ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06773

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 509 del 23/10/2015
Trasformazioni
Trasformato il 29/10/2015 in 3/01803
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/10/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 29/10/2015
Stato iter:
29/10/2015
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/10/2015

TRASFORMA IL 29/10/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 29/10/2015

TRASFORMATO IL 29/10/2015

CONCLUSO IL 29/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06773
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Venerdì 23 ottobre 2015, seduta n. 509

   VALLASCAS e CANCELLERI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   con l'insediamento del consiglio di amministrazione, avvenuto l'8 ottobre 2015, è terminata la fase commissariale, del nuovo Enit, l'Agenzia nazionale del turismo;
   sino a quella data, il commissario, Cristiano Radaelli, avrebbe lavorato, secondo quanto appreso dagli organi di stampa, al riordino dei conti, alla predisposizione del nuovo statuto dell'organismo nonché alla rimodulazione del nuovo assetto organizzativo in vista degli accresciuti e più articolati compiti attribuiti all'organismo dal decreto-legge n. 35 del 14 marzo 2005 che ha trasformato, dopo circa un secolo di attività, l'Ente nazionale italiano per il turismo in agenzia;
   in prossimità dell'insediamento del consiglio di amministrazione e per riassumere sinteticamente il suo lavoro, Radaelli avrebbe affermato che «È tutto pronto, la fase commissariale finisce, i conti sono stati messi a posto, la struttura riorganizzata e l'ente può ripartire con il nuovo Cda»;
   nel mese di maggio, al momento della nomina di Evelina Christillin (presidente), Antonio Preiti e Fabio Lazzerini, nel nuovo consiglio di amministrazione dell'Enit, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, avrebbe dichiarato «L'Italia ha ora uno strumento snello, efficiente ed efficace in grado di affrontare le grandi sfide e cogliere le enormi opportunità rappresentate dalla crescita esponenziale del turismo internazionale»;
   nonostante le dichiarazioni del Ministro e dell'ex commissario, sembrerebbe che non tutto sia pronto e che l'organismo sia ancora lontano dall'essere uno strumento snello ed efficace;
   in particolare, sembrerebbe che si siano registrate numerose difficoltà nella ridefinizione dei rapporti di lavoro a causa del nuovo status e del nuovo inquadramento lavorativo che comporterebbe il passaggio dei dipendenti dal vecchio organismo statale al nuovo ente pubblico economico (in alcuni casi ci potrebbero essere riduzioni stipendiali anche del 45 per cento);
   secondo fonti giornalistiche, sarebbero stati avviati diversi ricorsi sia da parte dei dipendenti Enit, che per le richiamate motivazioni sarebbero contrari al passaggio al nuovo organismo, sia da parte dei lavoratori precari di PromuoviItalia, che chiedono di essere inseriti nel settore pubblico;
   è il caso di rilevare che l'ex commissario alla spending review, Carlo Cottarelli aveva inserito l'Enit al secondo posto, dopo il Cnel, tra gli enti pubblici da chiudere;
   l'Enit ha come finalità quella di promuovere l'offerta turistica del nostro Paese nel mondo, ma a questo obiettivo sembra siano destinate solo alcune centinaia di migliaia di euro, a fronte di una media di circa 70 milioni di euro che sarebbero spesi per la promozione turistica da Gran Bretagna, Francia e Spagna;
   buona parte, dei 17,6 milioni di euro che lo Stato destina all'Agenzia, sarebbero impegnati in spese di gestione e nell'erogazione degli stipendi;
   nel 2014, i 78 dipendenti dell'Enit sono costati 6,7 milioni di euro, una media di 85.363 euro a testa e, secondo quanto hanno riferito alcuni organi di stampa, 20 mila euro in più di quanto abbiano guadagnato in media i dipendenti della Casa Bianca;
   nel corso di questi anni, l'Enit avrebbe sostenuto spese eccessive, che sono state oggetto dei tagli apportati dal commissario: da riferire i costi sostenuti per le sedi estere, per le indennità dei manager e del personale distaccato all'estero;
   nonostante i tagli apportati dalla gestione commissariale e vista la situazione di incertezza che sta determinando il procedimento in corso per il nuovo inquadramento dei dipendenti, l'Enit non risulterebbe essere un organismo in grado di affrontare con efficienza, efficacia e competitività le sfide che lo sviluppo del mercato turistico internazionale imporrebbe –:
   se corrisponda al vero quanto esposto in premessa;
   quali siano le risultanze del lavoro svolto nel corso della fase commissariale dell'organismo, con particolare riguardo agli esiti del processo di riordino dei conti e alla rimodulazione del nuovo assetto organizzativo;
   quale sia lo stato di attuazione della riorganizzazione dell'Enit – Agenzia nazionale del turismo, nonché le risorse economiche e la dotazione di personale su cui l'organismo può disporre;
   se non considerino prematuri la nomina e l'insediamento del nuovo consiglio di amministrazione dell'Enit, in relazione ai ritardi che sta subendo il processo di riordino dell'organismo. (5-06773)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

categoria socioprofessionale

risorsa economica

sviluppo economico