ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07695

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 371 del 27/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/12/2015

SOLLECITO IL 24/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07695
presentato da
DIENI Federica
testo di
Martedì 27 gennaio 2015, seduta n. 371

   DIENI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 32 della Costituzione italiana recita «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti»;
   tale diritto è garantito però in modo diverso rispetto alle aree geografiche del nostro Paese;
   l'Ordine dei medici di Reggio Calabria ha diffuso infatti una nota in cui si denuncia il fatto che molti medici di medicina generale della provincia sarebbero «impossibilitati a svolgere l'attività prescrittiva tanto farmacologica quanto diagnostica perché mancano i ricettari»;
   nella stessa nota, ripresa da diversi quotidiani locali, tra cui, per esempio la testata online Il Dispaccio, che l'ha ripresa nell'articolo «La denuncia dell'Ordine dei Medici di Reggio Calabria: assurda carenza ricettari» del 18 gennaio 2015, i medici reggini rammenta che, senza la possibilità di effettuare prescrizioni, «siano impedite le cure a coloro che non sono economicamente in grado di sostenere le spese per l'acquisto di qualunque tipo di farmaco o di esame diagnostico e strumentale»;
   il problema non sarebbe recente, ma protratto da almeno un mese, come risulta peraltro da un esposto presentato alla questura di Reggio Calabria da due medici;
   va rammentato inoltre il fatto che in Calabria non è ancora attualmente in vigore la cosiddetta «ricetta elettronica» di cui all'articolo 11, comma 16, ultimo periodo del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122;
   a quanto risulta da un articolo apparso su Repubblica.it il 6 settembre 2014, sarebbero solo cinque regioni infatti (Sicilia, Valle d'Aosta, Trentino, Basilicata e Veneto) ad essere a regime «e stanno raggiungendo l'obiettivo di emettere l'80 per cento delle ricette mediche dematerializzate entro il 2014, come previsto dall'agenda digitale del Governo Monti»;
   altre regioni, continua l'articolo, «sono invece in fase di sperimentazione» e tra queste vi sarebbero: Molise, Campania, Liguria, Piemonte, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Marche;
   nell'elenco non compare la Calabria;
   il Ministro interrogato ha dichiarato, nella sua visita in dell'ottobre 2014 che «dopo tanti sacrifici i calabresi hanno diritto a una buona sanità», ma i fatti sembrano essere diversi;
   è opportuno ricordare infine che, sebbene la fornitura dei ricettari sia di competenza dell'azienda sanitaria provinciale di Reggio, la mancanza dei ricettari rende impossibile ai cittadini calabresi di godere di quei «livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale» citati nell'articolo 117 della Costituzione –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda promuovere per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi, per garantire ai medici della provincia di Reggio Calabria di poter ottenere nuovamente i ricettari per effettuare l'attività prescrittiva, tanto farmacologica quanto diagnostica, e garantire il diritto alla salute dei cittadini;
   se sia a conoscenza di quali siano i tempi e le modalità previste per attivare su tutto il territorio nazionale ed anche in Calabria la cosiddetta «ricetta dematerializzata» di cui all'articolo 11, comma 16, ultimo periodo del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.
(4-07695)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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