ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 476 del 05/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2015
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2015
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/08/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 31/08/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/08/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 31/08/2015

SOLLECITO IL 17/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06264
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo di
Mercoledì 5 agosto 2015, seduta n. 476

   TRIPIEDI, COMINARDI, ALBERTI, CIPRINI, LOMBARDI, DALL'OSSO, CHIMIENTI, BUSTO e PESCO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 14 luglio 2015, sul «Giornale di Merate», veniva pubblicata la notizia della raccolta firme organizzata dagli esponenti del Movimento 5 Stelle del Comune di Casatenovo (LC), per chiedere l'abbattimento e la bonifica dell'area dove sono tuttora presenti la ex fabbrica di salumi Vismara ed ex fabbrica chimica Vister, abbandonate e in stato di assoluto degrado. Il complesso dell'area in questione, posizionato in zona centrale del piccolo Comune lecchese, ricopre circa 100.000 metri quadrati ed è costituito da stabili ricoperti in gran parte di amianto non trattato. Gli organizzatori della petizione iniziata il 20 giugno, hanno precisato che è dal 21 dicembre 2007 che esiste un accordo di programma per la rilocalizzazione degli impianti produttivi della Vismara spa e un progetto di riqualificazione dell'area, ma di fatto è solo stata costruita una nuova fabbrica, ora di proprietà Ferrarini, mentre il resto dell'area è in stato di completo abbandono;
   in data 30 giugno 2015, dalla ASL di Lecco, è stata pubblicata una tabella di notifica dell'amianto presente in diverse zone sensibili della provincia stessa. I dati riguardanti l'area sopracitata rilevati il 12 giugno 2006, indicavano la presenza accertata di 900 chilogrammi di amianto friabile e di 260 metri quadrati di amianto non friabile;
   intorno a questa enorme area ad alta densità abitativa, vi sono un piccolo parco con panchine e giochi per bambini molto frequentati dai passanti, piccoli orti coltivati, marciapiedi e strade costeggiate da piccoli stabili dell'area sopracitata con diversi tetti in amianto completamente divelti e quindi liberi di disperdere nell'ambiente le particelle tossiche;
   in uno degli ingressi dell'area in questione, è affisso un cartello che indica in maggio 2009 l'inizio dei lavori di bonifica sui manufatti d'amianto per una durata prevista di 210 giorni consecutivi, per un importo complessivo di 320.000 euro. Nessuno di questi lavori previsti ha mai avuto inizio, anche se, in quanto non indicato nel rapporto Asl sopra menzionato, è deducibile che sull'area ex Vister sia stato svolto qualche intervento di fissaggio dell'amianto in modo da renderlo non pericoloso;
   in uno dei diversi progetti di riqualificazione dell'ex «Area Vismara» datato 2009 presentato dai proprietari Ferrarini, Devero e Immobiliare Casatenovo attenendosi alle indicazioni contenute nella bozza dell'accordo di programma predisposta dall'allora amministrazione comunale del comune lecchese, viene indicato che si vogliono collocare 176.400 metri cubi di stabili, dei quali 123.400 metri cubi circa a destinazione residenziale e 53.000 metri cubi circa a destinazione commerciale. Nel progetto è prevista, tra l'altro, la realizzazione di un albergo, nuovi uffici postali e, nel cuore della nuova piazza, la presenza di un edificio pubblico di circa 9.000 metri cubi destinato a biblioteca;
   a giudizio degli interroganti, in considerazione del fatto che, allo stato attuale, nella piccola cittadina di Casatenovo vi sono centinaia di appartamenti sfitti ed invenduti e nel progetto sono indicati servizi già esistenti ed altri completamente superflui per l'economia e la comunità casatese, tale progetto è da considerarsi a forte impatto ambientale. Risulterebbe invece essere molto più accettabile, sempre a giudizio degli interroganti, accelerare i tempi per bonificare l'area e successivamente puntare sulla sua parziale riqualificazione a zona verde, tenendo conto che, con l'eliminazione di quello che è a tutti gli effetti da considerarsi un autentico ecomostro, tale passaggio permetterebbe di migliorare in maniera radicale il paese, riportando al centro dello stesso le caratteristiche necessarie a rivalutarlo come la qualità della vita, la viabilità sostenibile, la qualità dell'aria e, non ultimo, la presenza di un polmone verde che stimoli e catalizzi le relazioni sociali tra le persone. Tutto questo in continuità con la vera ricchezza e patrimonio che caratterizzano il comune di Casatenovo, ossia l'alto contenuto ambientale e paesaggistico di cui dispone –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopracitati e non ritenga, per quanto nelle sue competenze, di poter promuovere accurate ispezioni coordinate dal comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, nella sopracitata area sita in Casatenovo, al fine di stabilire quali siano, ad oggi, i livelli di inquinamento e la pericolosità dell'area per la popolazione circostante e per quella che si avvicina con frequenza alla stessa e di adottare, nell'eventualità siano rilevati elevati livelli di inquinamento, le adeguate precauzioni al riguardo. (5-06264)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

tasso di inquinamento

amianto