ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11929

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 561 del 03/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 03/02/2016
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 03/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 03/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11929
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Mercoledì 3 febbraio 2016, seduta n. 561

   PARENTELA, NESCI e DIENI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il primo firmatario del presente atto ha presentato in data 1o ottobre 2013 l'atto di sindacato ispettivo n. 5-01104, rimasto senza risposta, chiedendo al Ministro interrogato se avesse intenzione di intervenire mediante lo stanziamento di circa 320 milioni di euro necessari al completamento della strada del Medio Savuto. In data 21 settembre 2015 è stata, altresì, presentata, sempre dal primo firmatario del presente atto la mozione n. 1-00990 con la quale si impegna il Governo «ad individuare le risorse necessarie al completamento di tutto il tracciato della strada del Medio Savuto e ad intervenire affinché vengano realizzati nel più breve tempo possibile gli interventi già finanziati ricompresi nel secondo lotto»;
   fin dall'inizio dei lavori, i rapporti di gestione dell'appalto con l'impresa esecutrice SO.CO.STRA.MO. S.r.l., hanno avuto notevoli criticità. Da notizie a mezzo stampa si apprende che da circa un mese l'impresa ha inopinatamente abbandonato le aree di cantiere sospendendo arbitrariamente l'esecuzione dell'opera e disattendendo tutte le disposizioni della direzione dei lavori;
   l'amministrazione provinciale ha proceduto ad attivare le procedure previste per la risoluzione del contratto per grave inadempimento ai sensi dell'articolo 136, comma 3, del decreto legislativo 163 del 2006 e successive modificazioni e pertanto i lavori risultano sospesi e non conclusi;
   la storia di quella che è, a tutti gli effetti, l'infrastruttura viaria più importante della Calabria centrale, risolutiva per lo sviluppo delle zone interne del Reventino parte dal lontano 1989, anno in cui la provincia di Catanzaro ottenne un finanziamento da 98 miliardi di lire. Fu, quindi, espletata una gara con l'obiettivo di realizzare un lotto fra la strada statale 616 e Serrastretta (16 chilometri) con l'utilizzo dei fondi disponibili e predisponendo, nel contempo, il progetto per l'intera strada. I lavori, però, ebbero solo una parziale realizzazione, e subirono una sospensione e una successiva revoca del finanziamento concesso. L'opera, lasciando una serie di opere monche sul territorio, venne definita «La strada che non c’è», e fu oggetto di alcune note vicende giudiziarie. Nel 2004 l'amministrazione provinciale riuscì ad ottenere un finanziamento di circa 60 milioni di euro, che consentì di riprendere i lavori e risolvere i gravi contenziosi lasciati in vita da vecchio appalto. Successivamente nel 2011 furono assegnati ulteriori 40 milioni di euro che portano le disponibilità sugli attuali lavori in corso a 100 milioni di euro circa. Il tratto realizzabile con i 100 milioni disponibili è di circa 9 chilometri dallo svincolo sulla strada statale 616 in provincia di Cosenza fino a Decollatura. Nel 2011 furono, poi, inseriti nel cosiddetto «piano per il Sud» ulteriori 70 milioni di euro: tale cifra risulta dell'entità necessaria per arrivare ad ultimare l'originario lotto fino a Serrastretta. Nella stessa delibera del Cipe fu quantificata in 334 milioni di euro la dotazione finanziaria necessaria per completare definitivamente l'opera e vennero assegnati 30 milioni di euro «programmatici» per il secondo lotto, finalizzati a porre le basi di progettazione e garantire il finanziamento degli stralci successivi;
   nei mesi scorsi la regione Calabria ha chiesto al Governo di eliminare dal piano per il Sud la previsione di spesa dei 70 più 30 milioni di euro per destinare tali fondi al ripianamento del debito sanitario e di quello del trasporto pubblico locale –:
   se i Ministri non ritengano, per quanto di competenza, opportuno fare piena luce e chiarezza sui fatti accaduti in ragione delle legittime aspettative dei portatori di interesse, cittadini e contribuenti che, esasperati, da oltre 30 anni aspettano la realizzazione dell'opera;
   quali siano le iniziative che i Ministri intendono adottare per garantire la realizzazione della strada del Medio Savuto al fine di evitare l'ennesimo sperpero di danaro pubblico;
   quali iniziative di competenza si intendano assumere per la salvaguardia delle maestranze e delle imprese subappaltatrici calabresi operanti sul cantiere, che unico torto eventualmente hanno di avere prestato con serietà ed onestà la loro opera ed attività, anteponendo in primo luogo l'interesse pubblico connesso al completamento di un'opera importante, la cui conclusione è attesa da anni e certamente ritardata e vanificata da quello che appare agli interroganti un torbido connubio protrattosi per troppi anni tra l'ente e l'impresa. (4-11929)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

costruzione stradale

rete stradale

alleggerimento del debito