ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04134

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 194 del 20/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 20/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/03/2014

SOLLECITO IL 04/11/2014

SOLLECITO IL 13/11/2014

SOLLECITO IL 22/01/2015

SOLLECITO IL 21/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04134
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Giovedì 20 marzo 2014, seduta n. 194

   VACCA, DI BENEDETTO, LUIGI GALLO, MARZANA, BATTELLI, SIMONE VALENTE, COLLETTI, CHIMIENTI, BRESCIA, D'UVA e DEL GROSSO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   con l'atto di sindacato ispettivo n. 3-00489 del 28 novembre 2013 si chiedeva al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca se e come intendeva sanzionare una volta per tutte quegli istituti scolastici che, nonostante le circolari ministeriali, continuavano ad avere un atteggiamento ambiguo e non conforme alle indicazioni riguardo alla richiesta di contributi volontari alle famiglie;
   l'interrogazione n. 3-00489 era stata ispirata dalla circolare n. 5259/B15-B17b dell'istituto comprensivo statale Pescara n. 5 avente come oggetto l'assicurazione responsabilità civile (RC) e infortuni alunni e attività di ampliamento e di arricchimento dell'offerta formativa azione POF 2013/2014;
   in seguito all'interrogazione, in data 20 dicembre 2013, è stato affidato un incarico ispettivo alla dirigenza tecnica Maria Teresa Spinosi per accertare la fondatezza delle denunce di irregolarità nella richiesta e nella gestione dei contributi volontari alle famiglie presso dell'istituto comprensivo statale Pescara n. 5;
   la relazione scaturita in seguito all'ispezione conclude che «non emergono addebiti nei confronti della dirigente scolastica, a parte l'inopportuna nomina come collaboratore vicario del proprio figlio, anche se dettato da uno stato di necessità (cfr. dichiarazioni della dirigente) e comunque sanata in data 10 gennaio 2014;
   la questione dell'inopportuna nomina come collaboratore vicario del proprio figlio era stata, comunque, sollevata in conferenza stampa dal primo firmatario del presente atto che annunciava la presentazione di una interrogazione parlamentare;
   l'interrogazione, la n. 4/03109, è stata presentata in data 10 gennaio 2014 e riguarda la possibilità, alla luce della normativa vigente, del dirigente scolastico di nominare come vicario parenti fino al secondo grado;
   dalla relazione del dirigente tecnico Maria Teresa Spinosi si evince che:
    a) è stata ricostruita «l'accusa» rivolta al dirigente dell'istituto comprensivo statale Pescara n. 5 con l'interrogazione parlamentare n. 3-00489 del 28 novembre 2013 e con il successivo comunicato del primo firmatario del presente atto omettendo, forse erroneamente, la seconda interrogazione n. 4/03109 in cui si sollevava il problema riguardante la nomina del vicari;
    b) è stata inoltrata al dirigente scolastico dell'istituto comprensivo statale Pescara n. 5 una richiesta di chiarimenti che, puntualmente, è stata fornita dall'interessata: nella risposta, naturalmente, vengono respinte tutte le «accuse»;
    c) vengono acquisiti molti documenti forniti dalla dirigente scolastica per dimostrare l'infondatezza delle «accuse»;
    d) vi è stato un colloquio con il primo firmatario del presente atto Gianluca Vacca presso l'ufficio scolastico regionale dell'Aquila;
    e) vi è stato anche un colloquio con la dirigente scolastica, ma non si evince chiaramente dove è avvenuto l'incontro, in cui la dirigente si discolpa in merito all'ambiguità circa le modalità di richiedere il contributo, precisando che in nessun atto è rinvenibile la parola contributo «obbligatorio», ma si parla sempre di «erogazione liberali» e che anche la richiesta di 6,30 euro per il contributo assicurativo è pure essa a carattere facoltativo. Rispetto all'accusa di aver nominato come docente vicario il proprio figlio, la dirigente scolastica riferisce che ciò è avvenuto per mancanza di disponibilità di altri docenti, pur invitati ripetutamente ad assumersi tale responsabilità, aggiungendo che, il collaboratore vicario, pur potendo fruire dell'esonero dal servizio, ha preferito assolvere alle attività di docenza per l'intero orario di servizio su ben tre classi di scuola primaria a lui assegnate;
    f) successivamente alle visite avvenute in date ignote in quanto non riportate nella relazione, ad eccezione di quella dell'8 gennaio il collaboratore vicario del dirigente scolastico, in data 9 gennaio 2014, chiede di essere sollevato dall'incarico; in data 10 gennaio viene conferito l'incarico di collaboratore vicario ad un altro docente;
    g) il relatore considera che quanto avviene nell'istituto comprensivo statale Pescara n. 5 è conforme alle norme. Dai colloqui con la dirigente, dalle evidenze empiriche scaturita durante le visite nelle scuole, da elementi di natura reputazionale, dalle attività delle scuole in questione, ma soprattutto dai documenti messi a disposizione dalla dirigente scolastica non si evincono la fondatezza delle accuse della signora Roselli Luana Cinzia (all. c della relazione) né quella del primo firmatario del presente atto, riportate nell'interrogazione parlamentare (all. f) e nei numerosissimi articoli sui quotidiani locali;
    h) il relatore conclude che non emergono addebiti nei confronti della dirigente scolastica, a parte l'inopportuna nomina come collaboratore vicario del proprio figlio, anche se dettata da uno stato di necessità e comunque sanata in data 10 gennaio 2014;
    i) il relatore, nella conclusione, rileva che la riluttanza delle famiglie ad aderire alla contribuzione volontaria sta, negli ultimi tempi, diventando un problema assai diffuso. La scuola ha bisogno di famiglie che si facciano carico del miglioramento del bene comune. Viene affermato, inoltre, che l'indagine effettuata nell'istituto comprensivo statale Pescara n. 5 ha fatto emergere, forse, solo la punta di un iceberg e che il problema si sta manifestando, seppur in forme diverse, in tutta la provincia (e non solo), e non è improbabile che situazioni analoghe possano esplodere altrove;
   rispetto al contenuto della relazione tecnica si deve puntualizzare che:
    a) a quanto consta agli interroganti, non è stato ascoltato nessun genitore e nessun docente, ma l'indagine è avvenuta solo ascoltando la parte «accusata»;
    b) non risulta fornita alcuna documentazione che attesti, in merito alla nomina del vicario del dirigente, la richiesta di disponibilità da parte di altri docenti e la conseguente risposta negativa (come dichiarato dal dirigente scolastico);
    c) la dirigente puntualizza che anche i contributi per le assicurazioni non sono obbligatori e, quindi, tende a dimostrare l'infondatezza dell'accusa secondo cui non scorporando la quota di assicurazione da quella del contributo volontario (erogazione liberale) avrebbe creato una situazione di ambiguità: su tale punto è bene ricordare che è vero che l'assicurazione non è di per se obbligatoria, ma dal momento che la scuola l'ha sottoscritta (deliberandola nel Consiglio di Istituto), il genitore è obbligato a rimborsare la quota alla scuola in quanto figurante come spesa sostenuta per conto delle famiglie, per cui è quantomeno poco chiaro l'utilizzo di un versamento della quota assicurativa accorpata a quello del contributo volontario;
    d) nelle conclusioni del dirigente tecnico si definisce inopportuna la nomina del proprio figlio come collaboratore vicario, ad avviso degli interroganti di fatto disattendendo ogni aspetto etico e il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62;
    e) nelle conclusioni il dirigente tecnico evidenzia la riluttanza delle famiglie ad aderire alla contribuzione volontaria come «un problema assai diffuso», esprimendo, quindi, quello che agli interroganti appare un giudizio personale sui contributi volontari che esulano dall'incarico ispettivo «per accertare la fondatezza delle denunce di irregolarità nella richiesta e nella gestione dei contributi volontari alle famiglie presso dell'istituto comprensivo statale Pescara n. 5»;
    f) le considerazioni personali del dirigente tecnico fanno evincere secondo gli interroganti la dubbia imparzialità riguardo al problema dei contributi volontari delle famiglie a favore delle scuole, che giudica necessari per la scuola, contestando, così, indirettamente il principio di volontarietà degli stessi;
   non è stata ancora data alcuna risposta né all'interrogazione n. 3-00489, né all'interrogazione n. 4/03109 –:
   quali siano le modalità secondo le quali gli uffici scolastici regionali effettuano le ispezioni presso gli istituti scolastici, se si limitino ad ascoltare solo il diretto interessato – nel caso descritto in premessa il dirigente scolastico – e non le famiglie e il corpo docente anche quando appaia necessario per una piena comprensione dei fatti;
   se, alla luce della normativa vigente, sia possibile che un dirigente nomini come vicario un parente fino al secondo grado e per quale motivo il dirigente tecnico non abbia approfondito tale aspetto;
   se il Ministro intenda approfondire la vicenda dell'ispezione nell'istituto comprensivo statale Pescara n. 5 alla luce del fatto che la dirigente scolastica viene creduta sulla parola soprattutto nella vicenda riguardante la nomina del vicario e non viene chiesto, secondo quanto si evince dalla relazione, alcuna documentazione nel merito accontentandosi dell'avvenuta sanatoria della situazione. (4-04134)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

istituto di istruzione

licenziamento

insegnante

aiuto sociale

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