ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 321 del 30/10/2014
Abbinamenti
Atto 6/00094 abbinato in data 30/10/2014
Atto 6/00095 abbinato in data 30/10/2014
Atto 6/00096 abbinato in data 30/10/2014
Atto 6/00098 abbinato in data 30/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 30/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 30/10/2014


Stato iter:
30/10/2014
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/10/2014

DICHIARATO PRECLUSO IL 30/10/2014

CONCLUSO IL 30/10/2014

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00097
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Giovedì 30 ottobre 2014, seduta n. 321

   La Camera,
   premesso che:
    la variazione alla nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2014 è stata adottata in risposta alle osservazioni della Commissione Europea rispetto al testo del disegno di legge «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015);
    la Commissione europea deve pronunciarsi entro 15 giorni dalla trasmissione dei documenti di Bilancio, a sua volta fissata per il 15 ottobre di ogni anno, salvo svolgere una analisi più approfondita entro la fine del mese di novembre, che potrebbe richiedere ulteriori correzioni all'Italia come già lasciato intendere dal Commissario Katainen;
    nell'anno in corso tali scadenze si accavallano con quelle della permanenza in carico della Commissione europea stessa, in carica fino al 31 ottobre e destinata ad essere sostituita quasi interamente dal 1o novembre;
    saranno due quindi le Commissioni che si esprimeranno sulla manovra dell'Italia, in pendenza dell'esame parlamentare sul documento, creando una situazione di incertezza e di costante senso di inadeguatezza della gestione del bilancio del Paese;
    benché la legge di stabilità predisposta dal Governo avesse un impianto restrittivo che manteneva il deficit sotto il 3 per cento del PIL imposto dal Patto Europeo di stabilità e crescita, e nonostante la congiuntura economica fortemente negativa richiedesse misure di crescita più forti anche alla luce dei margini di flessibilità previsti a livello comunitario, la Commissione ha preteso una ulteriore stretta fino a portare il deficit al 2,6 per cento del Pil. La riduzione percentuale si tramuta in 4,5 miliardi di ulteriori tagli o minori investimenti da parte del Governo, senza alcun margine di manovra finalizzato alla ripresa economica;
    il Governo italiano ha assecondato le richieste comunitarie, a nostro avviso eccessivamente rigide e non giustificate sul piano fiscale, senza opporre eccezioni, anche a prezzo di rinunciare ai fondi previsti per manovre di riduzione della pressione fiscale e a fondi necessari alle regioni per potere utilizzare appieno i finanziamenti per lo sviluppo e la coesione;
    a fronte dell'ulteriore stretta di 4,5 miliardi, non è stato toccato lo stanziamento permanente previsto dalla legge di stabilità e pari a 187,5 milioni di euro all'anno per la gestione degli immigrati affluiti dopo l'avvio dell'operazione Mare Nostrum, ci sono stanziamenti permanenti per gli LSU di Napoli e Palermo e altri 110 milioni all'anno per Roma Capitale,

impegna il Governo:

   ad utilizzare pienamente i limiti di indebitamento ed i saldi previsti nella nota di aggiornamento del DEF approvata dal Parlamento;
   a non recepire eventuali ulteriori misure restrittive richieste dalla Commissione europea all'esito degli approfondimenti previsti nel mese di novembre;
   ad intervenire urgentemente, anche in qualità di presidente di turno dell'Unione europea, per una completa revisione dell'impianto economico dell'Unione europea e dell'area Euro, abolendo il Patto di stabilità, compreso il Patto di stabilità interno, al fine di potere attuare misure straordinarie per la ripresa economica, per gli investimenti infrastrutturali in particolare per quelli ad impatto positivo contro il rischio idrogeologico e sismico del territorio, che genererebbero inoltre nuovo gettito e posti di lavoro;
   a pianificare i trasferimenti agli enti locali e territoriali, nonché in ambito sanitario, superando definitivamente il criterio della spesa storica a favore del sistema dei costi e dei fabbisogni standard, applicando in ogni dimensione del Paese il federalismo fiscale quale unica possibile spending review efficace per la ripresa economica.
(6-00097) «Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Busin, Caon, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini, Simonetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio dello Stato

rilancio economico

ripresa economica