ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12184

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 573 del 19/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 19/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 22/02/2016

SOLLECITO IL 19/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12184
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Venerdì 19 febbraio 2016, seduta n. 573

   D'INCÀ e BRUGNEROTTO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   a Rovigo, il sostituto procuratore Sabrina Duò sta indagando su appalti e subappalti per la realizzazione del campo fotovoltaico di Bagnolo di Po (RO). L'indagine coinvolge Asm Set, partecipata dal comune di Rovigo tramite la Asm spa, ed Elektra Srl, società attiva nel campo del fotovoltaico, oggi cessata. Al centro dell'ipotesi investigativa, i subappalti che Asm Set avrebbe attivato in favore di Elektra. Le ipotesi iscritte sul fascicolo dal sostituto procuratore della Repubblica Sabrina Duò sono corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, turbata libertà degli incanti e truffa. Il presidente della partecipata all'epoca dei fatti, Nello Chendi, consigliere comunale a Rovigo per il PD, insieme al sindaco di Bagnolo Pietro Caberletti (PD), hanno ricevuto un avviso di garanzia e nei loro confronti sono state eseguite perquisizioni da parte della guardia di finanza;
   il 28 dicembre 2015 il segretario provinciale del Pd Julik Zanellato ha scritto una lettera al Ministro della giustizia Orlando, per chiedere il suo intervento nei confronti del magistrato di Rovigo, additato come responsabile di una divulgazione intenzionale di notizie quando gli avvisi di garanzia erano già in mano alle difese. Si arriva poi alla delegittimazione piena del lavoro non solo del magistrato, ma anche della guardia di finanza che ha lavorato sul campo;
   ad agosto 2013, il Comitato «Senso Civico» aveva presentato alla procura di Belluno un esposto contro Flavio De Nicolò responsabile del Coordinamento provinciale di Belluno del Corpo forestale dello Stato, per aver realizzato lavori non autorizzati all'interno della sua proprietà in zona protetta SIC-ZPS. L'allora funzionario, preposto alla salvaguardia ambientale, avrebbe trasformato un vecchio fienile di sua proprietà in località Dumelle nel comune di Vigo di Cadore (BL) in una baita per le vacanze. È stato poi accusato dalla procura di Belluno di aver effettuato lavori abusivi di ristrutturazione edilizia con aumento di volumetria, modifica della sagoma e utilizzo di materiali vietati in una zona soggetta a vincolo paesaggistico (lamiere coibentate, strutture in cemento, senza parlare del rischio inquinamento per la presenza di rifiuti delle lavorazioni edili lasciati abbandonati in prossimità dell'abitazione);
   un articolo del Corriere delle Alpi del 26 gennaio 2016 riporta che, in merito alla vicenda, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sia intervenuto presso la procura di Belluno, scrivendo – apparentemente senza essere richiesto – che le modifiche contestate nel capo di imputazione non sarebbero paesaggisticamente rilevanti. Il magistrato, dopo la lettura della nota arrivata dal Governo, ha comunque fissato la prima udienza per il 18 aprile 2016;
   sulla vicenda di Rovigo, emersa alle cronache grazie alla divulgazione alla stampa del testo della richiesta inoltrata dall'esponente politico del PD, è intervenuto anche il segretario regionale del PD Roger De Menech, che ha definito la richiesta di Zanellato al Ministro un'ingerenza inopportuna e gravissima, un rischio di intimidazione verso la magistratura e la guardia di finanza. Il senatore Giovanni Endrizzi ha presentato il 19 gennaio 2016 una interrogazione a risposta scritta 4-05103 indirizzata al Ministro della giustizia, ancora senza risposta;
   sulla vicenda di Belluno invece, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare – che dovrebbe essere parte offesa insieme a regione Veneto, provincia di Belluno e comune di Vigo di Cadore – sarebbe invece intervenuto ad avviso dell'interrogante ingerendo in un processo penale della magistratura, a favore dell'ex comandante del Corpo forestale di Belluno, che nel suo ruolo è preposto invece alla tutela dell'ambiente da abusi edilizi in zone protette, giustificando l'abuso da lui commesso come «paesaggisticamente non rilevante»;
   Flavio De Nicolò, all'epoca dei fatti era dirigente del coordinamento provinciale del Corpo forestale di Stato di Belluno, dal quale dipendono tutti i comandi stazione forestali della provincia, che hanno giurisdizione anche sul territorio della Magnifica Regola ricadente nel comune di Vigo di Cadore. I Forestali hanno tra i compiti istituzionali, funzioni di polizia forestale (violazioni amministrative, e altro) e di repressione dei reati ambientali di varia natura che notoriamente investono i territori montani boscati e non, la tutela delle aree ricadenti nella Rete Natura 2000 e altro;
   sempre nel 2013 De Nicolò è stato nominato presidente della Magnifica Regola di Vigo, Laggio con Piniè e Pelos di Cadore, che gestisce nell'interesse dei Regolieri proprietà agro-silvo pastorali di grande valenza economica ed ambientale. Il dottor De Nicolò ha quindi rivestito il duplice ruolo di controllore/controllato come dirigente del Corpo forestale dello Stato e come presidente della Magnifica Regola;
   gli interventi nei luoghi montani o sensibili sono soggetti a limitazioni e procedimenti autorizzativi a cui ogni cittadino deve adeguarsi se non vuole infrangere norme penali in materia paesaggistica o violare disposizioni amministrative che regolamentano la rete ecologica di Natura 2000. In particolare, l'articolo 142 del decreto legislativo n. 42 del 2004 prevede che «l'autorizzazione paesaggistica costituisce atto autonomo e presupposto rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli legittimanti l'intervento urbanistico-edilizio». Qualsiasi opera realizzata in tali contesti prevede il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica da parte della soprintendenza, pena la violazione di norme penali per la semplice mancanza dell'atto autorizzativo e ciò a prescindere dal danno ambientale –:
   se corrisponda al vero la notizia che il Ministro della giustizia avrebbe ricevuto una lettera da parte di Julik Zanellato del PD di Rovigo e quali iniziative abbia inteso porre in essere in relazione al suo contenuto;
   se corrisponda al vero la notizia apparsa sul Corriere delle Alpi, in merito alla comunicazione inviata alla procura di Belluno da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in difesa di Flavio De Nicolò responsabile del Coordinamento provinciale di Belluno del Corpo forestale dello Stato, accusato di abuso edilizio in area protetta;
   se fosse vera quest'ultima notizia, da chi sia stata firmata tale nota e da chi provenga la richiesta al Ministero di avviare tale iniziativa, dal momento che a giudizio dell'interrogante il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dovrebbe essere parte offesa in caso di reati ambientali e non giustificarli come abusi paesaggisticamente non rilevanti, soprattutto in un processo in corso contro un ex responsabile del Corpo forestale dello Stato, preposto alla tutela ambientale;
   se non reputino opportuno, alla luce dell'attenzione suscitata sugli organi di stampa e sull'opinione pubblica, rendere pubblico il contenuto delle missive;
   quali iniziative di competenza stiano assumendo per garantire alla magistratura di proseguire il proprio lavoro di indagini e procedimenti giudiziari in completa autonomia e senza pressioni esterne – per non parlare di intimidazioni – politiche e non.  (4-12184)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

guardia forestale

protezione dell'ambiente