ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02510

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 201 del 31/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 31/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/03/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/03/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/03/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 03/04/2014

SOLLECITO IL 15/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02510
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Lunedì 31 marzo 2014, seduta n. 201

   DE ROSA, BUSTO, ZOLEZZI, TERZONI, SEGONI, MANNINO e DAGA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   la società SOGESID s.p.a. è stata istituita, ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96, successivamente modificato dall'articolo 20 del decreto-legge 8 febbraio 1995, n. 32, convertito, dalla legge del 7 aprile 1995, n. 104, allo scopo di affidare alla stessa, in regime di concessione, gli impianti idrici già detenuti dalla Cassa del Mezzogiorno; ha una sede centrale a Roma ed è dotata di piccole unità territoriali a Napoli, Bari, Palermo, Catanzaro Lido, Siracusa e Matera;
   le attività della SOGESID s.p.a. si sono progressivamente intensificate, interessando numerosi settori quali l'assistenza tecnica alle varie direzioni generali del Ministero, inclusa la direzione VIA, la definizione di interventi di messa in sicurezza e bonifica di siti contaminati di interesse nazionale, il supporto alla redazione dei piani di tutela delle acque e talvolta a quelli di monitoraggio, senza peraltro il coinvolgimento delle ARPA, che di tali attività sono titolari, la partecipazione a tavoli tecnici, forum e progetti internazionali in materia di risorse idriche, anche con funzioni di rappresentanza, lo svolgimento di campagne informative in materia ambientale, il monitoraggio e la vigilanza in materia di rifiuti;
   la SOGESID s.p.a grazie alla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), articolo 1, comma 503, è stata trasformata in una società in-house, cioè un ente strumentale alle finalità ed alle esigenze del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, consentendo, in forza di tale trasformazione, che ad essa fossero trasferite molte competenze istituzionali del Ministero;
   le attività affidate dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a SOGESID s.p.a. nella maggioranza dei casi sono subappaltate da quest'ultima a soggetti terzi;
   secondo quanto riportato dal periodico L'Espresso del 28 giugno, la SOGESID s.p.a., dal 2008 al 2011 ha assorbito dal Ministero 426 milioni di euro, attivando 1.600 consulenze per un totale di 35 milioni di euro, oltre ai propri 126 dipendenti e 315 collaboratori a progetto, mentre al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sono state decurtate risorse fino al 72 per cento ed eseguiti tagli molto consistenti del personale;
   la SOGESID s.p.a. rientra nel novero di quei soggetti che, secondo l'articolo 3 del decreto legislativo n. 163 del 2006, non sono tenuti ad espletare le procedure di evidenza pubblica per lo svolgimento delle attività ad essa affidate; tale deroga le consente progetti costosi e irrealizzabili e le citate consulenze milionarie, che hanno destato più di una volta l'attenzione dei magistrati, visti i criteri d'azione, ad avviso degli interroganti, lontanissimi dall'urgenza di bonificare i veleni d'Italia. Uno su tutti, la depurazione dei laghi di Mantova, minacciati dall'onda di petrolio ereditata da vecchi impianti di idrocarburi, il cui progetto è costato allo Stato un milione e 413 mila euro e, se realizzato, avrebbe costi di manutenzione di 110 milioni annui;
   la SOGESID s.p.a. riceverebbe, inoltre, un compenso forfettario pari al 26,50 per cento dell'intero importo finanziato, oltre ai corrispettivi ad essa riconosciuti con riferimento ai quadri economici dei singoli progetti ed interventi;
   alla luce delle incongruenze sopra rilevate, nel corso dell'audizione in VIII Commissione della Camera dei deputati del 18 luglio 2012 sulla spending review, e come riportato dalle agenzie di stampa, il Ministro pro tempore Corrado Clini aveva affermato che si preparava alla chiusura della SOGESID s.p.a., attraverso una fase transitoria con una gestione commissariale;
   tuttavia il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, come convertito dalla legge 7 agosto, n. 135, l'articolo 4, comma 3 (Riduzione di spese, messa in liquidazione e privatizzazione di società pubbliche), ha previsto che le norme sullo scioglimento delle società in house di cui al comma 1 non si applicano a società come la SOGESID s.p.a., in quanto produttrice di servizi di interesse generale, strumentali al perseguimento delle finalità istituzionali del Ministero;
   la SOGESID ha operato, ad avviso degli interroganti, non nell'interesse generale, anche per la presenza di dirigenti quale Luigi Pelaggi, indagato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sullo smaltimento illegale dei rifiuti dall'area ex Sisas di Pioltello-Rodano, alla periferia di Milano, discariche di cui si occupa la stessa Sogesid e di consulenti quali l'ex direttore generale Gianfranco Mascazzini, indagato in Campania per l'avvelenamento di Bagnoli, il quale, dopo essere andato in pensione, ha preso lo stipendio da Sogesid –:
   se il Governo non ritenga opportuno, alla luce di quanto rilevato, predisporre iniziative per valutare l'efficacia, la correttezza e la coerenza delle azioni intraprese della società SOGESID spa e riconsiderarne ruolo, competenze, risorse e quadro amministrativo;
   se il Governo non ritenga necessario, a maggior ragione, agire in linea con gli intendimenti espressi dal Governo Monti in ordine alla chiusura dell'attività di SOGESID spa procedendo così ad una razionalizzazione trasparente ed efficiente delle procedure per la concreta attuazione di azioni di bonifica e della selezione dei relativi soggetti attuatori. (5-02510)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 1995 0032

EUROVOC :

societa' per azioni

discarica abusiva

protezione delle acque

eliminazione dei rifiuti

protezione dell'ambiente

soppressione di posti di lavoro

inquinamento dei corsi d'acqua