ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04741

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 11/02/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/04/2015
Stato iter:
24/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/03/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 24/03/2016
Resoconto VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/02/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 17/04/2015

SOLLECITO IL 28/10/2015

DISCUSSIONE IL 24/03/2016

SVOLTO IL 24/03/2016

CONCLUSO IL 24/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04741
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   VALLASCAS, NICOLA BIANCHI, CRIPPA, FANTINATI, DELLA VALLE e DA VILLA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   con decreto 1o dicembre 2014 del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, viene riconosciuta l'ammissibilità della proposta «Realizzazione della nuova flotta di treni Alta Velocità NTV – Italo» al meccanismo dei certificati bianchi come grande progetto, ai sensi dell'articolo 8 del decreto ministeriale 28 dicembre 2012, in quanto, secondo il decreto, si configurerebbe come intervento di efficientamento energetico a carattere infrastrutturale realizzato nel settore dei trasporti;
   secondo quanto anticipato dall'edizione digitale del Corriere della Sera del 17 gennaio 2015, il nuovo treno veloce della Alstom, che già compone la flotta di Nuovo trasporto viaggiatori (Ntv), potrebbe garantire al gruppo ferroviario privato fino a 20 milioni di euro l'anno, grazie agli incentivi erogati a fronte delle migliori prestazioni in fatto di efficienza energetica e di ridotte emissioni;
   il reale introito derivante dall'incentivo ottenuto risulterebbe, però, difficile da definire ex ante in quanto i certificati bianchi vengono negoziati sul mercato e il loro valore è strettamente legato alle oscillazioni derivanti da domanda e offerta;
   i certificati bianchi dovrebbero essere erogati a Italo per almeno quattro anni;
   con la delibera n. 70 del 31 ottobre 2014, pubblicata il successivo 5 novembre, in materia di «Regolazione dell'accesso equo e non discriminatorio alle infrastruttura ferroviarie», l'Autorità di regolazione dei trasporti, nell'accogliere il ricalcolo, secondo le stime per l'anno 2015, del gestore infrastrutturale della rete ferroviaria (GI), ha prescritto al gestore stesso l'adozione del nuovo pedaggio unitario relativo all'accesso alle tratte della rete Alta velocità/Alta capacità (AV/AC) nella misura del 37 per cento in meno rispetto agli anni precedenti (da 12,81 euro/chilometro a 8,2 euro/chilometro);
   Ntv, come riportato dagli organi di stampa in più occasioni, sembrerebbe abbia attraversato un 2014 estremamente difficile dal punto di vista finanziario, in misura tale da dover ricorrere a una ricapitalizzazione per 50 milioni di euro e un piano industriale che prevederebbe un taglio del 25 per cento degli assunti;
   nel luglio 2014, inoltre, il presidente di Ntv, Antonello Perricone, dichiarava all'Adn Kronos, riferendosi al cosiddetto «decreto competitività» (decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, successivamente convertito con modificazioni nella legge 11 agosto 2014, n. 116), che avrebbe apportato dei tagli alle agevolazioni tariffarie sull'energia elettrica acquistata dalla rete ferroviaria: «Caricare su Ntv, così come prevede il decreto – spiega Perricone –, un costo di circa 20 milioni di euro annui per i maggiori oneri della bolletta elettrica, significa cambiare, in corsa e in peggio, le regole del gioco e aprire le porte al ritorno di una situazione di monopolio»;
   il costo del meccanismo dei certificati bianchi o titoli di efficienza energetica, come noto, si ripartisce sulla tariffa elettrica e gas attraverso le voci Uc7 per quella elettrica e Re per il gas e corrisponde a circa 800 milioni di euro l'anno –:
   quali iniziative intenda adottare per evitare che siano i cittadini, attraverso un rincaro delle tariffe elettrica o del gas, a pagare i maggiori oneri derivanti dai progetti di efficienza energetica che non apportano vantaggi all'intera platea dei consumatori;
   se vi siano delle stime sull'incidenza dei certificati bianchi riconosciuti al progetto «Realizzazione della nuova flotta di treni Alta Velocità NTV – Italo» nella determinazione del valore delle tariffe energetiche e del gas;
   se vi sia una correlazione tra il valore della diminuzione delle bollette per le piccole e medie imprese e il valore dell'incasso dalla vendita dei titoli di efficienza energetica, in considerazione del fatto che la qualità economica dei due valori è la medesima;
   se non ritenga che i provvedimenti esposti in premessa possano configurarsi aiuto di Stato nei confronti della società Nuovo trasporto viaggiatori (Ntv).
(5-04741)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04741

  Il meccanismo dei certificati bianchi, come gli altri strumenti di promozione dell'efficienza energetica, è volto a stimolare interventi virtuosi di risparmio energetico e di efficientamento dei processi produttivi e delle infrastrutture, nel rispetto dell'ambiente.
  Ciò, come ben esplicato dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN), rappresenta un vantaggio per tutto il sistema Paese, ivi compresa l'intera platea dei consumatori. Infatti l'efficienza energetica contribuisce contemporaneamente al raggiungimento degli obiettivi fissati dal nostro Paese al 2020: riduzione dei costi energetici, riduzione delle emissioni e dell'impatto ambientale, miglioramento della sicurezza ed indipendenza di approvvigionamento e stimolo della crescita economica.
  Non a caso la SEN prevede al centro delle politiche energetiche un programma nazionale di efficienza energetica che consenta:
   il superamento degli obiettivi europei al 2020;
   il perseguimento di una leadership industriale in un settore in cui l'Italia detiene posizioni di primazia in ambito internazionale.

  In termini di obiettivi quantitativi, il programma al 2020 si propone di:
   risparmiare 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio di energia primaria l'anno, e 15 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio di energia finale, raggiungendo al 2020 un livello di consumi circa il 24 per cento inferiore rispetto allo scenario di riferimento europeo;
   evitare l'emissione di circa 55 milioni di tonnellate di CO2 l'anno;

  risparmiare circa 8 miliardi di euro l'anno di importazioni di combustibili fossili.

  In questo contesto, il meccanismo dei certificati bianchi rappresenta uno dei principali strumenti per il raggiungimento degli obiettivi nazionali, come stabilito nel decreto legislativo n. 102 del 2014 di recepimento della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. A tale meccanismo sono ammessi anche i grandi progetti, ovvero quei progetti di efficientamento energetico realizzati su infrastrutture, su processi industriali o relativi ad interventi realizzati nel settore dei trasporti, che, ai sensi dell'articolo 8 del decreto ministeriale 28 dicembre 2012, generano risparmi almeno pari a 35.000 tonnellate equivalenti di petrolio.
  Al fine di ottenere la più efficiente allocazione delle risorse disponibili, gravando quindi il meno possibile sulle tariffe, il meccanismo premia i soli risparmi addizionali rispetto alle «condizioni di mercato».
  Ciò significa che ai risparmi imputabili ad iniziative o tecnologie che risultano essere, di per sé, competitive e commerciabili senza incentivi, e quindi già adottate come media del mercato, non possono essere associati certificati bianchi. Ciò indirizza il sostegno pubblico verso le tecnologie meno diffuse, a causa dei maggiori costi, o verso i prodotti più avanzati e spinge il sistema ad aumentare continuamente la propria efficienza nel tempo.
  Anche nel caso di NTV, quindi, sono riconosciuti i soli risparmi addizionali rispetto a quanto, nel settore specifico, offre il mercato. Tali risparmi sono quantificabili solo in sede di consuntivazione.
  Pertanto, non è possibile definire a priori l'incidenza dei certificati bianchi riconosciuti ai diversi progetti, incluso l'iniziativa della società NTV.
  In aggiunta a questo, si evidenzia che il sistema dei certificati bianchi, in quanto meccanismo di mercato, non prevede l'erogazione diretta di sussidi pubblici, ma il riconoscimento di titoli scambiabili sul relativo mercato.
  Secondo i dati sull'andamento del bilancio 2015 della Società NTV riportati da notizie di stampa, l'apporto derivante dai certificati bianchi nel 2015 risulta pari a circa 8 milioni di euro. In base a tale dato, la stima dell'incidenza del costo sulle tariffe sarebbe pari a circa l'uno per cento, considerato che il costo complessivo è assunto dallo stesso Onorevole interrogante pari a 800 milioni di euro l'anno.
  Per quanto riguarda la possibile correlazione tra il valore della riduzione delle bollette per le PMI e il valore dell'incasso della vendita dei titoli di efficienza, vorrei evidenziare che le misure intraprese dal Governo per la diminuzione delle bollette delle PMI hanno riguardato una somma pari a circa 1,7 miliardi di euro.
  Quanto all'ultimo quesito posto dall'Onorevole interrogante, si ritiene che i provvedimenti richiamati nelle premesse all'atto di Sindacato Ispettivo, adottati rispettivamente dal Ministero dello sviluppo economico e dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti, abbiano carattere generale e pertanto non siano rivolti a progetti o società specifiche, essendo finalizzati rispettivamente alla promozione dell'efficienza energetica e all'accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rendimento energetico

gas naturale

trasporto ferroviario