsiasi paese che «subisca un'aggressione armata nel suo territorio». Ciò non pregiudica «il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri». È la prima volta che si fa ricorso all'articolo 42, paragrafo 7 del TUE,

impegna il Governo:

   ad utilizzare il potenziale ed estendere il mandato, le risorse e le capacità dell'Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea al fine del miglior coordinamento e della migliore efficacia dell'azione di contrasto realizzabile dai Paesi membri;
    a proporre e sostenere in sede europea la creazione di appositi protocolli di scambio di informazioni tra intelligence dei Paesi dell'Unione europea, finalizzati anche alla creazione di un tavolo di confronto permanente sul tema del terrorismo e a proporre e favorire la creazione di un organismo che possa improntare la propria azione sul modello di quanto realizzato nel nostro Paese dal Comitato di analisi strategica antiterrorismo;
    a investire la Commissione europea ed il Consiglio dell'Unione europea della missione di istituire nuovi e più efficaci protocolli, la cui applicazione divenga effettiva, al fine di rafforzare la capacità di adottare standard e protocolli comuni di reazione e cyber difesa, anche per il tramite dell'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione;
    a proporre di apprestare un più efficace contrasto ai foreign fighters, anche perseguendo un maggiore coordinamento e uno scambio di informazioni con i partner europei;
    a proporre l'organizzazione di un tavolo negoziale sulla crisi in Siria che riunisca i rappresentanti dei Governi di Siria, Russia, Stati Uniti, Iran e dell'Unione europea allo scopo di elaborare un percorso per la stabilizzazione del Paese, eventualmente anche attraverso la promozione di una collaborazione tra gli attori già impegnati nel contrasto dell'ISIS nel territorio siriano, volto al raggiungimento di un accordo tra le fazioni siriane sul futuro assetto istituzionale della Siria nel dopoguerra, finalizzato anche alla riduzione del fenomeno dei foreign fighters;
    ad incentivare i Paesi dell'Unione europea ad adoperarsi per bloccare il flusso illecito di armi e «foreign fighters» verso la Libia, sia tramite un rafforzamento in tal senso della sorveglianza marittima, sia tramite iniziative di collaborazione con i Paesi confinanti con la Libia allo scopo di assicurare un maggiore controllo dei confini;
    a proporre una maggiore armonizzazione delle procedure tra le varie istituzioni che indagano sul fenomeno terroristico.
(6-00186) «Turco, Artini, Baldassarre, Bechis, Segoni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

regolamentazione doganale

ENISA