ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05861

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 281 del 07/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/08/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 07/08/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 07/08/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/10/2015

SOLLECITO IL 22/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05861
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Giovedì 7 agosto 2014, seduta n. 281

   D'INCÀ, SPESSOTTO, BUSINAROLO, BRUGNEROTTO, DE LORENZIS e DA VILLA. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   l'Italia negli ultimi anni ha subito un grave impoverimento della propria economia con rilevanti conseguenze anche sotto il profilo dell'adeguamento infrastrutturale a standard europei e di modernizzazione;
   laddove siano sussistiti gli stanziamenti e la previsione di risorse da impiegare si è sovente assistito a episodi di corruttela che hanno profondamente minato il corretto svolgimento delle procedure di aggiudicazione dei lavori ponendo così ulteriore freno al completamento delle opere;
   tali inefficienze hanno riguardato e riguardano tutto il territorio nazionale laddove le criticità sono emerse in molteplici realtà locali;
   a titolo esemplificativo ma non certamente esaustivo, la regione Veneto ha istituito, nel Piano regionale dei trasporti del lontano 1989, il Sistema ferroviario metropolitano regionale (S.F.M.R.), approvato dal Consiglio Regionale nel Febbraio 1990, con l'obiettivo di ridisegnare la politica regionale di trasporto pubblico;
   SFMR è un sistema integrato di trasporto dove la ferrovia rappresenta l'elemento portante per soddisfare le esigenze di mobilità del Veneto, ridurre l'inquinamento ambientale, la congestione e l'incidentalità sulla rete stradale. La realizzazione di un servizio integrato di trasporto col più alto livello di complementarietà tra ferro e gomma è in grado di ridurre la congestione della strada, l'inquinamento atmosferico ed acustico, di garantire collegamenti veloci, confortevoli e sicuri tra la residenza, il luogo di lavoro, di studio, di svago e vacanza coniugando sviluppo e qualità della vita;
   ad oggi, a distanza di oltre vent'anni dalla sua istituzione, il SFMR non è ancora in funzione non essendo ancora completate le varie fasi di attuazione del sistema;
   nel Rapporto Pendolaria 2012 di Legambiente per l'ennesimo anno si è posto in evidenza che in Veneto, il progetto di creare un Sistema Ferroviario metropolitano regionale con treni ad alta frequentazione tra le città e i centri nel quadrilatero Treviso-Venezia-Padova-Castelfranco Veneto, è in rilevante ritardo. Con un peggioramento delle linee Padova-Mestre e Treviso-Venezia;
   nel sito internet dell'ex assessore regionale alla mobilità e infrastrutture Ing. Renato Chisso attualmente in carcere a Pisa in quanto coinvolto nel cosiddetto scandalo «MOSE», spicca in bella evidenza che «Per dicembre 2012 o al massimo entro i primi mesi del 2013 i treni dell'SFMR entreranno in funzione». La fase uno di realizzazione del Sistema Ferroviario di Metropolitana Regionale è finanziata e pronta al 90 per cento o lo sarà entro l'anno, eccezion fatta per la linea di collegamento con l'aeroporto Marco Polo di Tessera. Un servizio di metropolitana regionale che collegherà le stazioni delle più importanti città del Veneto: sono previsti treni ad orari fissi, verso Padova ogni 15 minuti, verso Treviso ogni 20 minuti, verso Castelfranco ogni mezz'ora»;
   sono anni che i pendolari veneti sopportano innumerevoli disagi e disservizi, studenti e lavoratori, che ormai quotidianamente negli ultimi due anni, fanno i conti un sistema ferroviario che non rispecchia gli standard qualitativi di legge e che soprattutto, con l'entrata in vigore del nuovo orario cadenzato, devono fare i conti con la soppressione di convogli, buchi nei collegamenti, pesanti ritardi con particolare riferimento alle tratte Bologna-Venezia, Trieste-Venezia;
   dalla documentazione riguardante i vari gradi di giudizio messa a disposizione dalla società NET Engineering Spa nel proprio sito internet, si evince altresì che la regione non ha provveduto con solerzia ad incassare il finanziamento statale, riconosciuto sin dal 2004, del quale risultano giacenti presso le casse dell'erario ben 180 milioni di euro, che la regione non incamera unicamente a causa della propria negligenza, basti pensare che lo stesso Ministero per le infrastrutture e i trasporti ha censurato l'inerzia regionale anche nel segnalare l'avvio dei lavori;
   in un articolo apparso sul Corriere del Veneto del 14 novembre 2009 veniva posta in evidenza la notizia che la regione Veneto, a seguito di decreto ingiuntivo, deve pagare la somma di 20 milioni di euro alla società NET Engineering spa, titolare del contratto della progettazione del summenzionato sistema metropolitano, secondo quanto disposto dal giudice civile di Venezia Paolo Corder che ha accolto la richiesta di risarcimento degli avvocati difensori della società;
   tale importo è ormai cresciuto fino quasi 30 milioni di euro;
   sempre in riferimento al SFMR, la Regione Veneto è coinvolta e deve provvedere al risarcimento anche in ulteriori 2 lodi arbitrali, questa volta intercorrenti con le imprese che hanno realizzato i lavori dei primi lotti A e B della prima fase SFMR «Astaldi S.p.A., Impresa di Costruzioni Ing. E. Mantovani Spa e Impresa Gemmo Spa» per i quali la Regione attribuisce le cause a difetti di progettazione riconducibili alla NET Engineering Spa;
   i soggetti coinvolti nella vicenda Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale SFMR sono noti alle cronache per le seguenti vicende giudiziarie attualmente in essere:
    1. Ingegner Angelo Balducci (in qualità di Consulente/Tecnico d'Ufficio nominato nei primi due arbitrati delle Imprese Astaldi S.p.A. - Impresa Costruzioni Ing. E. Mantovani S.p.A.) che il 31 ottobre 2012 è stato condannato in primo grado dal tribunale di Roma, assieme a Fabio De Santis, per il reato di corruzione aggravata per atti contrari ai doveri oltre all'incapacità a trattare con la pubblica amministrazione per la durata della pena inflitta per i fatti relativi all'appalto per la costruzione della Scuola allievi marescialli e brigadieri carabinieri di Firenze, svolti tra il febbraio 2008 e la primavera del 2009. Sempre nel 2013 è implicato nella cosiddetta «Cricca G8» per plurimi reati e contro il patrimonio assieme all'ex capo del dipartimento della protezione civile Guido Bertolaso, al commissario straordinario per i campionati mondiali di nuoto 2009 Claudio Rinadi ed al funzionario pubblico Mauro della Giovampaola e all'ex provveditore delle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis;
    2. Impresa di costruzioni ingegner E. Mantovani S.p.a. attualmente implicata negli scandali Expo 2015 e M.O.SE Venezia per il tramite dell'ex Presidente del consiglio di amministrazione Piergiorgio Baita (già noto alle cronache giudiziarie della prima tangentopoli) battezzato dalla stampa Mr. Project perché di fatto, la società Mantovani è presente nella maggior parte delle infrastrutture stradali venete e lombarde realizzate o in via di realizzazione con il sistema del project financing. Baita attualmente è accusato di aver organizzato una vera e propria associazione a delinquere in concerto con il direttore Amministrativo dell'Impresa Mantovani spa Nicolò Buson, con Claudia Minutillo l'ex segretaria dell'on. Giancarlo Galan, e William Colombelli amministratore della BMC Broker di S. Marino (tessera n. 5 del partito Forza Italia);
    3. Ing. Renato Chisso, braccio destro dell'ex governatore della Regione Veneto Giancarlo Galan Assessore regionale alla mobilità e trasporti attualmente agli arresti nel carcere di Pisa, coinvolto nello scandalo MOSE, è accusato di avere un interesse indiretto nelle realizzazione delle grandi infrastrutture stradali in Veneto in regime di finanza di progetto –:
    4. On. Giancarlo Galan, ex governatore della regione Veneto attualmente in carcere a Opera perché coinvolto nello scandalo MOSE ed è accusato di avere un interesse indiretto nella realizzazione delle grandi infrastrutture stradali in Veneto in regime di finanza di progetto –:
   quali iniziative, i Ministri in indirizzo, ciascuno per le parti di competenza, intendano adottare al fine di dare effettivo slancio alle infrastrutture del nostro paese, con espresso riferimento all'adozione di misure di prevenzione e controllo rispetto al corretto utilizzo dei fondi stanziati dal Governo, sottoponendo gli stanziamenti medesimi a più stringenti vincoli di utilizzo ed impiego;
   se il Governo disponga di elementi in merito al mancato utilizzo dei fondi illo tempore stanziati per i detti e oramai datati interventi infrastrutturali;
   se gli interrogati Ministri non ritengano rivedere ed aggiornare il Piano delle infrastrutture strategiche considerando il sistema ferroviario metropolitano regionale Veneto opera che possa rientrarne a pieno titolo. (4-05861)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

infrastruttura dei trasporti

Veneto

utilizzazione degli aiuti

trasporto ferroviario

rete ferroviaria

lotta contro l'inquinamento

veicolo su rotaie

politica comune dei trasporti