ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08343

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 603 del 06/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 06/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/04/2016

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08343
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Mercoledì 6 aprile 2016, seduta n. 603

   VACCA, PESCO, VILLAROSA, ALBERTI, COLLETTI, DEL GROSSO e CARIELLO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie è stata recepita nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180;
   la Banca d'Italia, con provvedimento del 21 novembre 2015 ha disposto, ai sensi dell'articolo 32 del decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180, l'avvio della risoluzione della Cassa di Risparmio della provincia di Chieti S.p.a., in amministrazione straordinaria, con sede in Chieti;
   il provvedimento è stato adottato in presenza dei presupposti di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 16 novembre 2015, n. 180, in quanto per la Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti S.p.a., in amministrazione straordinaria:
   è verificata la situazione di dissesto;
   non sussistono misure alternative di vigilanza ovvero di mercato, attuabili in tempi adeguati, per superare tale situazione;
   ricorre l'interesse pubblico, atteso che la risoluzione è necessaria e proporzionata al perseguimento dei relativi obiettivi e che la procedura di liquidazione coatta amministrativa è inidonea a conseguirli nella medesima misura;
   il 22 novembre 2015 il Consiglio dei ministri si è riunito, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro dell'economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, e ha approvato un decreto-legge che contiene alcune norme procedimentali volte ad agevolare la tempestiva ed efficace implementazione delle procedure di risoluzione di Cassa di risparmio di Ferrara s.p.a., Banca delle Marche s.p.a., Banca popolare dell'Etruria e del Lazio – Società cooperativa e Cassa di risparmio della provincia di Chieti s.p.a. Con tale decreto viene approvato il provvedimento di avvio della risoluzione della Cassa di risparmio della provincia di Chieti s.p.a. in amministrazione straordinaria, di cui alla deliberazione n. 556/2015 del 21 novembre 2015 della Banca d'Italia (i «provvedimenti di avvio della risoluzione»);
   secondo le informazioni sulla soluzione delle crisi di Banca Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di risparmio della provincia di Chieti s.p.a, Cassa di Risparmio di Ferrara fornite dalla Banca d'Italia, la soluzione adottata, compatibile con le norme europee sugli «aiuti di Stato», prevede per ciascuna delle quattro banche che da parte «buona» sia stata separata da quella «cattiva» del bilancio. Alla parte buona («banca buona» o «banca-ponte» o bridge bank) sono state conferite tutte le attività diverse dai prestiti «in sofferenza», cioè quelli di più dubbio realizzo; a fronte di tali attività vi sono i depositi, i conti correnti e le obbligazioni ordinarie; alla parte cattiva costituita in una bad bank, priva di licenza bancaria, sono stati attribuiti i prestiti in sofferenza che residuano una volta fatte assorbire le perdite dalle azioni e dalle obbligazioni subordinate e, per la parte eccedente, da un apporto del Fondo di risoluzione. Quest'ultimo fornisce alla banca cattiva anche la necessaria dotazione di capitale. Tali prestiti in sofferenza sono stati svalutati a 1,5 miliardi dall'originario valore di 8,5 miliardi, per poi essere venduti a specialisti nel recupero crediti o gestiti direttamente per recuperarli al meglio. Per semplicità è stata costituita un'unica banca cattiva che raccoglie le sofferenze di tutte e quattro le banche originarie;
   i prestiti in sofferenza, quindi, sono valutati solo il 17 per cento circa rispetto al valore originario;
   i documenti pubblicati dalla Banca d'Italia non specificano in alcun modo né i meccanismi adottati dai commissari per individuare i prestiti in sofferenza, né il criterio adottato per attribuire il valore rispetto all'originario;
   con i prestiti in sofferenza, attribuiti alla bad bank, sono comprese le relative garanzie; nel bilancio 2013 le garanzie ammontavano a circa 3 miliardi di euro a fronte di 1,6 miliardi di «valore esposizione netta»; di queste quasi 700 milioni erano garanzie di circa 330 milioni di crediti deteriorati, vale a dire più del doppio;
   i fondi specializzati nel recupero dei crediti deteriorati avranno un vantaggio enorme nel recuperare le sofferenze delle quattro banche salvate finite nella bad bank, in quanto la differenza tra la valutazione di circa il 17 per cento e la somma recuperata sarà a tutto guadagno delle società di recupero;
   da notizie di stampa comparse il 23 marzo 2016 su Il Fatto Quotidiano si evince che il commissario europeo per la concorrenza Vestager afferma in una relazione «che le sofferenze delle quattro banche salvate sono state violentemente sottovalutate dalla Banca d'Italia, che ha ordinato la loro cessione alla cosiddetta bad bank a un prezzo nettamente inferiore al reale valore economico. Secondo Vestager, il prezzo medio del 17,6 per cento del valore nominale dei crediti ammalorati consentirà alla bad bank un notevole profitto che sarà riversato sul Fondo di risoluzione, alimentato dai contributi obbligatori delle banche sane e governato dalla Banca d'Italia guidata da Ignazio Visco»;
   i prestiti in sofferenze attribuiti nel 2015 a Cassa di risparmio della provincia di Chieti s.p.a., secondo il documento di sintesi pubblicato dalla Banca d'Italia, dovrebbero ammontare a circa 500 milioni di euro; il 17,6 per cento di tali sofferenze sembrerebbe essere stato infatti valutato circa 100 milioni di euro e attribuito alla bad bank;
   da notizie di stampa pubblicate il 23 marzo 2016 dal quotidiano abruzzese Il Centro si apprende invece che i commissari avrebbero valutato le sofferenze, a un anno dall'ultima valutazione ispettiva di Banca d'Italia, in 860 milioni di euro;
   nel 2012 la Banca d'Italia ha avviato un'ispezione presso la Cassa di risparmio della provincia di Chieti s.p.a. che si è conclusa a giugno 2013. Tale azione avrebbe fatto emergere, al 31 dicembre 2013, sofferenze per 453,8 milioni di euro e previsioni di perdite per 304,7 milioni;
   il Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta della Banca d'Italia, con decreto del 5 settembre 2014, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti s.p.a., con sede in Chieti, ai sensi dell'articolo 70, comma 1, lettera a), del testo unico delle leggi in materia bancaria e ha sottoposto la stessa alla procedura di amministrazione straordinaria;
   l'articolo 70, comma 1, lettera a), del decreto legislativo del 1o settembre 1993, n. 385, prevede che lo scioglimento è proposto quando risultino gravi irregolarità nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l'attività della banca;
   la Banca d'Italia, con provvedimento del 16 settembre 2014, ha nominato il ragionier Riccardo Sora commissario straordinario della Cassa di Risparmio della provincia di Chieti S.p.A. Posta in amministrazione straordinaria;
   i commissari esercitano le funzioni ed i poteri di amministrazione della banca. Essi provvedono ad accertare la situazione aziendale, a rimuovere le irregolarità ed a promuovere le soluzioni utili nell'interesse dei depositanti;
   la Banca d'Italia, con provvedimento del 20 gennaio 2015, ha provveduto alla nomina di un secondo commissario. In particolare ha nominato il signor Salvatore Immordino Commissario straordinario della Cassa di Risparmio della provincia di Chieti S.p.a, con sede in Chieti, posta in amministrazione straordinaria con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze in data 5 settembre 2014;
   nonostante le ispezioni e il conseguente commissariamento della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti S.p.A. avvenuta a settembre del 2014, la situazione generale e patrimoniale sembrerebbe aver subito un peggioramento rispetto alla situazione pre-commissariale, fino all'epilogo che ha portato alla chiusura della stessa;
   nel bilancio 2013 il patrimonio complessivo della banca ammontava a 200.318.879 euro;
   tutti i dati della Cassa di risparmio della provincia di Chieti s.p.a. successivi al commissariamento non sono pubblici, pertanto non è possibile conoscere la previsione di perdita degli anni successivi, né quali siano le risultanze sulle sofferenze –:
   se il Governo intenda adottare ogni iniziativa di competenza per rendere pubblica la documentazione prodotta dai commissari della Cassa di risparmio della provincia di Chieti s.p.a. e che hanno determinato i provvedimenti della Banca d'Italia del 21 novembre 2015;
   quali siano stati i presupposti giuridici e contabili adottati dai commissari prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo del 16 novembre 2015, n. 180, per l'individuazione dei prestiti collocati nel credito deteriorato;
   quale fosse lo stato patrimoniale e contabile della Cassa di risparmio della provincia di Chieti s.p.a. al momento dell'approvazione della relazione semestrale 2015, quindi poco prima del decreto legislativo del 16 novembre 2015, n. 180;
   se risulti quali siano stati i criteri giuridici e contabili adottati, prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo del 16 novembre 2015, n. 180, per le previsioni di perdite relative al credito deteriorato, e se tali criteri fossero conformi alla normativa vigente e uniformi a quelli utilizzati per le altre banche omogenee per campione di riferimento selezionato in base a classe dimensionale ed ubicazione geografica. (5-08343)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

banca

cassa di risparmio