Legislatura: 17Seduta di annuncio: 617 del 02/05/2016
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/05/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 02/05/2016 MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 02/05/2016 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 22/02/2017 DELRIO GRAZIANO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
SOLLECITO IL 05/10/2016
RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/02/2017
CONCLUSO IL 22/02/2017
PARENTELA. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
. — Per sapere – premesso che:
la tratta ferroviaria che unisce Catanzaro e Cosenza da sei anni è interrotta a causa di due frane. L'interruzione è nel tratto che da Soveria Mannelli arriva a Marzi: 31 chilometri di ferrovia immersi nel cuore del Reventino e della Sila abbandonati all'incuria e al dissesto idrogeologico;
questi 31 chilometri «sono l'esempio lampante di come la mancanza o l'abbandono di infrastrutture ferroviarie – afferma Roberto Galati dell'Associazione ferrovie in Calabria – causi una spirale negativa di crollo demografico, crollo dell'economia e quindi ulteriore abbandono dei centri abitati da parte della popolazione. La battaglia di civiltà ha come obiettivo primario quello di evitare la morte di quei piccoli (o divenuti tali) centri abitati precedentemente serviti dai treni, e che chiaramente non hanno trovato nel bus un mezzo sostitutivo altrettanto veloce, comodo, sicuro e frequente». Si tratta, in particolare, dei comuni di Vaccarizzo, Bianchi, Colosimi, Scigliano, Pedivigliano e Carpanzano, rimasti isolati tra il 2009 e il 2010, a seguito dell'interruzione della Soveria Mannelli-Rogliano, dal 2014 ripristinata da Rogliano a Marzi;
a Decollatura c’è la prima frana, situata attorno al chilometro 42, tra la fermata di Celsita e la stazione di Scigliano-Pedivigliano. In questa zona sono presenti alcuni smottamenti di lieve entità e alcuni alberi caduti sulla sede ferroviaria. Tra Celsita e Scigliano, invece, oltre ad alcuni lievi abbassamenti della sede ferroviaria, insiste la frana che ha provocato i maggiori danni in assoluto, su tutto il tratto interrotto. Frana che si trova al chilometro 42, a poco più di 1 chilometro di distanza dalla stazione di Scigliano-Pedivigliano. Lo scenario che si trova è desolante: del rilevato ferroviario non è rimasto praticamente nulla, se non la micropalificazione per il contenimento del terreno rimasta «appesa». Dalla stazione di Carpanzano, dotata ancora di uno storico apparato centrale a leve «Max Judel» per la manovra di scambi e segnali, si arriva poi alla seconda frana, posta attorno al km 33, lato Cosenza. Il tragitto prosegue fino a Parenti e in fine a Marzi. Trentuno chilometri mozzafiato che potrebbero, se ripristinati, togliere dall'isolamento numerose comunità;
l'interrogante ha già ricordato nell'atto di sindacato ispettivo n. 4-09678 del 2 luglio 2015, per giunta senza risposta, che non esistono infatti scuse infrastrutturali, nei collegamenti tra i principali capoluoghi di regione, al nord come al sud, devono essere garantiti collegamenti diretti su treni moderni che possano circolare con velocità competitive nei confronti delle automobili. Non è accettabile che scompaiano i collegamenti interregionali perché le regioni hanno deciso di tagliare le linee più periferiche e il Ministero non intervenga. Al Ministero spetta il compito di verificare che siano garantiti gli stessi diritti di accesso al trasporto ferroviario in tutta Italia –:
se non si ritenga urgente assumere ogni iniziativa di competenza per garantire ai cittadini calabresi gli stessi diritti di accesso al trasporto ferroviario dei residenti delle altre regioni e provvedere alla messa in sicurezza dei 31 chilometri indicati in premessa e relativi alla tratta che unisce Catanzaro a Cosenza. (4-13045)
Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, cui si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
La tratta Marzi-Soveria Mannelli, della linea ferroviaria Cosenza-Catanzaro, e stata sospesa all'esercizio ferroviario nei periodo 2009-2010 a causa di una serie di movimenti franosi in più punti della sede ferroviaria.
La società esercente, Ferrovie della Calabria s.r.l., interessata al riguardo, ha riferito che per la mitigazione dei rischi idrogeologici e per il consolidamento dei pendii, sono stati predisposti nel 2014 alcuni progetti successivamente inviati all'Autorità di bacino della regione per essere inseriti nell'ambito dei «Finanziamenti del Ministero dell'Ambiente per la difesa del suolo periodo 2014-2020 ISPRA Ambiente». Detti interventi risultano inseriti tra quelli finanziabili e a breve riceveranno un finanziamento pari a euro 8.439.825,96.
I progetti, inviati dalla società esercente, sono all'esame dei competenti uffici di questo ministero (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) per l'ottenimento del nulla osta tecnico ai fini della sicurezza.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Graziano Delrio.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):trasporto ferroviario
rete ferroviaria
infrastruttura dei trasporti