ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13396

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 633 del 07/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 07/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 07/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13396
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Martedì 7 giugno 2016, seduta n. 633

   D'INCÀ e BRUGNEROTTO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   fra le varie specializzazioni del Corpo Forestale dello Stato, spicca il servizio a cavallo, con tre sedi istituzionali di riferimento: per l'Italia del Sud in località Galeone, presso la riserva naturale delle Murge Orientali (ufficio territoriale per la biodiversità di Martina Franca – (TA); per il Centro Italia, presso la sede staccata della scuola CFS della Marsiliana (GR); per il Nord, presso la riserva naturale di popolamento animale «Vincheto di Celarda» (ufficio territoriale per la biodiversità di Belluno), dove ha sede il reparto a cavallo del Veneto;
   nel 2002 il Corpo forestale dello Stato ha riorganizzato, disciplinato e reso più operativo il servizio a cavallo che vede 20 reparti distribuiti nei parchi nazionali italiani. Per lo svolgimento del servizio a cavallo, il personale deve conseguire la specializzazione di cavaliere dopo aver superato un apposito corso di addestramento;
   le pattuglie forestali a cavallo assicurano il controllo del territorio soprattutto nelle aree rurali e montane del Paese, con il compito prioritario di gestire e salvaguardare il patrimonio boschivo nazionale. Tra i compiti principali ci sono: la sorveglianza dei boschi e delle aree di interesse naturalistico; la conservazione e il controllo delle aree protette di rilevanza nazionale ed internazionale; il contrasto alle violazioni delle norme di tutela della fauna e della flora; l'attività di polizia ambientale finalizzata alla pubblica sicurezza; la prevenzione degli incendi boschivi; la salvaguardia dei luoghi ad alta fruizione turistica; i servizi antibracconaggio e la ricerca dei dispersi nelle situazioni ambientali tra le più difficili e su terreni accidentati;
   in collaborazione con la polizia di Stato, nell'ambito del progetto «Parchi sicuri», viene svolto inoltre il servizio a cavallo nei principali parchi urbani e periurbani nelle città di Roma, Firenze, Napoli, Pisa, Grosseto, Asiago, Cortina e Bibione;
   con il proprio «Reparto d'onore» a cavallo, il Corpo forestale dello Stato interviene inoltre alle celebrazioni annuali per la fondazione della Repubblica e nelle più importanti cerimonie e manifestazioni, civili, militari e religiose;
   per l'allevamento e la preparazione dei cavalli in servizio, il Corpo forestale dello Stato si avvale dei propri centri di selezione (istituiti presso le strutture degli uffici territoriali per la biodiversità di Follonica (GR), Pieve S. Stefano (AR), Siena e Belluno per la razza maremmana e di Martina Franca (TA), Potenza e Cosenza per la razza murgese), che hanno consentito la conservazione del germoplasma delle razze equine autoctone, in particolare delle razze «maremmana» e «murgese»;
   con decreto ministeriale 4 aprile 2013 c’è stato il riordino del servizio a cavallo del Corpo forestale dello Stato, con cui sono stati previsti:
    a) la riduzione delle sedi di reparto, con la soppressione di 11 sedi. Delle 17 sedi di reparto a regime rimaste, 12 sono presso UTB, 3 presso CTA con oneri a carico di enti parco, 2 presso comandi stazione forestali;
    b) la riduzione del 52,5 per cento degli specializzati in servizio e del 61,4 per cento rispetto al totale dei cavalieri formati: il servizio a cavallo è diventato non esclusivo ma prioritario e continuativo, con conseguente possibilità di impiego del personale anche in altre attività;
    c) la riduzione da 7 a 3 dei centri di selezione equestre per la produzione di puledri per il servizio d'istituto a cavallo;
   presso il centro equestre del Corpo forestale dello Stato «Il Galeone», il metodo di addestramento del cavallo murgese della «doma dolce», esportato presso tutti gli altri centri di addestramento della Forestale, ha portato al raggiungimento di importanti risultati: il cavallo salta in maneggio senza testiera, morso e redini; passa senza timore su piattaforme instabili, passa in tranquillità anche in presenza di elementi di disturbo come il contatto con fasce multicolori sventolanti e cordoni di plastica multicolore. Il metodo della «doma dolce» o metodo «naturale» di addestramento, è stato possibile in quanto praticato su puledri nati, allevati, selezionati e addestrati nell'ambito della stessa struttura nella quale è stata realizzata l'intera «filiera» produttiva e di utilizzo, unico esempio tra i Corpi dello Stato. La filiera, partendo dalla selezione degli accoppiamenti, passa attraverso fasi di imprinting, post imprinting, pre addestramento e addestramento, mirati alla valorizzazione delle caratteristiche della razza e alla selezione attitudinale mirata ai servizi di polizia. Una parte dei cavalli riceve un ulteriore addestramento per i servizi di rappresentanza o per servizi di ordine pubblico;
   il centro ippico di Salet a Sedico (BL) è il centro di selezione della razza maremmana e di primo addestramento dei cavalli, poi inviati al reparto a cavallo di Celarda (BL) che effettua il secondo addestramento, con raggiungimento di ottimi livelli di standard comportamentale e caratteriale del cavallo, e per l'addestramento dei cavalieri;
   fino al 2014 il reparto a cavallo del Corpo forestale dello Stato di Celarda (BL), nel quale si concentrano tutte le attività del reparto a cavallo del Veneto, era costituito da 8 persone in pianta stabile: 4 guardie forestali e 4 cavalieri, quest'ultimi poi trasferiti ad altri reparti o andati in pensione. Da qualche tempo il reparto a cavallo di Celarda è privo di personale specialistico presso quella sede, tanto che il comando regionale Corpo forestale dello Stato del Veneto è costretto ad inviare saltuariamente del personale con la specializzazione di cavaliere, proveniente da altri reparti, per fare movimentazione e addestramento dei 12 cavalli presenti, fare addestramento personale e organizzare i servizi di rappresentanza;
   i cavalli maremmani addestrati a Celarda vengono assegnati ai reparti temporanei istituiti durante la stagione turistica estiva per il controllo di un vasto territorio prevalentemente montuoso ma molto frequentato dai turisti: altipiano di Asiago (VI), Cortina e Cadore (BL), la zona del Tarvisio (UD), e servizio in spiaggia a Bibione e S. Michele in Tagliamento (VE), 2 cavalli restano a Celarda per l'addestramento di cavaliere e animale;
   al reparto a cavallo di Celarda sarebbe necessaria la presenza in pianta stabile di personale con la qualifica di cavaliere – ormai del tutto assente – per mantenere efficiente questo servizio specialistico di riferimento per il Nord Italia e per il Veneto: basterebbe integrare in pianta stabile, soprattutto nel periodo da aprile a novembre, un numero minimo di personale con la specializzazione di cavaliere per non disperdere un servizio utile ed apprezzato sul territorio e mantenere efficienti delle strutture, mezzi, maestranze e cavalli presenti e attivi da molti anni con un ottimo standard di qualità –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti su esposti e quali iniziative si intendano assumere in merito, considerando il ruolo importante che ricopre il servizio di reparto a cavallo del Corpo Forestale dello Stato, soprattutto nel presidio e la tutela di territori impervi e molto vasti, dove altri mezzi avrebbero difficoltà o sarebbero impossibilitati a muoversi;
   se intendano assumere iniziative, anche di carattere normativo, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, per tutelare e incentivare l'allevamento e l'addestramento di cavalli di razza pura, selezionati appositamente per svolgere servizi di polizia, rappresentanza e ordine pubblico;
   se non ritengano opportuno assumere iniziative per rivedere l'attuale normativa del Corpo forestale dello Stato per quanto riguarda il sistema della piante organiche, che impedisce la possibilità di integrare il personale nelle sedi di posti fissi. (4-13396)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

equino

guardia forestale

politica forestale