ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13493

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 637 del 14/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: VALENTE SIMONE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 14/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 13/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13493
presentato da
VALENTE Simone
testo di
Martedì 14 giugno 2016, seduta n. 637

   SIMONE VALENTE. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riferiscono alcune fonti di stampa locale ligure, a distanza di oltre dieci anni dalla presentazione dei progetto preliminare stanno per essere avviati i lavori per la realizzazione di una autorimessa sotterranea di sei piani a Genova in piazza Dante (nei dintorni della Casa di Colombo e di Porta Soprana) che prevede circa 375 posti auto e 500 posti moto a pagamento per un investimento complessivo pari a 15 milioni di euro;
   il progetto nasce formalmente nel 2010, anche se la sua progettazione originaria risale al 2007, ed è stato bloccato per diversi anni non solo a causa di un ricorso al Tar ma anche per via di lungaggini tra regione, provincia e comune;
   nel 2011 la provincia di Genova si esprime in merito alla natura del rio sottostante piazza Dante definendolo non pericoloso in quanto tombato; a quel punto i lavori si sarebbero dovuti avviare ma rimangono bloccati a causa del succitato ricorso amministrativo e per via di un insieme di pareri e di autorizzazioni che dovevano essere rilasciate dagli uffici tecnici della regione;
   nelle more della convocazione di una nuova conferenza dei servizi deliberante che dovrà stabilire l'esecutività del progetto definitivo (e quindi l'avvio dei lavori) non si possono ignorare le numerose criticità;
   innanzitutto, sul piano della sicurezza idrogeologica non sembra convincente la realizzazione di tale opera, considerato che sotto il cuore della città scorrono rii che ad ogni intervento cambiano percorso e proprio nell'area dove dovrebbe sorgere il parcheggio scorre il rio Torbido sul quale non pare siano state al momento condotte ispezioni tecniche da parte del comune di Genova al fine di escludere che questo non possa rappresentare un pericolo;
   in secondo luogo, gli esperti in materia di beni storici e culturali hanno segnalato una possibile presenza di necropoli preromane e romane, oltre a possibili reperti risalenti all'età medievale e moderna perché già alla fine dell'ottocento furono ritrovati in quella zona resti della necropoli preromana risalente al V secolo avanti Cristo; e in effetti, alla luce di tali rilievi non sono tardate le prescrizioni da parte della sovrintendenza ai beni culturali che, in occasione della conferenza dei Servizi del 3 luglio 2015, ha dato al comune indicazioni molto precise rispetto agli scavi, paventando il rischio di un aumento dei costi e un rallentamento dei lavori dovuti al possibile rinvenimento di reperti archeologici;
   più specificatamente e in considerazione della posizione degli scavi in prossimità di beni di notevole interesse storico e artistico e sottoposti a tutela (quali Porta Soprana, la casa di Colombo, il chiostro di Sant'Andrea, la sede della Banca d'Italia), nella nota del 7 dicembre 2005 la soprintendenza aveva già rilevato che dovevano essere prese tutte le precauzioni per evitare danni di qualsiasi natura ad edifici e beni circostanti che in qualche modo potevano essere interessati dall'intervento;
   sempre in occasione della conferenza dei servizi, la soprintendenza è tornata sulla questione, chiedendo che venissero effettuate preliminarmente tutte le verifiche necessarie volte ad assicurare che le opere previste non creassero danni agli edifici circostanti;
   l'importanza di effettuare studi preliminari consiste non solo nell'evitare danni alle strutture che potrebbero risultare irreversibili ma anche per evitare sospensioni dei lavori a scavi iniziati che comporterebbero ripercussioni e danni notevoli alla cittadinanza;
   la soprintendenza ai beni culturali rileva, inoltre, la necessità di ottenere il parere e la conseguente autorizzazione da parte della sovrintendenza archeologica prima dell'avvio dei lavori e al termine degli stessi dispone che dovrà essere trasmessa una documentazione fotografica dello stato dei manufatto prima durante e dopo l'intervento;
   altra criticità di rilievo riguarda il settore della mobilità urbana; le autorimesse realizzate all'interno di un quartiere storico di una città generalmente non riducono il traffico anzi lo attirano e in una visione lungimirante strategica devono trovare collocazione in luoghi idonei e non nel cuore del centro cittadino come nel caso di piazza Dante; a confermarlo un parere espresso in sede di conferenza dei servizi del 5 luglio 2015 da A.M.T., l'azienda che gestisce il trasporto pubblico genovese, che rileva come «la realizzazione della rampa di accesso al park interrato presumibilmente genera un ulteriore aumento dei veicoli in transito con possibili fenomeni di saturazione dei flussi e conseguenti prevedibili ripercussioni negative sulla puntualità e regolarità delle frequenze di transito programmate per le linee»;
   così come nella stessa conferenza dei servizi non sono da sottovalutare le perplessità avanzate dalla società che gestisce l'erogazione del gas e la manutenzione dei condotti, la quale evidenzia l'esistenza di importanti interferenze tra rete esistente nell'area e le opere previste a progetto;
   ad oggi inoltre, non risulterebbero pervenute la valutazione di impatto ambientale e una attenta analisi dei costi correlati ai possibili benefici che ne derivano, tanto da rendere dubbie le ricadute economiche che la realizzazione del parcheggio potrà avere per le imprese e il tessuto produttivo genovese;
   a ciò si aggiungono anche le perplessità derivanti dalla società siciliana (Final Spa) che si è aggiudicata la gara per la realizzazione del maxi parcheggio che risulta coinvolta nell'inchiesta antimafia denominata «Iblis» che metteva in luce affari e collusioni tra mafia, politica ed imprenditoria;
   alla luce delle consistenti criticità espresse nelle premesse sarebbe opportuno proseguire con una certa prudenza perché il ritrovamento dei reperti archeologici (circostanza non improbabile) potrebbe comportare uno stallo dei lavori, per non parlare dei rischi di tipo idrogeologico legati allo scorrimento del rio;
   la presenza di acque sotterranee dovrà essere accuratamente studiata e l'opera dovrà di conseguenza essere progettata e realizzata secondo criteri tecnico-costruttivi coerenti con la situazione dei luoghi e nel rispetto della vigente normativa in materia di tutela delle acque –:
   se il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo non ritenga opportuno verificare, per quanto di competenza, che i lavori per la realizzazione del parcheggio di cui in premessa, siano svolti nel rispetto dei criteri di tutela di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004 (codice dei beni culturali);
   quali iniziative il Governo intenda intraprendere, per quanto di competenza, al fine di scongiurare qualunque rischio di dissesto idrogeologico (circostanza purtroppo frequente nel territorio ligure), nell'area di cui in premessa, considerato il notevole impatto che l'opera sopra richiamata avrà sul territorio. (4-13493)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

distribuzione commerciale

area di parcheggio

bene culturale