ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08482

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 611 del 21/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/04/2016
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 21/04/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 21/04/2016
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 21/04/2016
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 21/04/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 21/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 03/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08482
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo di
Giovedì 21 aprile 2016, seduta n. 611

   MASSIMILIANO BERNINI, BENEDETTI, BASILIO, LOMBARDI, FRUSONE, DI BATTISTA e BUSTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   Viterbo, comune italiano di 67.273 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia nel Lazio settentrionale, è attraversato dal fiume Urcionio che, nel corso dei secoli, è stato quasi completamente «intubato» nel sottosuolo cittadino;
   in data 12 aprile 2016, secondo quanto si può apprendere da fonti di stampa locale, l'associazione «Viterbo Civica» ha denunciato possibili sversamenti avvenuti nel Fosso Urcionio;
   gli effetti di questi flussi inquinanti sono evidenti in prossimità di una briglia alla confluenza col torrente Freddano, presso il rinomato sito archeologico di Castel D'Asso, ricco di vestigia della civiltà etrusca;
   in particolare, riguardo l'accaduto, la testimonianza dei membri dell'associazione di cui al punto precedente e riportata sulla stampa locale, cita: «Abbiamo chiamato i carabinieri che a loro volta hanno interessato i tecnici della provincia. Verso mezzanotte è arrivata anche l'Arpa da Civitavecchia ed Acquapendente. Abbiamo girato anche un filmato in cui si vede come l'acqua dell'Urcionio sia diventata nera ed in ebollizione. È chiaro che si tratta di uno scarico a monte di fanghi, che si stanno ora convogliando verso il fiume Morta e da lì in mare, a Tarquinia. Dopo il depuratore, qualcuno ha sversato dei fanghi. L'odore non è acre, quindi, non si tratta, infatti, di sostanze chimiche, ma organiche, appunto fanghi. Non possiamo dire altro finché non arriveranno i risultati delle analisi. Sarà di sicuro informata la Procura della Repubblica»;
   l'interrogante, in data venerdì 15 aprile 2016, accompagnato da un attivista dell'Associazione «Viterbo Civica», dal consigliere del comune di Viterbo Gianluca De Dominicis e ad un reporter, ha effettuato un sopralluogo presso il sito dello sversamento;
   l'area oggetto dell'inquinamento è visionabile da una posizione elevata ed in prossimità di ponticello pedonale che consente di attraversare la forra nella quale scorre il fiume Urcionio e in cui confluisce il torrente Freddano, formando una piccola cascata; la briglia che trattiene gli effluvi è posizionata pochi metri a monte rispetto il salto del torrente Freddano;
   la passerella pedonale, con un piano di calpestio in assi di legno che si presentano in evidente stato di abbandono o completamente fatiscenti, è l'unico attraversamento fruibile della «via Francigena» sul fiume Urcionio;
   durante il sopralluogo è stato possibile riscontrare uno strato di melma nera, simile a petrolio misto a schiuma, stagnante superficialmente in prossimità della gaveta, quest'ultima completamente ostruita da detriti vegetali e rifiuti;
   a valle della briglia, nel punto in cui il torrente Freddano salta nel fiume Urcionio, è possibile osservare la formazione di un denso strato di schiuma biancastra di evidente origine chimica, che si origina a seguito del gorgoglio delle acque;
   a monte della briglia, le acque appaiono torbide e nerastre al punto che è impossibile individuare il fondo, e sono evidenti estesi fenomeni di ribollimento: la vita acquatica risulta essere nulla;
   il fiume Urcionio sfocia a sua volta nel fiume Marta che lungo il suo corso attraversa zone agricole ed aree d'interesse naturalistico, sfociando poi nel Mar Tirreno in cui i fondali tra le foci del Torrente Arrone e quelle dello stesso Fiume Marta, rientrano tra i siti d'interesse comunitario «SIC» (IT6000003);
   a monte del sito inquinato, in prossimità della città di Viterbo, a ridosso del fiume Urcionio, è ubicato l'impianto di depurazione dei reflui cittadini di proprietà e gestito dalla Talete S.p.a., società che si occupa anche della fornitura idrica in gran parte dei comuni della provincia di Viterbo;
   nel corso degli anni si sono verificati vari episodi nei quali sono stati denunciati, anche a mezzo stampa, possibili malfunzionamenti del depuratore di cui alla precedente premessa, con testimonianze anche fotografiche di sversamenti –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa;
   quali iniziative di competenza intenda avviare, anche per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, per individuare le cause dello sversamento;
   quali iniziative di competenza intenda avviare nell'immediato per scongiurare il rischio ambientale causato dallo sversamento e per tutelare il sito d'interesse comunitario. (5-08482)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

corso d'acqua

inquinamento