ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05303

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 253 del 26/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 26/06/2014
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 26/06/2014
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 26/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/10/2015

SOLLECITO IL 22/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05303
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Giovedì 26 giugno 2014, seduta n. 253

   D'INCÀ, ROSTELLATO, DA VILLA e BRUGNEROTTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il settore del trasporto pubblico, sia locale che nazionale, è di fondamentale importanza per lo sviluppo economico dei territori, in particolare per quelli a forte richiamo turistico ed economico e necessita pertanto di essere potenziato e migliorato;  
   a partire dagli anni ’40-50, lo sviluppo dell'industria automobilistica ha portato alla dismissione anche nel nostro Paese di migliaia di chilometri di linee ferroviarie, cui si aggiungono i tratti di linee attive abbandonati in seguito alla realizzazione di varianti di tracciato;
   si tratta di un patrimonio importante, fatto di sedimi continui che si snodano nel territorio e collegano città, borghi e villaggi rurali, di opere d'arte (ponti, viadotti, gallerie), di stazioni e di caselli (spesso di pregevole fattura e collocati in posizioni strategiche), che giacciono per gran parte abbandonati e che costituiscono un patrimonio di infrastrutture unico e irripetibile, la cui costruzione, avvenuta a cavallo tra ’800 e ’900, ha rappresentato un momento significativo di collegamento e sviluppo per la popolazione italiana;
   secondo l'associazione Greenways, in Italia ci sono oltre 5.500 chilometri di linee ferroviarie da valorizzare oggi abbandonate, così come le stazioni divenute «impresenziate» a cause dello sviluppo tecnologico, in ogni regione d'Italia. Numeri impressionanti: 195 sono le linee chiuse al traffico, 60 i tratti abbandonati in seguito alla costruzione di varianti di tracciato. Poi ci sono le 17 linee cominciate e, secondo tradizione, incompiute;
   nella sola regione Veneto, infatti, ad oggi si registrano numerose tratte abbandonate: Ferrovia delle Dolomiti-Calalzo-Cortina d'Ampezzo-Dobbiaco; Ferrovia Bribano-Agordo; Ferrovia Verona-Legnago-Rovigo-Dossobuono-Isola della Scala; Ferrovia Lonigo-Lonigo Città; Ferrovia Montebelluna-Susegana; Ferrovia Padova-Piazzola-Carmignano di Brenta; Ferrovia Sacile-Vittorio Veneto; Ferrovia Treviso-Ostiglia; Ferrovia San Vito al Tagliamento-Motta di Livenza; Ferrovia Thiene-Rocchette; Ferrovia Verona-Caprino-Garda; Ferrovia Rocchette-Asiago; Ferrovia Rocchette-Arsiero; Ferrovia Schio-Rocchette; Ferrovia Torrebelvicino-Schio;
   in molte zone d'Europa e altrove l'idea delle «greenway», termine con il quale vengono indicati dei percorsi verdi pubblici, multifunzionali, realizzati sul tracciato delle linee ferroviarie abbandonate, trasformate in percorsi turistici e naturalistici, è già realtà. Come ad esempio, il ripristino del leggendario (e centenario) Trenino Rosso del Bernina, in Svizzera, ed il potenziamento dell'antica linea che da Tirano in Valtellina raggiunge la famosa località turistica di Saint Moritz nei Grigioni, utilizzati ogni anno dai residenti e da centinaia di migliaia di turisti che dal 2008 sono entrati nel patrimonio mondiale dell'Unesco;
   in una «Nota Stampa» di ottobre 2013, il Gruppo FS Italiane, ha annunciato il progetto i «percorsi verdi» volto a valorizzare le linee vetuste, attraverso la promozione di un Piano nazionale Greenways, sostenuto da finanziamenti pubblici (nazionali ed europei) e privati. Coinvolgendo le Istituzioni: Ministeri (in particolare quelli di ambiente e della tutela del territorio e del mare, sviluppo economico e dei beni e delle attività culturali e del turismo), università, regioni, enti locali e principali associazioni ambientaliste;
   secondo l'idea di FS, le stazioni dismesse saranno trasformate in alberghi, ostelli, ristoranti, officine per manutenzione biciclette, punti vendita di prodotti tipici, piccoli musei delle tradizioni territoriali;
   l'Unione europea, nel suo Libro bianco, indica come uno degli obiettivi fondamentali da conseguire entro il 2050 il trasferimento dalla gomma alla rotaia della maggior parte del trasporto di medie distanze e dei passeggeri, riservando il trasporto individuale agli ultimi chilometri di una tratta, da effettuare con veicoli puliti;
   nel decreto-legge Salva Italia del Governo Monti (decreto-legge n. 201 del 2011) si prevede già di destinare, a decorrere dall'anno 2013, risorse statali al trasporto pubblico locale –:
   se il Governo sia a conoscenza dei tempi di realizzazione del progetto piano nazionale Greenways da parte del gruppo Fs Italiane;
   se l'interrogato Ministro intenda assumere iniziative volte a reperire maggiori risorse ed a concordare, in sede di Conferenza Stato-regioni, un piano di sviluppo del trasporto ferroviario per l'efficientamento, la sicurezza ed il miglioramento della gestione del suddetto servizio, di cui Trenitalia è responsabile;
   se e quali azioni intenda intraprendere, di concerto con le regioni interessate, per ripristinare e potenziare le suddette reti ferroviarie, incentivando quelle iniziative che potrebbero contribuire a sostenere un vasto piano di rilancio turistico in molte aree del Paese e al contempo favorire l'occupazione e le start up giovanili.
(4-05303)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Veneto

rete ferroviaria

prestazione di servizi

sviluppo regionale

trasporto pubblico