ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00027

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 75 del 11/09/2013
Abbinamenti
Atto 6/00028 abbinato in data 11/09/2013
Atto 6/00029 abbinato in data 11/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: MARCHI MAINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALESE ROCCO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/09/2013
TABACCI BRUNO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO 11/09/2013
ROMANO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 11/09/2013


Stato iter:
11/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/09/2013
Resoconto DI GIOIA LELLO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto ROMANO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PALESE ROCCO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto CURRO' TOMMASO MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/09/2013
Resoconto GUERRA MAURO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 11/09/2013
Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/09/2013

DISCUSSIONE IL 11/09/2013

ACCOLTO IL 11/09/2013

PARERE GOVERNO IL 11/09/2013

APPROVATO IL 11/09/2013

CONCLUSO IL 11/09/2013

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00027
presentato da
MARCHI Maino
testo di
Mercoledì 11 settembre 2013, seduta n. 75

   La Camera,
   premesso che:
    il Governo, in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo 10-bis, comma 6, della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009) ha trasmesso una relazione al Parlamento, approvata dal Consiglio dei Ministri il 28 agosto, contestualmente all'approvazione del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102;
    la Relazione opera un primo esame della situazione macroeconomica e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il triennio successivo, in attesa della imminente presentazione della nota di aggiornamento al DEF, ed illustra gli impatti sull'economia e sulla finanza pubblica derivanti dalle misure contenute nel decreto-legge, provvedendo altresì a ridefinire gli obiettivi di finanza pubblica e a modificare conseguentemente i saldi di finanza pubblica;
  rilevato che:
   per quanto riguarda l'andamento del prodotto interno lordo:
    la relazione evidenzia un peggioramento delle stime di crescita per l'anno in corso rispetto alle previsioni formulate nel DEF di aprile 2013, in considerazione dell'andamento recessivo dell'economia italiana nella prima parte dell'anno, pur rilevando i primi segnali di una progressiva stabilizzazione del ciclo economico;
    in particolare, la variazione acquisita del prodotto interno lordo per il 2013 evidenzia una decrescita pari all'1,7 per cento, valore peggiore di quanto previsto nel DEF, in cui si stimava una contrazione dell'1,3 per cento per l'intero anno;
    all'andamento negativo del prodotto interno lordo nei primi tre mesi dell'anno in corso ha contribuito il leggero calo delle esportazioni in termini reali, legato ad una temporanea moderazione della domanda mondiale e la prosecuzione della debolezza del settore delle costruzioni, mentre gli investimenti in macchinari e attrezzature e i consumi privati hanno registrato un'attenuazione del fenomeno recessivo;
    la Relazione rileva tuttavia che il prodotto interno lordo dovrebbe stabilizzarsi a partire dal terzo trimestre dell'anno, sulla base degli ultimi dati disponibili relativi al livello della produzione industriale, agli ordinativi e agli indicatori di fiducia; si rafforzano le attese di un ritorno alla crescita nel quarto trimestre con una più decisa inversione di tendenza della congiuntura economica e si confermano le prospettive favorevoli per il 2014;
    la Relazione reca altresì un'analisi degli effetti sul prodotto interno lordo dell'aumento dell'anticipazione di liquidità per il pagamento di debiti da parte della pubblica amministrazione disposto dal decreto-legge n. 102 del 2013, pari a 7,2 miliardi per l'anno 2013, rispetto alle erogazioni già previste dal decreto-legge n. 35 del 2013, ammontanti a 20 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014;
    l'effetto di miglioramento del prodotto interno lordo, principalmente riconducibile ad una ripresa degli investimenti favoriti dalle maggiori disponibilità liquide, è quantificato in misura pari allo 0,1 per cento nell'anno in corso e allo 0,2 per cento nel 2014, mentre sostanzialmente nulla dovrebbe essere la variazione aggiuntiva nel 2015;
    secondo la Relazione ulteriori benefici sul quadro macroeconomico dovrebbero derivare dall'insieme delle misure a sostegno del settore immobiliare contenute in alcuni provvedimenti adottati negli ultimi mesi, quali l'efficientamento energetico nell'edilizia, le agevolazioni fiscali per il recupero del patrimonio edilizio e il Piano casa per famiglie disagiate, i cui effetti positivi sul prodotto interno lordo sono quantificati in misura pari allo 0,1 per cento nel 2013, grazie principalmente ai maggiori investimenti, mentre trascurabile dovrebbe essere l'effetto negli anni successivi in mancanza di una conferma delle misure medesime;
   per quanto riguarda gli obiettivi di finanza pubblica:
    la Relazione conferma gli obiettivi relativi al 2013, con un livello di indebitamento netto pari al 2,9 per cento del prodotto interno lordo e al biennio 2016-2017, con valori rispettivamente pari ad un indebitamento dello 0,9 e un avanzo pari allo 0,4 per cento del prodotto interno lordo;
    per ciascun anno del biennio 2014-2015, la Relazione sottolinea, invece, come il rapporto programmatico tra indebitamento netto e prodotto interno lordo elaborato sulla base delle attuali (e ancora provvisorie) previsioni di crescita dell'economia evidenzia un peggioramento di circa 0,7 punti percentuali rispetto ai valori indicati nel DEF, rispettivamente pari all'1,8 e all'1,5 per cento;
    tale peggioramento, come chiarito dal rappresentante del Governo nel corso dell'esame della Relazione in Commissione bilancio, è interamente attribuibile al ciclo economico e non è riconducibile alla minore efficacia di alcune misure di contenimento della spesa o di aumento di entrate;
   per quanto riguarda i saldi di finanza pubblica:
    l'aumento dell'anticipazione di liquidità per il pagamento dei debiti delle amministrazioni locali, pari a 7,2 miliardi nei 2013, determina, tuttavia, un aumento di pari importo del saldo netto da finanziare, il cui limite massimo è aumentato di 8 miliardi rispetto a quello fissato dalla Legge di stabilità per il 2013, come modificata dall'articolo 12, comma 8, del decreto-legge n. 35 del 2013;
    aumentano parimenti il fabbisogno di cassa del settore statale e lo stock di debito pubblico: il decreto-legge n. 102 del 2013, all'articolo 15, comma 1, autorizza infatti l'emissione di titoli di Stato per un importo fino a 8 miliardi per tale esercizio e, conseguentemente, è rideterminato in aumento il livello massimo del ricorso al mercato; la misura non comporta, invece, effetti diretti sull'indebitamento netto in quanto i pagamenti sono a fronte non di nuove spese, ma di impegni già assunti in passato dalla pubblica amministrazione e già scontati nei tendenziali;
   considerato che:
    la revisione dei saldi indicata nella Relazione avvicina le stime del Governo a quelle dei principali organismi internazionali (Commissione europea, OCSE, FMI) e centri di ricerca: queste risultano sostanzialmente allineate per quanto riguarda il 2013, mentre indicano un deficit nominale più elevato a quello a suo tempo indicato nel DEF per quanto riguarda il 2014;
    sulla revisione delle stime dell'indebitamento netto non sono stati ancora computati gli effetti delle misure recate dal decreto-legge n. 102 del 2013 che, secondo la relazione tecnica e il prospetto riepilogativo degli effetti finanziari allegato al decreto medesimo, risultano più che compensate e dovrebbero comportare pertanto un miglioramento del deficit per circa 10,6 milioni nel 2013, 98 milioni nel 2014, 264 milioni nel 2015 e 64 milioni nel 2016;
    gli oneri e le relative coperture finanziarie risultanti dal decreto-legge n. 102 del 2013 dovranno comunque essere oggetto di un'attenta e puntuale verifica nel corso dell'esame in sede referente del disegno di legge di conversione del predetto decreto-legge da parte delle Commissioni riunite V e VI;
    una più esaustiva valutazione della situazione macroeconomica e di finanza pubblica potrà essere effettuata, alla luce dei nuovi dati forniti dall'ISTAT, all'atto dell'esame della nota di aggiornamento al DEF, che sarà presentata entro il 20 settembre prossimo;
   considerato altresì che:
    la Relazione al Parlamento, a differenza del Documento di economia e finanza e della relativa nota di aggiornamento, che costituiscono gli ordinari documenti di programmazione economico-finanziaria, rappresenta uno strumento di natura non ordinaria attivabile in determinate circostanze previste dall'articolo 1 10-bis della legge di contabilità e finanza pubblica;
    dal 2011 ad oggi la Relazione è già stata presentata in due occasioni, in una delle quali si è anche provveduto, come ora accade con la presente Relazione, alla modifica dei saldi di finanza pubblica;
    l'aggiornamento degli obiettivi di finanza pubblica di cui all'articolo 10-bis, comma 6, della legge di contabilità e finanza pubblica, come previsto dalla medesima disposizione, dovrebbe essere limitato a casi del tutto eccezionali, anche se riferita esclusivamente al saldo netto da finanziare e al ricorso al mercato;
    le modifiche al saldo netto da finanziare possono infatti riflettersi anche sui saldi validi ai fini del rispetto dei parametri stabiliti dall'Unione europea, direttamente (rapporto tra debito e prodotto interno lordo) o indirettamente attraverso un aggravio della spesa per interessi, ove tale spesa non risulti adeguatamente coperta (rapporto tra indebitamento netto e prodotto interno lordo).
   Ritenuto che:
    alla luce di tale eccezionalità e anche in considerazione delle rilevanti conseguenze che ne discendono sul piano della copertura finanziaria dei provvedimenti e delle proposte emendative recanti nuovi o maggiori oneri, la modifica legislativa dei saldi di finanza pubblica, adottata in coerenza con i nuovi obiettivi programmatici, al di fuori della sessione di bilancio, debba essere soggetta a vincoli procedurali ben definiti che potrebbero essere stabiliti anche con un'opportuna integrazione della vigente disciplina contabile;
    in particolare, si potrebbe prevedere espressamente che la modifica dei saldi in corso d'anno debba essere sottoposta allo stesso procedimento previsto per la definizione dei saldi stessi, vale a dire la previa deliberazione di un atto di indirizzo parlamentare che faccia propri i nuovi obiettivi programmatici definiti dal Governo e debba essere ancorata a precisi vincoli quantitativi da definire ex ante anche in valori assoluti nel corso della sessione di bilancio, nell'ipotesi in cui tale modifica sia funzionale alla creazione di nuovi spazi finanziari da utilizzare a copertura;
   preso atto del fatto che:
    secondo la relazione il decreto-legge n. 102 del 2013 deve intendersi collegato alla manovra di finanza pubblica,

impegna il Governo

   a confermare per l'anno 2013 il livello massimo del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario vigenti, rispettivamente, a 39,6 miliardi di euro e a 273 miliardi di euro, come stabilito dall'articolo 15, comma 5, del decreto-legge n. 102 del 2013;
   ad adottare opportune iniziative volte ad integrare la vigente legge di contabilità e finanza pubblica, per ancorare a precisi vincoli quantitativi da definire ex ante nel corso della sessione di bilancio, anche in valori assoluti, la modifica dei saldi di finanza pubblica, ove essa sia funzionale alla creazione di nuovi spazi finanziari da utilizzare a copertura;
   in attesa della predetta integrazione, a procedere alla modifica legislativa dei saldi di finanza pubblica in coerenza con i nuovi obiettivi programmatici, solo previa deliberazione parlamentare che faccia propri gli obiettivi medesimi, analogamente a quanto previsto per la definizione dei saldi stessi.
(6-00027) «Marchi, Palese, Tabacci, Andrea Romano».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

finanze pubbliche

crescita economica

produzione industriale

debito