ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04376

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 205 del 04/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 04/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04376
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Venerdì 4 aprile 2014, seduta n. 205

   DE ROSA, ZOLEZZI, MANLIO DI STEFANO, BUSTO, TRIPIEDI, CASO, BASILIO, CARINELLI, SEGONI, TERZONI, MANNINO e DAGA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   secondo notizie di stampa riportate sul mensile Altreconomia, la Northsun Italia spa sarebbe in procinto di perforare nuovi pozzi ed estrarre nuovo gas ad est di Milano. Lo farebbe ampliando la vigente concessione di coltivazione «Cascina Castello» – passando dagli attuali 14,49 chilometri quadrati di territorio controllato a circa 39 chilometri quadrati – situata in un'area sensibile, già nelle mire di diverse compagnie petrolifere, come Eni e Mac Oil;
   il 30 gennaio 2014 la Northsun Italia spa ha ottenuto dalla direzione generale ambiente, energia e sviluppo sostenibile della regione Lombardia giudizio positivo circa la compatibilità ambientale al progetto di ampliamento della concessione di coltivazione «Cascina Castello», finalizzata alla messa in produzione del giacimento a gas metano denominato «Bezzecca». Il primo ad entrare in produzione tra quelli classificati – come risorsa strategica nel Bacino del Po – dall'agenzia scientifica americana USGS;
   il progetto di sfruttamento del giacimento «Bezzecca» – nelle province di Milano, Cremona e Lodi – è frutto di una procedura di spacchettamento del permesso di ricerca «Cascina San Pietro», esteso su 137,73 chilometri quadrati. In sostanza, la società ricerca gas in questo perimetro, perfora pozzi esplorativi ed annette quelli produttivi alla concessione di coltivazione «Cascina Castello». In questo modo ad avviso degli interroganti ci sarebbe il rischio di aggirare i vincoli di salvaguardia ambientale più stringenti imposti dalle aree protette regionali presenti. Un aspetto, questo, da non sottovalutare, considerando che il nuovo sviluppo del giacimento «Bezzecca» prevede – dopo la messa in produzione del pozzo «Bezzecca 1» – la perforazione del pozzo «Bezzecca 2 dir», in un contesto particolare;
   il progetto prevede il coinvolgimento dei territori di Rivolta d'Adda – interessato dalla realizzazione di un metanodotto di collegamento all'esistente centrale «Vitalba» – e di Merlino, interessato dall'area pozzi che dista in linea d'aria circa 300 metri da alcune case;
   come è possibile leggere nel decreto autorizzativo della regione Lombardia (atto n. 65 del 31 gennaio 2014), i principali ambiti territoriali interessati direttamente dalle attività ricadono anche all'interno della valle fluviale dell'Adda, in prossimità del sito d'interesse comunitario (SIC) «Boschi e Lanca di Comazzo», in aree a destinazione agricola classificate dai piani di governo del territorio dei comuni di Rivolta d'Adda e di Merlino e, addirittura, all'interno del perimetro del parco Naturale Adda Sud e della fascia di rispetto di 150 metri dai corsi d'acqua inclusi nel «sistema territoriale della pianura irrigua»;
   a pieno regime e da 3 pozzi, la concessione di coltivazione «Cascina Castello» potrebbe garantire – come dichiarato dalla stessa società titolare – l'estrazione complessiva di 118 milioni di metri cubi di gas in un lasso di tempo di 14 anni. Quasi 8 milioni e mezzo di metri cubi di gas all'anno totalmente esentasse, perché estratti in regime di «franchigia», che solleva le compagnie petrolifere dal pagamento di compensazioni ambientali sui primi 25 milioni di metri cubi di gas estratto in terraferma ogni anno. Inoltre, gli 8 milioni e mezzo di metri cubi di gas estratti ogni anno – richiamando «la promozione delle ricerche di nuovi giacimenti di idrocarburi locali ed in particolare con l'aumento delle riserve di metano, concorrendo, alla riduzione della dipendenza nazionale energetica dall'estero» – rappresentano quasi lo 0,01 per cento dei consumi nazionali di gas annuali –:
   se e quali azioni i Ministri interrogati intendano intraprendere al fine di garantire il rispetto dei vincoli di salvaguardia ambientale posti sulle aree protette presenti nel territorio interessato dalle perforazioni di nuovi pozzi, anche al fine di evitare il rischio che possano essere avviate procedure di infrazione da parte dell'Unione europea;
   se sia stata effettuata da soggetti indipendenti un'analisi dei potenziali rischi legati ad un eventuale danno per lo Stato in relazione allo sfruttamento delle risorse della collettività a titolo pressoché gratuito da parte di un privato;
   se, in assenza di benefìci per la collettività, in presenza di rischi per l'ambiente e la salute e di vantaggi economici esclusivamente per il privato, non si ritenga opportuno valutare la riconosciuta prevalenza del diritto alla salute e dei principi della tutela del territorio e dell'ambiente rispetto al diritto d'impresa.
(4-04376)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MILANO - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

protezione dell'ambiente

rischio sanitario

trivellazione

gas naturale

idrocarburo

consumo d'energia