ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09998

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 468 del 24/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2015
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2015
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2015
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2015
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2015
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2015
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 24/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/07/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/07/2015
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 29/07/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 01/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/10/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 01/12/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09998
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Venerdì 24 luglio 2015, seduta n. 468

   VACCA, SORIAL, COLLETTI, DEL GROSSO, DI BATTISTA, MANLIO DI STEFANO, GRANDE e SPADONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la Corte dei conti, riunita in sezione regionale di controllo per l'Abruzzo il 17 luglio 2015, con delibera n. 191/2015/FRG accerta il perseverare dei seguenti inadempimenti contabili della regione Abruzzo:
    mancata adozione delle misure consequenziali alla parifica 2012, individuabili come di seguito:
     mancata conclusione del procedimento di riaccertamento dei residui al 31 dicembre 2013;
     mancato riallineamento del ciclo di bilancio ad una tempistica conforme a normativa;
     mancato utilizzo dell'istituto di assestamento di bilancio per il 2013, 2014 ed anche, alla data odierna, per il 2015, e del riaccertamento dei residui per il 2013 e per il 2014;
     mancata esatta definizione del saldo netto da finanziare e del disavanzo effettivo di gestione;
     mancata conseguente iscrizione, nel bilancio di previsione 2015, del disavanzo effettivo di gestione, risultante da procedure certe e definitive;
    violazione del disposto normativo di cui all'articolo 1, comma 5, del decreto- legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213;
    violazione dei termini contenuti negli articoli del decreto legislativo n. 118 del 2011, concernenti il riaccertamento straordinario al 31 dicembre 2014 e l'approvazione del rendiconto dell'esercizio 2014;
   nella stessa delibera, la sezione regionale di controllo per l'Abruzzo segnala al Presidente del Consiglio dei ministri le violazioni di legge nei termini esposti nel capoverso precedente anche ai fini delle valutazioni di competenza ai sensi degli articoli 120 e 126 della Costituzione;
   ad avviso della Corte dei conti, occorre un deciso rientro nei canoni comportamentali in materia di contabilità pubblica, che sembrano essere stati trascurati per troppo tempo;
   secondo la sezione regionale di controllo per l'Abruzzo emerge in tutta la sua gravità l'incidenza dei ritardi accumulati dalla regione Abruzzo ed ai quali la stessa regione non sembra voler porre fine, in contrasto con le norme che dal 2011 sono andate a disciplinare la contabilità regionale, l'armonizzazione ed i sistemi di controllo;
   secondo la sezione regionale di controllo per l'Abruzzo, la sequenza procedimentale, che sta interessando il processo di armonizzazione dei conti e le funzioni di garanzia assegnate alla Corte dei conti, impatta con una situazione di fatto che vede la regione Abruzzo fra quelle che hanno trascurato per troppo tempo gli elementari obblighi di resa del conto e di rispetto del ciclo di bilancio, in una sequenza temporale sia antecedente che susseguente all'entrata in vigore del decreto legge n. 174 del 2012, che di fatto ad avviso degli interroganti si traduce in una volontà politica sia di centro destra che di centro sinistra (dei diversi governi regionali che si sono succeduti) di violazione delle norme di contabilità pubblica;
   sebbene la regione Abruzzo sia stata sollecitata più di una volta, con deliberazioni della sezione regionale di controllo per l'Abruzzo inviate anche alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dell'economia e delle finanze, ai sensi del comma 8 dell'articolo 1 del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, non risulta abbia proceduto al riallineamento dei conti;
   la sezione regionale di controllo, peraltro, per agevolare la strada del percorso di rientro dai disallineamenti, ha attivato con tempestività gli adempimenti propedeutici alla parifica;
   secondo la sezione regionale di controllo per l'Abruzzo della Corte dei conti, l'amministrazione regionale degli ultimi anni, centrodestra e centrosinistra, ha reiterato atteggiamenti omissivi di atti obbligatori previsti dalla legge, uniti ad atteggiamenti dilatori al tal punto da ritenere che siano state violate anche le norme concernenti il procedimento di parifica e le prerogative della sezione regionale di controllo per l'Abruzzo;
   la regione Abruzzo poggia la sua programmazione su un avanzo presunto e non accertato in documenti formali consuntivi, tant’è che la costruzione del bilancio di previsione dell'esercizio 2015 affida gli equilibri ad un avanzo presunto senza tenere in debita considerazione il disavanzo scaturente dagli esercizi precedenti;
   la sezione regionale di controllo per l'Abruzzo aveva già rilevato nella deliberazione n. 30/2015/FRG nell'adunanza del 17 maggio 2015 che «detta modalità di predisposizione del bilancio di previsione non garantisce il reperimento delle risorse necessarie per il finanziamento del disavanzo già in fase di programmazione e soprattutto ne autorizza la gestione senza un'effettiva e concreta copertura di spesa per l'esercizio al quale si riferisce»;
   ai sensi dell'articolo 126 della Costituzione, con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del consiglio regionale e la rimozione del presidente della giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge;
   ai sensi dell'articolo 120 della Costituzione, il Governo può sostituirsi a organi delle regioni nel caso di mancato rispetto di norme;
   secondo quanto disposto dall'articolo 8, comma 1 della legge 5 giugno 2003, n. 131, nei casi e per le finalità previsti dall'articolo 120, secondo comma, della Costituzione, il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente per materia, assegna all'ente interessato un congruo termine per adottare i provvedimenti dovuti o necessari; decorso inutilmente tale termine, il Consiglio dei ministri, sentito l'organo interessato, su proposta del Ministro competente o del Presidente del Consiglio dei ministri, adotta i provvedimenti necessari, anche normativi, ovvero nomina un apposito commissario;
   la sentenza n. 40/2014 della Corte costituzionale chiarisce che «i controlli delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti (...) hanno assunto progressivamente caratteri cogenti nei confronti dei destinatari (sentenza n. 60 del 2013) proprio per prevenire o contrastare gestioni contabili non corrette, suscettibili di alterare l'equilibrio del bilancio (articolo 81 Cost.) e di riverberare tali disfunzioni sul conto consolidato delle pubbliche amministrazioni, vanificando conseguentemente la funzione di coordinamento dello Stato finalizzata al rispetto degli obblighi comunitari. Dunque tale tipo di sindacato (...) è esercitato nell'interesse dello Stato per finalità che riguardano la finanza pubblica nel suo complesso (...) –:
   come intenda procedere rispetto alla segnalazione della sezione regionale di controllo per l'Abruzzo della Corte dei conti, ai fini della valutazione di competenza ai sensi degli articoli 120 della Costituzione, in particolare nell'esercizio dei poteri sostitutivi del Governo nel caso di mancato rispetto delle norme;
   come intenda procedere, rispetto alla segnalazione della sezione regionale di controllo per l'Abruzzo della Corte dei conti, ai fini della valutazione di competenza ai sensi degli articoli 126 della Costituzione per l'eventuale scioglimento del consiglio e rimozione del presidente della giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge;
   se e quali iniziative, anche alla luce della giurisprudenza costituzionale citata in premessa intenda proporre il Ministro dell'economia e delle finanze rispetto agli accertamenti segnalati dalla Corte dei conti sugli inadempimenti contabili della regione Abruzzo. (4-09998)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione regionale

centro politico

Capo di governo