ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06215

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 300 del 01/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROMANINI GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 01/10/2014
Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 13/01/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06215
presentato da
ROMANINI Giuseppe
testo di
Mercoledì 1 ottobre 2014, seduta n. 300

   ROMANINI e MAESTRI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   la Biblioteca Palatina è una Biblioteca fondata nel 1761 inserita nel contesto monumentale del Palazzo della Pilotta di Parma. Si sviluppa su 5 piani (5.379 mq) e contiene 700.000 volumi a stampa, oltre 6000 manoscritti, circa 2600 incunaboli e 11.704 cinquecentine, circa 70.000 carteggi. Dal rilievo 2013 del materiale considerato immobile, agli effetti dell'articolo 7 del Regolamento di contabilità generale dello Stato, il valore attribuito risulta di euro 819.421.813,83. Tra le collezioni di maggiore spicco si possono ricordare: la De Rossiana Composta da 1464 volumi a stampa e 1624 manoscritti di cui 1432 ebraici (una delle più cospicue al mondo), la Raccolta Ortalli con 40.067 intagli (testimonianza eccezionale dell'arte grafica dal XVI al XIX secolo) e quella Bodoniana che comprende oltre alle edizioni uscite dalla officina di Giambattista Bodoni (1740-1813), il materiale tipografico fusorio, il materiale documentario relativo al suo lavoro e il suo imponente epistolario;
   oltre a ciò la Biblioteca Palatina comprende la sede distaccata presso il Conservatorio «Arrigo Boito» di Parma della sezione musicale, una biblioteca specializzata, l'unica biblioteca musicale specializzata appartenente al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e voluta dallo stesso Giuseppe Verdi, preziosa per il materiale (partiture, parti e spartiti) che documenta la cultura musicale nazionale e internazionale dalla metà del secolo XVIII alla metà del XIX secolo. Fra il materiale di particolare rilievo si segnalano: i dodici volumi delle sonate di Domenico Scarlatti, l'unica partitura completa del Nerone di Arrigo Boito, tutto il materiale musicale di Francesco Giovanni Samperi e lo studio di Ildebrando Pizzatti;
   in data 29 agosto 2014 è stato approvato dal Consiglio dei ministri il testo del Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance a norma dell'articolo 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89. Un nuovo disegno organizzativo che introduce diversi e sostanziali cambiamenti che riguardano tutti gli attori della tutela e valorizzazione dei beni culturali e del turismo, al centro e nella periferia, compreso anche il mondo delle Biblioteche statali;
   nell'attesa della emanazione di tale decreto ministeriale, sembra che resteranno uffici dirigenziali di livello non generale soltanto le attuali biblioteche nazionali (Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari) mentre verrebbero di fatto «declassate» a sedi non dirigenziali biblioteche altrettanto importanti per storia e ricchezza delle collezioni fra cui l'Estense di Modena e la Palatina di Parma;
   se i «declassamenti» delle biblioteche non nazionali fossero confermati, e dunque la Biblioteca Palatina dovesse perdere lo status di sede dirigenziale, si verificherebbe una situazione grave e preoccupante, non solo in considerazione delle numerose attività complesse (in particolare quelle di fund raising) e prestigiose (come le convenzioni con istituti di ricerca e conservazione italiani e stranieri) in cui la «Palatina» è coinvolta ma anche guardando alla realizzazione dei progetti in corso d'opera. Fra questi si segnala che è in procinto di partire la raccolta fondi e la progettazione del trasferimento e nuovo allestimento del Museo Bodoniano – di cui è direttore il dirigente della Biblioteca Palatina – una realtà di eccezionale importanza ed unica al mondo –:
   se sono confermate le voci sul declassamento generalizzato delle Biblioteche non nazionali;
   se non ritenga che l'eventuale assenza di una figura dirigenziale, su cui poggi il complesso sistema di funzionamento e funzioni della «Palatina» e che lo coordini, possa comportare un notevole rallentamento se non la paralisi delle attività di crescita e sviluppo della Biblioteca stessa;
   se non si ritenga più efficace e rispondente alle esigenze del sistema culturale del Paese una aggregazione della biblioteca Palatina alle altre biblioteche statali del territorio emiliano – Biblioteca Estense e Biblioteca Universitaria di Bologna – all'interno di un Polo bibliotecario emiliano, diretto da un dirigente bibliotecario, nonché l'Emilia Romagna risulterebbe allineata alle altre principali realtà regionali che hanno tutte al loro interno una sede dirigenziale di livello non generale per le biblioteche (il Piemonte con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, la Lombardia con la Biblioteca Nazionale Braidense, il Veneto con la Biblioteca Nazionale Marciana, la Toscana con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il Lazio con la Biblioteca Nazionale di Roma, la Campania con la Biblioteca nazionale di Napoli e la Puglia con la Biblioteca Nazionale di Bari). (4-06215)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 12 maggio 2015
nell'allegato B della seduta n. 425
4-06215
presentata da
ROMANINI Giuseppe

  Risposta. — La riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo trae origine dalle politiche di spending review, in virtù delle quali ogni Ministero ha dovuto dotarsi di un nuovo regolamento di organizzazione che operasse riduzioni di pianta organica. La riduzione degli organici del personale dirigenziale – nella misura del 20 per cento degli uffici dirigenziali di prima e seconda fascia – e la riduzione del 10 per cento della spesa complessiva della dotazione organica del personale non dirigenziale era stata, peraltro, imposta dal decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e modificato dall'articolo 2, comma 7, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, tenuto conto della riduzione delle dotazioni organiche individuate, per il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dalla tabella 8 allegata al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 gennaio 2013.
  A tale scopo il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 agosto 2014, n. 171, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'organismo indipendente di valutazione della performance, ha adottato numerose misure di riorganizzazione, tanto per gli uffici centrali, quanto per quelli periferici dell'Amministrazione. Ad esso è poi seguito il decreto ministeriale 27 novembre 2014, con cui è stata esplicata l'articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: fra essi non compare la biblioteca palatina di Parma. La riduzione del numero di sedi dirigenziali per biblioteche – e anche archivi – è stata d'altra parte necessaria al fine di riequilibrare il numero di dirigenti previsti per gli istituti della cultura, posto che ai musei sino al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 171 del 2014 sostanzialmente mai era stata riconosciuta la qualifica di ufficio dirigenziale.
  L'amministrazione delle biblioteche è stata razionalizzata mantenendo la fondamentale autonomia scientifica delle stesse, indipendentemente dal fatto se ad esse sia preposto o meno un dirigente. La configurazione organizzativa indicata nei provvedimenti citati prevede anche che le biblioteche uffici dirigenziali possano svolgere le funzioni di poli bibliotecari, fermi restando la vigilanza e il collegamento funzionale della direzione generale competente. La valutazione effettuata sulla titolarità dirigenziale o meno della singola biblioteca statale deve essere, pertanto, considerata nel complesso generale degli aspetti emergenti dal nuovo assetto organizzativo. In particolare va evidenziato che le biblioteche sono ora articolazioni della direzione generale biblioteche, quando prima della riforma esse erano articolazione delle direzioni regionali: la riorganizzazione ha quindi potenziato l'autonomia dell'intero settore, ripristinando il collegamento diretto tra uffici periferici e struttura centrale.
  Le esigenze degli istituti bibliotecari, dirigenziali e non, saranno tutte uniformemente valutate, dal punto di vista organizzativo e sotto il profilo delle preminenti esigenze di tutela dei patrimoni bibliografici di cui sono custodi. I rispettivi direttori, dirigenti o alti funzionari, saranno individuati con rigorose procedure selettive di livello nazionale. Preme, al riguardo, sottolineare che questo Ministero si avvale di elevate professionalità interne, non necessariamente identificate nei dirigenti, che continueranno la loro opera a servizio delle attività di tutela e di valorizzazione dell'inestimabile patrimonio da esse posseduto.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

biblioteca

biblioteca nazionale

politica culturale