ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06069

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 462 del 15/07/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/09782
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 15/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 15/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/07/2015

SOLLECITO IL 09/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06069
presentato da
DURANTI Donatella
testo di
Mercoledì 15 luglio 2015, seduta n. 462

   DURANTI e PLACIDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   «Taranto Isolaverde Spa» nasce a dicembre 2004 per consentire la stabilizzazione degli ultimi 118 «Lsu» rimasti in carico alla provincia di Taranto. Inizialmente le azioni della società mista erano detenute per il 51 per cento dalla provincia di Taranto e per il 49 per cento da «Italia Lavoro Spa». A partire dal 2010, in seguito alla vendita da parte di «Italia Lavoro Spa» delle proprie quote di partecipazione (a cui nessun privato è risultato essere interessato), la società è posseduta al 100 per cento dalla provincia di Taranto;
   sin dagli inizi all'organico aziendale è stato integrato personale non «Lsu», mentre negli anni successivi sono stati progressivamente inseriti anche gli ex Lsu rivenienti dai piani di impresa in scadenza e non più rinnovati;
   i settori in cui opera il personale sono: supporto amministrativo ai centri per l'impiego e ad alcuni uffici dell'ente; servizio verifiche impianti termici; servizio di uscierato/guardiania presso le università; i servizi di manutenzione e pulizie degli immobili dell'ente e delle strade provinciali; manutenzione, pulizie e custodia dello stabile dell'istituto musicale «Paisiello»;
   tutto il personale citato è inquadrato secondo il CCNL Servizi Integrati Multiservizi FISE;
   dal 1o settembre 2010 per la durata di 12 mesi, e dal giugno 2012 sempre per la durata di 12 mesi, oltre 200 lavoratori sono stati sottoposti a cassa integrazione guadagni in deroga, con esclusione dei dipendenti operanti nei centri per l'impiego addetti al front office ed i lavoratori dedicati al servizio verifiche impianti termici;
   nel settembre 2013, a causa della crisi aziendale in corso, la società è stata posta in liquidazione (ex articolo 2484 codice civile), e tutto il personale è stato sottoposto a contratto di solidarietà difensivo ai sensi dell'articolo 5, comma 5, della legge n. 263 del 1993 al 50 per cento dell'orario lavorativo. Da gennaio 2014 fino al 20 ottobre 2014 invece non è stato svolto il 25 per cento del lavoro;
   in data 19 settembre 2014, con deliberazione del sub commissario prefettizio, si è disposta la riduzione del capitale sociale da 150.292,00 euro a 50.000,00 euro, ed è stato revocato lo stato di liquidazione;
   in data 19 novembre 2014 è stato siglato un nuovo verbale di accordo per sottoporre tutto il personale a contratto di solidarietà difensivo al 50 per cento del monte ore, per il periodo dal 1o dicembre 2014-31 maggio 2015, ulteriormente rinnovato sino al 30 novembre 2015;
   nel gennaio 2015 viene definitivo un nuovo consiglio di amministrazione che sostituisce l'amministratore unico esistente;
   suddetto consiglio di amministrazione, dal 13 maggio 2015, ha emesso diversi comunicati aziendali sospendendo di fatto quasi tutte le attività lavorative svolte dai dipendenti dell'azienda, salvo revoca;
   ad oggi, sulla totalità di 231 dipendenti, operano solo quelli impiegati negli uffici centrali e i dipendenti del servizio verifiche impianti termici, pur se in contratto di solidarietà;
   ad oggi si attende l'approvazione del progetto «Difesa del Suolo», ma, nonostante il presidente della provincia di Taranto asserisca di aver già presentato la documentazione necessaria, risulta all'interrogante da incontri tecnici tenuti presso il competente ufficio della regione Puglia, che ciò non sia mai avvenuto;
   in riferimento al residuo di 950.000,00 euro, derivante dal progetto relativo al ciclo di rifiuti interrotto circa due anni, non si ha notizia del se, e del come, la provincia intenda utilizzarlo e come mai fino ad ora non sia stato ancora chiesto il cambio di destinazione d'uso di quei fondi;
   la cessazione dell'attività di supporto del personale «Isolaverde» ai Cti (avvenuta dal 30 aprile 2015, mentre dal 13 maggio 2015 tutto il personale è stato sospeso) è causa di disagio anche per gli utenti della provincia jonica, che non riescono ad accedere in maniera ottimale al servizio data la presenza di pochissimi operatori;
   nonostante le dichiarazioni del presidente della provincia di Taranto, circa l'indisponibilità dell'ente di fondi necessari utili ad erogare servizi ai cittadini, risultano pubblicazioni di bandi di gara sull'albo pretorio. Risulta inoltre l'affidamento ad aziende esterne di attività sino ad ora sempre svolte dal personale dipendente di Isolaverde;
   la mancanza di personale addetto sta inoltre causando disservizi ulteriori, come ad esempio la mancata manutenzione delle strade provinciali, mettendo a rischio l'incolumità dei cittadini tutti;
   in data 6 luglio 2015, nel corso del consiglio provinciale di Taranto, è stata autorizzata la 2 procedura di liquidazione della società;
   i lavoratori di Isolaverde garantiscono da anni servizi ed attività essenziali alla comunità jonica, a costi sicuramente più convenienti rispetto alla esternalizzazione degli stessi, contribuendo quindi ad una migliore gestione delle disponibilità finanziarie dell'ente provincia;
   la provincia jonica versa in uno stato di forte disagio economico e sociale, che verrebbe ulteriormente aggravato dalla perdita definitiva dei posti di lavoro di cui in premessa –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di tutto quanto esposto in premessa;
   se non intenda assumere tempestivamente iniziative, per quanto di competenza, e comunque necessariamente prima che decadano i 75 giorni dalla procedura di liquidazione, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e di fronteggiare le criticità che riguardano la situazione dei lavoratori. (5-06069)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ufficio del lavoro

contratto di lavoro

penuria di manodopera