ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04524

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 213 del 16/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: GREGORI MONICA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/04/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/04/2014
MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 22/04/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 17/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/08/2014

SOLLECITO IL 28/10/2014

SOLLECITO IL 15/12/2014

SOLLECITO IL 15/01/2015

SOLLECITO IL 17/06/2015

SOLLECITO IL 09/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04524
presentato da
GREGORI Monica
testo di
Mercoledì 16 aprile 2014, seduta n. 213

   GREGORI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, si dispone la riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa (CRI), con un cambiamento radicale della sua natura giuridica, da ente pubblico, infatti, la CRI diventa società privata;
   l'articolo n. 4 comma 10-ter, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, prevede che la riorganizzazione della CRI venga posticipata di un anno, fatta eccezione per la «trasformazione dei comitati locali e provinciali» esistenti alla data del 31 dicembre 2013, tranne i comitati delle province autonome di Trento e di Bolzano;
   dal 1o gennaio 2014 (ovvero 1o gennaio 2015 per effetto della stessa proroga), le funzioni esercitate dalla Croce rossa, ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ai sensi dell'articolo 7 del decreto-legge 20 settembre 1995, n. 390, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 1995, n. 490, sono trasferite alla costituenda associazione della Croce rossa italiana;
   per concorrere temporaneamente allo sviluppo dell'associazione, dal 1o gennaio 2014 (ovvero 1o gennaio 2015 per effetto della proroga), l'ente pubblico CRI assumerà quindi la denominazione di «Ente strumentale alla Croce rossa italiana» fino alla data della sua liquidazione (1° gennaio 2016, ovvero 1o gennaio 2017 per effetto della proroga);
   il citato decreto legislativo n. 178 del 2012, all'articolo 5, comma 3, prevede il transito del personale del Corpo militare che ha rapporto di pubblico impiego in un ruolo ad esaurimento nell'ambito del personale civile della CRI, mantenendo il trattamento economico in godimento senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto si tratta di emolumenti già a carico comunque della CRI;
   al successivo comma 6, si dispone che temporaneamente permanga un contingente specializzato di 300 unità per dare supporto all'associazione, da costituirsi attraverso una selezione interna per titoli riservata ai militari CRI in servizio alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 178 almeno dal 1o gennaio 2007, fermo restando che il predetto contingente terminerebbe comunque la sua attività entro il 31 dicembre 2015 (ovvero 31 dicembre 2016);
   il personale del Corpo militare della CRI è sottoposto alla vigente normativa (decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante «Codice dell'ordinamento militare», e dal decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, «Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare»), e anche il personale militare in congedo iscritto nel Corpo richiamato in servizio riveste lo status militare ed è sottoposto al regolamento di disciplina militare e dei codici penali militari, visto l'articolo 985, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, che testualmente prevede che «Il personale chiamato in servizio, porta le stellette a cinque punte come segno dello stato giuridico militare»;
   la maggior parte del personale del Corpo militare è in posizione di congedo, ed è richiamato in servizio attivo, con precetto, al verificarsi di particolari esigenze di emergenza, ovvero per motivi di formazione e addestramento. Il personale che si trova in servizio continuativo è quello numericamente indispensabile per la regolare gestione dei centri di mobilitazione e dell'ispettorato nazionale del Corpo nonché per l'essenziale funzionamento di tutti i servizi della Croce rossa italiana come stabilito dalla legge;
   il personale del Corpo militare CRI assunto a tempo indeterminato, oltre che per i servizi ausiliari delle Forze armate, è impiegato in supporto alla struttura organizzativa dell'ente anche (e soprattutto) per l'attività amministrativa e per i servizi in ambito socio-sanitario (118, emergenze per calamità ed incidenti vari, assistenza disabili, e altro) somministrati sia come attività istituzionale sia in regime convenzionale;
   la «smilitarizzazione» del contingente di personale militare permanentemente in servizio (di prevista concretizzazione entro il 31 dicembre 2016) comporterà inevitabili ripercussioni sull'operatività del Corpo militare che sarà privato dei «quadri» indispensabili all'addestramento militare e alla preparazione del personale da impiegare sia in tempo di pace che di guerra o grave crisi internazionale. È fuori dubbio che lo status militare consente oggi la costante prontezza operativa dei reparti mobilitabili del Corpo militare e l'accesso a dati la cui trattazione è consentita solo al personale militare abilitato;
   risultano sollevati sul decreto legislativo n. 178 del 2012 innumerevoli dubbi, anche dalle Commissioni parlamentari competenti durante la XVI legislatura, ed inoltre si appuntano osservazioni anche in quanto invece di operare per la riorganizzazione dell'ente pubblico si è proceduto alla trasformazione della natura giuridica dell'ente che diventerà completamente privato. Altrettante, contraddizioni sono state sollevate dalla Corte dei conti –:
   se s'intenda valutare la necessità di sospendere l'emanazione del decreto ministeriale attuativo senza prima effettuare una effettiva valutazione in merito alle gravissime conseguenze occupazionali e di natura erariale viste anche le critiche e le riserve espresse nella relazione della Corte dei conti relativa alla legiferazione dell'ultimo quadrimestre del 2012;
   se s'intenda altresì avviare un tavolo di confronto urgente per valutare l'avvio di procedure di ricollocamento effettivo dei lavoratori sottoposti a procedura di mobilità, evitando un loro licenziamento e salvaguardando gli attuali livelli occupazionali, anche in considerazione di quanto sottolineato nella mozione n. 1-00222 del Senato della Repubblica, secondo la quale si potrebbe provvedere alla creazione di un «ruolo ad esaurimento» che consentirebbe al personale militare di permanere nello status rivestito per scelta di vita e contestualmente di garantire alla collettività una serie di servizi essenziali in caso di calamità o di gravi emergenze, anche di tipo sanitario, in Italia e all'estero;
   se s'intenda, infine, rivedere l'applicabilità al personale militare della Croce Rossa Italiana dell'estensione del trattamento pensionistico previsto per il personale appartenente al comparto sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico, che comporterebbe anche la possibilità per il personale di fruire dell'accesso alla pensione come tutti gli altri militari, con una mobilità a regime prevista dal 2024.
(4-04524)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

ente pubblico

Croce Rossa

personale militare

reinserimento professionale

esercito

aiuti alla riqualificazione

associazione