ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 643 del 28/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: VALENTE SIMONE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 28/06/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 28/06/2016
Stato iter:
15/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/09/2016
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 15/09/2016
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/06/2016

SOLLECITO IL 13/07/2016

DISCUSSIONE IL 15/09/2016

SVOLTO IL 15/09/2016

CONCLUSO IL 15/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09011
presentato da
VALENTE Simone
testo di
Martedì 28 giugno 2016, seduta n. 643

   SIMONE VALENTE, VACCA, DI BENEDETTO, MARZANA, LUIGI GALLO e BRESCIA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   i servizi aggiuntivi museali sono stati introdotti nell'ordinamento italiano con la legge 14 gennaio 1993, n. 4 (cosiddetta legge Ronchey); prima di tale legge si erano verificati episodi sporadici di concessione d'uso a soggetti privati di aree per sfruttamento commerciale all'interno di luoghi di cultura;
   oggi tali servizi includono un'ampia gamma di servizi di ospitalità e di assistenza culturale e svolgono un ruolo fondamentale per la valorizzazione del patrimonio e per la promozione della conoscenza culturale;
   con l'avvento del codice dei beni culturali (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42) i servizi aggiuntivi sono stati inclusi nel novero di quelle attività funzionali al sistema della valorizzazione dei beni culturali, con l'intento di rafforzare il ruolo dei luoghi di cultura e di consentirne un idoneo utilizzo con lo scopo di promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e di assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso per rendere agevole lo sviluppo della cultura; in tale prospettiva, i servizi aggiuntivi rappresentano attività che mirano non solo al miglioramento della fruizione del bene culturale ma anche a favorirne la maggiore conoscenza, diventando a tutti gli effetti strumenti importanti del sistema della valorizzazione;
   difatti, ai sensi dell'articolo 111 del suddetto codice «le attività di valorizzazione dei beni culturali consistono nella costituzione ed organizzazione stabile di risorse, strutture o reti, ovvero nella messa a disposizione di competenze tecniche o risorse finanziarie o strumentali, finalizzate all'esercizio delle funzioni e al perseguimento delle finalità indicate all'articolo 6. A tali attività possono concorrere, cooperare o partecipare soggetti privati»;
   oggi, nell'alveo dei servizi aggiuntivi vanno ricondotte attività dalla natura più variegata, orientate in alcuni casi al servizio per il pubblico ma in altri casi consistenti anche in iniziative che si occupano prioritariamente del bene culturale. Così, alcune attività si considerano a tutti gli effetti strumentali alla gestione del bene culturale cui si riferiscono e di ausilio per i visitatori, come i servizi editoriali, di riproduzione e di ristorazione. Altre però, vanno ben oltre tale finalità arrivando a configurare vere e proprie attività di valorizzazione (ad esempio, il servizio per l'organizzazione di mostre e manifestazioni culturali nonché iniziative promozionali) e perfino di tutela (come nel caso del servizio di vigilanza sui luoghi e gli istituti di cultura);
   infatti, ai sensi dell'articolo 117 del codice dei beni culturali (che contempla tutta una serie di servizi aggiuntivi), negli istituti e nei luoghi di cultura possono essere istituiti servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico, i quali possono anche essere gestiti in forma integrata con i servizi di pulizia, di vigilanza e di biglietteria;
   l'importanza strategica che i servizi aggiuntivi hanno ai fini del potenziamento delle azioni di valorizzazione del patrimonio culturale è indiscutibile e difatti, attorno a questi servizi ruota tutta una serie di attività e di compiti in capo al dicastero, tra cui lo svolgimento di attività tese a individuare forme di gestione delle necessario provvedere all'affidamento dei servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico in attività di valorizzazione, ai sensi dell'articolo 115 del codice oppure per la definizione dei casi in cui risulti forma non integrata, ai sensi dell'articolo 117 del codice dei beni culturali;
   tuttavia, in riferimento alle attività e ai compiti attribuiti al Ministero dei beni e delle attività culturali emerge qualche discrasia ascrivibile alla incompletezza di dati e di informazioni che attengono i servizi aggiuntivi di valorizzazione dei beni culturali;
   difatti, nella sezione del sito istituzionale del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che ha il compito di fornire i dati di rilevazioni statistiche effettuate sulle attività che attengono i beni culturali non è presente al momento un quadro completo di tutti i servizi aggiuntivi che invece meriterebbero una apposita disamina; in particolare, per quanto riguarda la sezione relativa alla tipologia dei servizi aggiuntivi di valorizzazione dei beni culturali, non vengono contemplati tutti i servizi ascrivibili a tale categoria, mancando, ad esempio, qualsiasi informazione utile relativa al servizio di organizzazione di mostre e manifestazioni culturali nonché di iniziative promozionali o i servizi di accoglienza, ivi inclusi quelli di guida e assistenza didattica;
   alla luce delle considerazioni sopra esposte e in mancanza della suindicata completezza dei dati risulta quanto più opportuno far chiarezza sulla moltitudine di attività e di servizi che ruota attorno alla valorizzazione del patrimonio culturale –:
   quali siano le modalità con cui vengono gestiti i servizi aggiuntivi atti ad assolvere alla funzione di valorizzazione degli istituti e dei luoghi di cultura (servizio per l'organizzazione di mostre e manifestazioni culturali nonché iniziative promozionali) e a quanto ammontino gli introiti netti statali derivanti dall'attuazione di tali servizi negli ultimi tre anni;
   quanti siano i fruitori di ciascun servizio aggiuntivo, di cui non è data informazione sul sito istituzionale citato in premessa;
   in che maniera si sia intervenuti negli ultimi anni (anche attraverso, le recenti normative ministeriali) sui canoni e sulle politiche di determinazione di aggio e di royalty fermo restando il perseguimento degli scopi istituzionali cui beni sono destinati. (5-09011)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-09011

  L'On.le Valente chiede al Ministero dei beni culturali, unitamente ad altri onorevoli colleghi, utili notizie in merito ai servizi aggiuntivi museali ed in particolare in che modo si è intervenuti sui canoni e sulle politiche di determinazione di aggio e di royalty.
  Rispondo anzitutto al quesito circa i dati statistici disponibili.
  Attualmente l'Ufficio di statistica del Ministero raccoglie mensilmente i dati relativi ai seguenti servizi aggiuntivi: bookshop, caffetteria, ristorante, visite guidate, audioguide, prenotazioni. Per ciascuno di essi vengono rilevati mensilmente i seguenti dati: clienti/scontrini, incasso al lordo dell'Iva, incasso al netto dell'Iva e quota spettante al museo secondo la percentuale stabilita nella concessione.
  I dati elaborati dal 1999 al 2014 sono pubblicati sul sito www.statistica.beniculturali.it, home page: Rilevazioni e dati statistici e poi: servizi aggiuntivi dei musei monumenti e aree archeologiche statali.
  I dati relativi all'anno 2015 sono ancora in corso di verifica e pertanto non sono ancora pubblicati.
   Per quanto riguarda le procedure di affidamento di concessione dei servizi per il pubblico presso gli istituti ed i luoghi della cultura statali, come è noto queste sono state, negli anni, caratterizzate da numerose criticità, che hanno determinato un elevato contenzioso giurisdizionale ed hanno visto il ricorso a reiterate proroghe, al fine di consentire la continuità nell'erogazione dei servizi di accoglienza al pubblico.
  Proprio per superare tali criticità, nonché per porre in essere efficaci meccanismi di contenimento della spesa, muovendo verso una riduzione delle stazioni appaltanti attraverso il ricorso a centrali di committenza, in linea peraltro con quanto previsto dal nuovo Codice dei contratti pubblici, il Ministero ha avviato una collaborazione con CONSIP, società del Ministero dell'Economia che svolge attività di consulenza, assistenza e supporto nell'ambito degli acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche, per assicurare meccanismi trasparenti ed efficienti nelle procedure di affidamento e, di conseguenza, nella gestione dei siti.
  Il 23 dicembre 2015 è stato stipulato a tal fine tra il Ministero e CONSIP il «Disciplinare per lo svolgimento di attività di supporto in tema di acquisizione di beni e servizi e affidamenti di concessioni». Tale accordo prevede il supporto di CONSIP al Ministero, quale centrale di committenza, per l'acquisizione di servizi e per lo svolgimento delle procedure per l'affidamento delle concessioni di servizi di assistenza culturale e ospitalità al pubblico.
  Tali procedure di affidamento si basano sui progetti di valorizzazione e gestione dei siti, che devono essere predisposti dagli istituti autonomi e dai poli museali regionali. Tali progetti definiscono gli obiettivi in tema di valorizzazione, assicurando così l'efficienza della gestione. Le strutture del Ministero stanno ultimando la redazione di tali documenti ed hanno avviato dirette interlocuzioni con CONSIP, per la predisposizione della documentazione necessaria per bandire le gare.
  Mi preme sottolineare che nel rispondere a precedenti atti parlamentari, questa Amministrazione ha annunciato l'intenzione di bandire quanto prima le nuove gare, con ciò confermando anche l'impegno politico assunto, volto a chiudere tutte le situazioni di proroga delle concessioni dei servizi aggiuntivi nei luoghi della cultura.
  Impegno che si sta concretizzando:
   a luglio scorso, il Direttore generale Musei ha approvato il Piano delle attività previsto dall'articolo 6, comma 1, del Disciplinare MiBACT-CONSIP che ho dianzi citato, nell'ambito del quale sono state individuate le iniziative prioritarie e le attività che è necessario effettuare nell'ambito delle disponibilità del disciplinare e che riguardano il Vittoriano, il Colosseo, il Museo nazionale romano e l'area archeologica di Roma, la Galleria nazionale di arte moderna, gli Uffizi, le Gallerie dell'Accademia e il Bargello ed infine la Pinacoteca di Brera;
   il Segretario generale del Ministero ha di recente adottato una determina di avvio di un'apposita e unica procedura di gara per i servizi di biglietteria ed accoglienza del Colosseo e dell'area archeologica centrale di Roma e ha istituito un apposito Gruppo di lavoro con il compito di definire tutti gli aspetti quantitativi, qualitativi e progettuali necessari a CONSIP ai fini della predisposizione della relativa documentazione di gara. Il Gruppo di lavoro, coordinato dal Segretario generale, sta già lavorando per accelerare le procedure e rispettare i tempi prefissati, al fine di assicurare l'avvio della procedura di gara entro il 31 ottobre prossimo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica culturale

manifestazione culturale

promozione commerciale