ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06804

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 328 del 10/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 10/11/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 10/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 10/11/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06804
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Lunedì 10 novembre 2014, seduta n. 328

   PARENTELA, NESCI e GALLINELLA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   da notizie apprese a mezzo stampa, sono ben 1.418 gli alberi ricadenti nel territorio montano di Dasà che il 21 novembre 2014 nei locali della provincia di Vibo quest'ultima in veste di stazione unica appaltante – verranno messi all'asta pubblica, con il sistema delle offerte segrete, per la vendita del materiale legnoso ricavabile dal taglio del lotto boschivo del demanio comunale di Dasà sito in località «Monte Famà», radicato in agro del limitrofo comune di Arena;
   si tratta di uno dei boschi più suggestivi ed incontaminati dell'intero comprensorio delle Serre vibonesi. Fra gli alberi di cui è stata decisa la messa all'asta per il successivo taglio ci sono 1.357 piante di faggio, alcuni secolari, e 61 esemplari di raro abete bianco;
   nel marzo 2014, un'analoga decisione di «fare cassa» attraverso il taglio degli alberi secolari da parte del comune di Serra San Bruno, aveva scatenato un'ondata di proteste sulla rete e sui social network da parte di ambientalisti, naturalisti e cittadini da ogni parte d'Italia contrari all'abbattimento degli alberi secolari;
   su una vicenda simile sempre nella zona delle serre, l'interrogante aveva presentato l'atto di sindacato ispettivo n. 4-03942; successivamente il comune di Serra ritirò l'asta. La provincia aveva invece annullato nel maggio 2014 il taglio a Dasà degli alberi di Monte Famà per errori nelle procedure di gara. A distanza di 5 mesi, ecco però una nuova asta per il taglio dei 1.418 alberi;
   la Convenzione europea del paesaggio, adottata dal Comitato dei ministri della cultura e dell'ambiente del Consiglio d'Europa il 19 luglio 2000, ufficialmente sottoscritta a Firenze il 20 ottobre 2000 e firmata dai 27 Stati della Unione europea – e ratificata da 10 tra cui l'Italia nel 2006 – con legge 14, stabilisce al capitolo 1, articolo 1, lettera a) che: «Il “Paesaggio” è il territorio, così come è percepito dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni». Inoltre, all'articolo 1, lettera d), delibera che «La “Salvaguardia dei paesaggi” indica le azioni di conservazione e di mantenimento degli aspetti significativi o caratteristici di un paesaggio, giustificate dal suo valore di patrimonio derivante dalla sua configurazione naturale e/o dal tipo d'intervento umano». All'articolo 5 «Ogni Parte si impegna a: riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità; stabilire e attuare politiche paesaggistiche volte alla salvaguardia, alla gestione e alla pianificazione dei paesaggi, tramite l'adozione di misure specifiche; avviare procedure di partecipazione del pubblico, delle autorità locali e regionali e degli altri soggetti coinvolti nella definizione e nella realizzazione delle politiche paesaggistiche; integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione del territorio, urbanistiche e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico, nonché nelle altre politiche che possono avere un'incidenza diretta o indiretta sul paesaggio»;
   la legge 14 gennaio 2013, n. 10, denominata «Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani» all'articolo 7 «Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale» stabilisce che «entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni recepiscono la definizione di albero monumentale di cui al comma 1, effettuano la raccolta dei dati risultanti dal censimento operato dai comuni e, sulla base degli elenchi sono gli elenchi comunali, redigono gli elenchi regionali e li trasmettono al Corpo Forestale dello Stato» (comma 3); al comma 4, si sancisce che «Salvo che il fatto costituisca reato, per l'abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 100.000. Sono fatti salvi gli abbattimenti, le modifiche della chioma e dell'apparato radicale effettuati per casi motivati e improcrastinabili, dietro specifica autorizzazione comunale, previo parere obbligatorio e vincolante del Corpo Forestale dello Stato»;
   l'abbattimento incontrollato andrebbe, quindi, palesemente in contrasto con le disposizioni di una convenzione comunitaria e di una legge dello Stato;
   a parere degli interroganti si tratta di un vero e proprio sfregio a danno dei boschi secolari delle Serre, che solo negli ultimi mesi, hanno subito il taglio di ben 9.291 alberi. Una media, insomma, di 25 alberi abbattuti al giorno per sanare i conti dell'ente –:
   se vi sia stato un coinvolgimento del corpo forestale dello Stato e se la vicenda dell'abbattimento degli alberi esposta nelle premesse possa rientrare tra i casi motivati e improcrastinabili di cui all'articolo 7 della legge nazionale dell'ottobre 2013 e, nel caso contrario, quali iniziative di competenza intendano assumere al riguardo;
   se i Ministri intendano, nell'ambito delle proprie competenze, farsi promotori di iniziative e normative nazionali volte a tutelare il «paesaggio» e a salvaguardare gli alberi monumentali, di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale come da convenzione europea del paesaggio richiamata in premessa;
   se rientri fra gli intendimenti del Governo, nell'ambito delle proprie competenze, farsi promotore di iniziative a sostegno della creazione di network imprenditoriali che, puntando su cultura, ambiente, alimentazione e paesaggio, trasformino gli alberi monumentali in vera e propria risorsa per i cittadini, in modo che divengano attrazione per turisti e cittadini e fulcro attorno a cui sviluppare nuove tipologie di imprese volte al turismo sostenibile, come gli esempi già presenti sul territorio dimostrano sia possibile.
(4-06804)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disboscamento

violazione del diritto comunitario

guardia forestale