Legislatura: 17Seduta di annuncio: 31 del 11/06/2013
Atto 1/00035 abbinato in data 11/06/2013
Atto 1/00076 abbinato in data 11/06/2013
Atto 1/00077 abbinato in data 11/06/2013
Atto 1/00083 abbinato in data 11/06/2013
Atto 1/00085 abbinato in data 11/06/2013
Atto 1/00084 abbinato in data 11/06/2013
Atto 1/00086 abbinato in data 11/06/2013
Atto 1/00090 abbinato in data 11/06/2013
Atto 1/00091 abbinato in data 11/06/2013
Primo firmatario: DI LELLO MARCO
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 11/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI GIOIA LELLO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 11/06/2013 LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 11/06/2013 PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 11/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 11/06/2013 Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) INTERVENTO GOVERNO 11/06/2013 Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) DICHIARAZIONE VOTO 11/06/2013 Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto CAPELLI ROBERTO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA Resoconto BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto SANTERINI MILENA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto CENTEMERO ELENA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 11/06/2013 Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/06/2013
NON ACCOLTO IL 11/06/2013
PARERE GOVERNO IL 11/06/2013
DISCUSSIONE IL 11/06/2013
RESPINTO IL 11/06/2013
CONCLUSO IL 11/06/2013
La Camera,
al termine del dibattito sulla mozione relativa alle misure a sostegno della scuola, dell'università e della cultura,
premesso che:
appare indispensabile ed urgentissimo per la crescita e l'occupazione, ed anche per l'equità e l'inclusione sociale investire nei sistemi di istruzione e formazione anche, e soprattutto, in periodi di crisi economica per rispondere a sfide socioeconomiche essenziali garantendo investimenti efficienti nei sistemi di istruzione e formazione a tutti i livelli (dalla scuola materna all'insegnamento superiore), migliorare i risultati nel settore dell'istruzione in ciascun segmento (prescolastico, elementare, secondario, professionale e superiore);
i tagli effettuati nella scuola hanno comportato, il ridimensionamento della rete scolastica, la riduzione del tempo pieno, una complessiva riduzione dei servizi e delle offerte formative fino a una grave carenza di risorse per l'ordinario funzionamento delle scuole e numerosi sono gli istituti sul territorio senza un preside, né un dirigente amministrativo unitamente all'incresciosa problematica dei presidi di scuola precari: in particolare è utile ricordare che la mancata risoluzione di tale problematica costerebbe al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca già 4 milioni di euro per il contenzioso dinanzi al giudice del lavoro;
si ricorda poi la situazione drammatica in cui versa l'edilizia scolastica dove meno del 20 per cento degli edifici scolastici possiede il certificato di prevenzione incendi e il 30 per cento si trova in zone ad elevata sismicità ed in particolare al sud (come da rapporto di Cittadinanzattiva marzo 2013);
a ciò si aggiunge l'inadeguatezza delle risorse, destinate alla valorizzazione dell'immenso patrimonio italiano dei beni culturali;
il numero totale degli addetti alla ricerca pubblica nel nostro Paese è molto basso rispetto a qualsiasi paese avanzato e che registriamo un notevole gap generazionale con un vuoto che arriva fino ai 50 anni;
la dote più importante di chi fa ricerca è la conoscenza, la quale permette di operare nei territori di frontiera della ricerca medesima, la graduale andata in pensione degli attuali portatori di conoscenza, senza che abbiano potuto trasferirla ai trentenni e quarantenni, che attualmente sono quasi inesistenti, è il danno più grave all'intero sistema di ricerca del nostro Paese;
la qualità scientifica degli addetti alla ricerca risiede nella loro produzione scientifica internazionale e non nei finanziamenti ricevuti, la cui valutazione ex post non accerta la reale validità di quanto prodotto;
si è verificato secondo i firmatari del presente atto il totale fallimento dei corsi di laurea 3+2;
l'autonomia degli atenei non è stata fino ad oggi utilizzata per migliorare l'università ma nella stragrande maggioranza dei casi solo per gestire potere;
i dottorati di ricerca sono la speranza del Paese per preparare i giovani con conoscenze di frontiera e che, invece, al momento, le scuole di dottorato sono massificate, eterogenee e con nessuna specificità culturale di frontiera e con pochissime borse a disposizione;
si fa infine riferimento alle linee programmatiche esposte in audizione dall'onorevole Ministro Carrozza concernenti interventi per il personale della scuola e i precari previa elaborazione di un nuovo piano di assunzione per assicurarne l'assorbimento,
impegna il Governo
ad intraprendere tutte le iniziative necessarie ad intervenire:
1. per garantire gli investimenti al fine di migliorare i risultati in ogni segmento del settore dell'istruzione e della formazione;
2. per affrontare la grave carenza di risorse per l'ordinario funzionamento delle scuole;
3. per risolvere l'urgente problematica del precariato scolastico;
4. per monitorare e rimodulare le risorse destinate all'edilizia scolastica, garantendo il completamento dell'Anagrafe scolastica entro il 2013;
5. per rimpinguare principalmente i ranghi di esperti ricercatori 35-40 enni mediante concorsi nazionali;
6. per creare un'anagrafe della produttività scientifica dei ricercatori tesa ad evidenziare i ricercatori scientificamente più produttivi a livello internazionale sulla base delle sole loro pubblicazioni scientifiche al fine di valorizzare principalmente chi produce con minor dispendio economico;
7. per ridurre drasticamente il numero delle lauree triennali, fatte salve quelle che hanno dimostrato nel tempo la loro autonoma validità di mercato, al fine di riorganizzarle in corsi quinquennali veri e propri, rispetto gli attuali 3+2;
8. per prevedere una normativa quadro rispetto alla autonomia degli atenei univoca e cogente per tutte le università, entro la quale ciascun ateneo possa esercitare il proprio diritto di azione.
(6-00013) «Di Lello, Di Gioia, Locatelli, Pastorelli».
EUROVOC :insegnamento superiore
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politica dell'istruzione
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